Reato di clandestinita' (1 Viewer)

ninjaxx

amico del maestro...
Immigrazione, in Italia 5,1 milioni di stranieri: “Un beneficio da 1,4 miliardi”

Secondo il dossier statistico 2013, la presenza di lavoratori provenienti da altri Paesi fa bene alle casse dello Stato, visto che i contributi previdenziali e le tasse versate superano la spesa pubblica per gestire il flusso in ingresso


di Redazione Il Fatto Quotidiano | 13 novembre 2013Commenti (876)


1x1.trans.gif

Più informazioni su: Cecile Kyenge, Immigrati, Immigrazione, Stranieri.


http://twitter.com/share



Share on oknotizie Share on print Share on email More Sharing Services [URL="http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/11/13/immigrazione-in-italia-51-milioni-di-stranieri-rappresentano-un-beneficio-da-14-miliardi/776070/#"]?[/URL]




Sono 5 milioni e 186 mila gli stranieri regolarmente presenti in Italia. E rappresentano per il Paese un beneficio da 1,4 miliardi di euro, pari cioè alla differenza tra i contributi previdenziali e le tasse pagate dagli immigrati e la spesa pubblica per l’immigrazione. Queste le stime del Dossier statistico immigrazione 2013. Il report, presentato oggi a Roma alla presenza del ministro per l’Integrazione Cécile Kyenge, per la prima volta quest’anno non porta le ‘firme’ della Fondazione Migrantes e di Caritas Italiana, ma nasce dalla collaborazione tra il centro studi Idos (che ha sempre redatto il Dossier) e l’Ufficio antidiscriminazioni razziali della presidenza del Consiglio (Unar).
 

ninjaxx

amico del maestro...
“Senza immigrati l’Italia
 non si regge in piedi”


I migranti negli ultimi 20 anni sono quasi decuplicati, ma è grazie a loro se riusciamo   a colmare la voragine demografica dovuta al fatto che non facciamo più figli
6GVFYMP64272-kyQB-U10201416697037jEE-330x185@LaStampa.it.jpg






daniele marini*



.ls-articoloES-Spacer { width : 1px; float : left; height : 1px; margin-top : 12px; } .ls-articoloES-Links { width : 320px; clear : left; float : left; margin-top : 6px; margin-bottom : 6px; margin-right : 12px; display : none; }
Ti consigliamo:

+ Il muro francese frena la spinta dei migranti verso l’Europa



+ Il viaggio del Papa a Lampedusa




Il nostro Paese ha bisogno degli immigrati. Potrà piacere o meno, ma costituiscono una realtà ineludibile, con la quale è necessario fare i conti non solo quando nei punti di approdo della nostra penisola si assiste a un ingolfamento degli arrivi o alle stragi di persone a poche miglia dalla costa, come per Lampedusa. Anche perché tali approdi proseguono periodicamente, pure al di fuori dei riflettori mediatici. È ormai il tempo per affrontare la questione in modo (possibilmente) razionale e non più emergenziale.
Le migrazioni assumono il connotato di vero e proprio fenomeno negli Anni ’80 con l’afflusso crescente di popolazioni dai diversi sud del mondo. Nel 1991 il tasso di popolazione migrante in Italia era lo 0,9%, nell’arco di poco più di vent’anni è arrivato a toccare la soglia dell’8% (stima 2012). Come sempre, si tratta di un dato medio che nasconde situazioni molto diversificate. In alcuni comuni, soprattutto nelle realtà più produttive del Nord, tali soglie superano da tempo il 20%. Le proiezioni per i prossimi anni prefigurano una presenza prossima all’11% (nel 2020, secondo l’Istat).

La crisi economica ha sicuramente fatto defluire quote di migranti e ha rallentato l’arrivo complessivo dei flussi, ma questi non si sono arrestati. A dispetto di quanti semplicisticamente vorrebbero bloccare gli approdi (perché non c’è lavoro neppure per noi, perché c’è la crisi, …), i migranti giungono in Italia perché spinti da condizioni estreme nei loro Paesi d’origine: carestie, povertà, persecuzioni. Disposti, dunque, a qualsiasi prezzo pur di fuggire da situazioni disumane. Qualsiasi luogo è migliore di quello da cui muovono. Ma non c’è solo un motivo di spinta a uscire dai loro contesti. Anche noi abbiamo responsabilità che sono, in primo luogo, legate ai nostri comportamenti riproduttivi, da diversi lustri largamente insufficienti a realizzare un effetto sostitutivo della popolazione. I demografi lo ripetono (inascoltati) da anni ed è ormai un problema noto, ma la crudezza di pochi dati danno bene la misura: sempre secondo l’Istat, il saldo naturale (la differenza fra i nati vivi e i deceduti) è costantemente negativo ancora dai primi Anni 90 - con la sola eccezione del 2006. Nel 2012 i nati sono stati 534.186, i deceduti 612.883. Il numero di figli per donna in età fertile è stimato essere nel 2013 di 1,46 (era 2,40 nel 1960), in costante leggero calo dall’avvio della crisi economica.

