Recovery fund, la Troika sotto copertura pronta a sbarcare a Roma

RECOVERY FUND: NON E' DETTO CHE ESISTERAà, PAROLA DI RUTTE.
Le fandonie di Conte vengono a galla...
RECOVERY FUND: NON E’ DETTO CHE ESISTERA’, PAROLA DI RUTTE. Le fandonie di Conte vengono a galla…
anvedi mo' come l'EU sa essere convincente
LA LOTTA AI PARADISI FISCALI COME STRUMENTO PER PIEGARE I PAESI BASSI DI MARK RUTTE


Mark Rutte non cede, con gli altri austeri, alla concessione del “Recovery fund” po Next generation EU”, il fondo che dovrebbe essere creato per convertire le industrie francesi, tedesche e polacco e per infinocchiare gli italiani, ed allora la Commissione e la Merkel hanno la brillante idea di fargli trovare una testa di cavallo nel letto, nel più puro stile europeo.
Secondo quanto riporta il Financial Times Bruxelles ha in programma di perseguire gli stati membri a basso regime fiscale sui loro vantaggiosi regimi di imposta sulle società, il tutto anche sulla spinta della crisi economica causata dal Covid-19. La Commissione europea starebbe valutando l'uso di strumenti sinora non utilizzati dei trattati europei per evitare che multinazionali ed aziende possano sfruttare i paesi a fiscalità più vantaggiosa. Questo permetterebbe di poter agire non all’unanimità , permettendo ad ogni micro stato fiscalmente agevolato di bloccare il tutto, ma di agire a maggioranza qualificata. Questo avverrebbe utilizzando l’art 116 del TFUE che afferma:

Qualora la Commissione constati che una disparità esistente nelle disposizioni legislative, regolamentari o amministrative degli Stati membri falsa le condizioni di concorrenza sul mercato interno e provoca, per tal motivo, una distorsione che deve essere eliminata, essa provvede a consultarsi con gli Stati membri interessati.
Se attraverso tale consultazione non si raggiunge un accordo che elimini la distorsione in questione, il Parlamento europeo e il Consiglio, deliberando secondo la procedura legislativa ordinaria, stabiliscono le direttive all’uopo necessarie.
Può essere adottata ogni altra opportuna misura prevista dai trattati.

La disparità fiscale quindi sarebbe esaltata dal punto di vista di una violazione della parità di concorrenza e quindi sarebbe sanzionabile a maggioranza del Parlamento Europeo e del 55% dei voti del Consiglio (15 su 27 paesi attualmente). Questa norma è particolarmente importante perchè sarebbe un’arma puntata ad almeno un paio di paesi contrari al Recovery, Austria e Olanda, dove l’Olanda è il capofila degli austeri e, come affermato oggi da Rutte, sarebbe ancora contraria a qualsiasi soluzione ritenuta accettabile per gli altri.
Tra l’altro domani la Corte di Giustizia della UE deve pronunciarsi sulla direttiva che impone ad Apple di pagare 13 miliardi di tasse allo stato Irlandese, ed a questo di incassarle, per elusione fiscale ai danni degli altri Paesi UE. Praticamente Dublino, pur avendo diritto ed obbligo a far pagare almeno le già basse imposte irlandesi, non avrebbe mai fatto nulla per incassarle, con il risultato che ora la Commissione vuole obbligare l’Irlanda ad incassare almeno le basse tasse dovute. perchè si può essere un paradiso fiscale anche ignorando o dimenticandosi di incassare.
Quanti sono i paesi colpiti?
Facciamo due conti: Irlanda, Paesi Bassi, Belgio, Lussemburgo sicuramente, ma la norma sarebbe estensibili anche a paesi dell’est come l’Estonia o la Bulgaria che hanno dei regimi particolarmente premianti. Non dimentichiamo poi Malta, ma sarebbe sbagliato anche non considerare, ad essere onesti, i Territori d’Oltremare Francesi.