Un dato positivo soprattutto in virtù delle coppie migranti che fanno mediamente più figli degli autoctoni, anche se le difficoltà economiche influiscono pesantemente e fanno diminuire le nascite fra gli immigrati.
Avendo generato una voragine demografica, non è pensabile che la struttura della popolazione riesca a sostenersi autonomamente. Anche perché a un minor numero di figli, è corrisposto negli anni un miglioramento delle aspettative di vita, cosicché la popolazione italiana invecchia progressivamente. Invertire le tendenze di simili fenomeni richiede molti anni e politiche finalizzate a sostenere le famiglie e la natalità, da un lato; e, dall’altro, a gestire i flussi migratori e a favorire l’inte(g)razione. Nel frattempo, come dimostra l’ultima rilevazione di LaST (Community Media Research - Questlab per La Stampa), gli orientamenti della popolazione nei confronti dei migranti sembrerebbero mutare segno nel tempo. Il confronto con un’analoga ricerca curata da Diamanti (2007) mette in luce una maggiore apertura della popolazione nei confronti dei migranti, a dispetto di quanto le cronache generalmente pongono in evidenza. L’idea che comunque una presenza di persone portatrici di altre culture costituisca un arricchimento reciproco è patrimonio di una parte ampia fra gli italiani (72,7%).

Così come il fatto che costituiscano una risorsa importante per la nostra economia (72,5%). D’altro canto al di là degli stereotipi, che comunque persistono, una quota significativa di migranti (anzi, le migranti) abitano nelle nostre famiglie, sono entrate a farne parte integrante accudendo gli anziani. Siamo in contatto con culture diverse, con stili di vita e Paesi finora sconosciuti, nelle nostre case, nella quotidianità. Sono scattate forme di micro-solidarietà diffuse. Come dimenticare gli aiuti offerti dagli abitanti di Lampedusa verso i profughi, quelli delle di associazioni a favore dei nuovi arrivati. Non si tratta di «buonismo», ma di osservare come nel fluire quotidiano e con la reciproca conoscenza sia possibile sperimentare forme di inte(g)razione positiva.
Il mix culturale è nelle classi delle scuole così come nello sport, nella nostra nazionale di calcio (e non solo).

E su fino ai livelli istituzionali più elevati, come nel caso del ministro Kyenge. I matrimoni misti sono il 13%.
Senza volere negare i problemi che una coesistenza genera, alla necessità di regolare i flussi degli arrivi e al rispetto delle regole di convivenza della nostra comunità, tuttavia dobbiamo guardare - almeno in modo razionale-egoistico, come sottolineava Giovanna Zincone su queste colonne qualche giorno fa (il 25 novembre) - ai migranti come una risorsa: senza il loro apporto non solo la nostra economia, ma anche la struttura della popolazione non si sarebbe potuta reggere in questi anni e, a maggior ragione, per i prossimi anni a venire. Siamo già, in modo inconsapevole, diventati una realtà nazionale multietnica. Per il nostro futuro, dobbiamo trasformarla in una comunità consapevole.
 

big_boom

Forumer storico
Kyange “Il 2014 sarà l’anno dello ius soli”

dopo vado a chiedere a quella che mi fa il pollo arrosto come dobbiamo fare in italia per dare la cittadinanza agli stranieri poi mando il fax a Letta con le istruzioni (n.b. vivo a bangkok) :D
 

Allegati

  • 1544469_591350737602308_1548433919_n.jpg
    1544469_591350737602308_1548433919_n.jpg
    10,2 KB · Visite: 246
Ultima modifica:

DNGMRZ

ordine 11.110
invece questi i conti sanno farli:

Gli immigrati ci costano 80 mld di euro l’anno.

sono quasi 16000 euro a testa X 5,1 milioni di immigrati :-o

Gli immigrati ci costano 80 mld di euro l?anno. L?immigrazione è un business | Imola Oggi

In più rubano il posto agli italiani (di certo non a magistrati, politici, forze dell'ordine, militari e chiesa, cioè alla casta) : 3,2 milioni di disoccupati Disoccupazione ottobre a 12,5%, al top 1977. Tra i giovani balza al 41,2%: massimo storico - Repubblica.it
Via tutti i 5,1 di immigrati, così i disoccupati scendono a 0
 

lorenzo63

Age quod Agis
Quando si dice essere lungimiranti: 6 mio di italiani ammazzati via 194 (il 10% della popolazione attuale, uno scempio demografico e finanziario irrecuperabile -senza contare l'aspetto umanitario!!)- un 4/500 mila emigrati per impossibilità di lavoro nella propria nazione, una o più generazioni di laureati/laureandi la cui unica possibilità è scappare da qua, in cambio di 5,1 mio alla modica cifra di 80 mld euro anno, con una scolarità nulla e skills nulle... bravissimi - :clap: :clap:
 

ninjaxx

amico del maestro...
CHE CAZZ.O CI FA UN PALESTINESE A BRESCIA????

Brescia: cerca di violentare una ragazza, poi la colpisce al volto

Protagonista dell'aggressione un cittadino palestinese di trent'anni con precedenti per droga. E' stato arrestato dalla polizia cittadina
avatar_small.png
redazione28 dicembre 2013
Tweet 1

Storie Correlate

Brescia, i dati shock: una donna al giorno è vittima di violenza
Ospitaletto: 15enne arrestato per lo stupro, non è il suo unico abuso 2
Villanuova: vuole tornare con la ex, pesta il figlio che la difende


Un trentenne di nazionalità palestinese è stato arrestato dalla polizia di Brescia la notte scorsa per violenza sessuale e danneggiamento.

L'uomo, con precedenti per reati in materia di stupefacenti e immigrazione clandestina, è accusato di avere aggredito una donna nigeriana di 21 anni dopo il rifiuto della giovane di avere con lui un rapporto sessuale.

Attorno all'1.30 gli agenti della volante sono arrivati in via Valcamonica dopo una segnalazione al 113. Per strada hanno trovato cinque stranieri, tra cui il 30enne che stava colpendo al volto la ragazza nigeriana. Con loro c'erano altre donne che tentavano di allontanarlo.

Gli agenti hanno bloccato l'uomo e ricostruito quanto accaduto. L'uomo aveva anche infranto il parabrezza dell'auto di un passante che si era fermato per soccorrere la donna. Una coppia di bresciani ha anche raccontato agli agenti che, poco prima del loro intervento, erano stati a loro volta aggrediti dal 30enne: l'uomo, stando al racconto della coppia, ha tentato di molestare la ragazza e solo l'intervento del fidanzato lo ha fatto desistere.
 

big_boom

Forumer storico
CHE CAZZ.O CI FA UN PALESTINESE A BRESCIA????

questa e' roba da favelas: lui palestinese pregiudicato e drogato e lei nigeriana probabilmente prostituta

solo il top degli immigrati per l'Italia (questi se vanno in australia non gli fanno nemmeno andare in bagno prima di rispedirli a casa )
 
Ultima modifica:

ninjaxx

amico del maestro...
IL PAPA ANCORA A DIRCI CHE DOBBIAMO AIUTARE I MIGRANTI.

nella storia del cristianesimo i cristiani combattevano i musulmani, ora INVECE i cristiani aiutano i musulmani...
??????

il papa non ha NEMMENO DETTO UNA E DICO UNA PAROLA in FAVORE dei morti in AFRICA (attentati ai cristiani) o dei SUICIDI degli italiani cristiani.

o una parola di vergogna verso i nostri politici CORROTTI e dei loro crimini

o una parola di vergogna verso l'inquinamento eco mafioso del sud

PERO' HA TROVATO PAROLE VERSO I MIGRANTI, anche GESU' era migrante....

ma cazz.o GESU', la bibbia ci insegna che l'UNICA VOLTA, E DICO L'UNICA in cui si incazz.o' fu nel TEMPIO quando caccio' gli EBREI....loro e le loro monete...con dei rami rincorreva gli ebrei e con le mani ribaltava i tavoli pieni di monete...

e LUI mi parla di accettare i MIGRANTI...ok...
pero' perchè nel suo tempio ha una banca??

gesu' aveva una banca??
 

Users who are viewing this thread

Alto