La cosa divertente è che è proprio un olandese, Paul Tang, della sottocommissione alle imposte del parlamento europeo, uno dei più duri accusatori: “Mettere in gioco l’articolo 116 potrebbe porre fine alle pratiche sleali nei paradisi fiscali dell’UE. È una corsa verso il basso che avvantaggia alcuni a spese del resto. Questo è inaccettabile, soprattutto in periodi economici difficili. ” ha affermato. Comunque è curioso che questo tema torni in campo proprio ora, mentre si discute del recovery Fund che vede i Paesi bassi così fortemente allineati in una posizione opposta alla UE.
Sappiamo bene che il caso Bruxelles, non esiste….
 
insomma il Recovery fund
partì con una cifra di 750 miliardi
scese a 500
oggi c'è l'accordo [forse] per 390 miliardi
 
Summit Ue trova accordo, Conte soddisfatto: a Italia 209 mld

ROMA (Reuters) - Al termine di una delle più lunghe riunioni che si ricordino i leader dell'Unione europea hanno trovato un accordo sul fondo per il rilancio del blocco colpito dalla crisi del nuovo coronavirus.

Soddisfatto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte che ha parlato di una "intesa storica" su un "piano di rilancio ambizioso che ci permetterà di affrontare le crisi con forza ed efficacia".

In una conferenza stampa tenuta poco dopo la fine del summit stamattina Conte ha detto che il 28% dei 750 miliardi del Recovery Fund, ossia 209 miliardi, sono destinati all'Italia.

"Abbiamo migliorato l'intervento a nostro favore", ha detto Conte. "Abbiamo conservato 81 miliardi a titoli di sussidi e aumentato i prestiti concessi da 91 a 127 miliardi".

L'accordo consente all'economia italiana di ripartire "con forza" e offre l'opportunità al governo di cambiare "il volto del nostro paese", ha detto Conte.
"Ora dobbiamo correre e utilizzare questi fondi per investimenti e riforme strutturali".
Per il premier si dovrà puntare a rendere l'Italia "più verde, più digitale, più innovativa, più sostenibile, inclusiva. Si potrà investire in scuola, università, nella ricerca e nelle infrastrutture".
Conte ha negato che il governo sia debole: "La verità è che questa intesa europea rafforza l'azione del governo italiano".

Parlando dei lunghi negoziati di Bruxelles, il premier ha detto di aver tutelato "la dignità del nostro paese ma anche l'autonomia delle istituzioni europee" e di aver respinto tentativi insidiosi di alterare la genuina vocazione del progetto europeo facendo intervenire la logica dei veti incrociati".

Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia.
(Giselda Vagnoni, in redazione a Milano Sabina Suzzi)
 
Recovery, Salvini: "Accordo è un super Mes"


Pubblicato il: 21/07/2020 11:22

L'accordo firmato dal premier Conte, "è un super Mes" che rende obsoleto il dibattito svolto finora sul meccanismo salva Stati. "Questo piano doveva essere la salvezza dell'Europa? Ma se i soldi arrivano non prima di aprile-maggio 2021, nei mesi prossimi cosa facciamo?". Sono le parole con cui Matteo Salvini commenta l'intesa raggiunta a Bruxelles.

"Da Conte andremo insieme" a tutto il centrodestra "per quello che ci riguarda andremo per difendere gli interessi degli italiani" mentre Fi "ha fatto la sua scelta", ha aggiunto, spiegando che la Lega farà da "cane da guardia", da "santo protettore degli italiani sul fronte lavoro, pensioni, sanità e sicurezza" e chiederà a Conte "garanzie sul fatto che il prestito non sarà lacrime e sangue per gli italiani".

"Sono soldi che andranno restituiti. Oggi sono tutti eurofelici, ma tornino sul pianeta terra... Tutti eurofelici, e il più contento è Monti. Sono soldi in cambio di tagli e sacrifici", ha proseguito Salvini, denunciando il rischio, se non la certezza, che l'accordo in sede europea sul Recovery Fund comporti "il ritorno alla Legge Fornero" oltre a tasse sulla casa. Ma su questo, ha assicurato, "il governo olandese si attacca al tram". In ogni caso, si tratta di soldi, anche quelli a fondo perduto, "che andranno restituiti", ha sottolineato. Per l'Italia, ha affermato, si tratta di "una resa senza condizioni alla Commissione".

Salvini definisce un'"eurosbornia" l'euforia per l'accordo in sede europea sul Recovery fund ma poi segnala: "Intanto gli otto miliardi chiesti alle partite Iva non potranno essere prorogati, era tutto quello che chiedevano, una proroga a settembre... Come si fa, al tempo stesso, a festeggiare, e a estorcere 8 miliardi alle partite Iva?".
 
Comprati dalla BCE (che stampa denaro dal nulla e la cui valuta ha valore - anche - grazie ai beni italiani ) un tanto al pezzo.
 
comunque
sembra che Conte abbia lavorato bene

è la prima volta che l'europa accetta un debito comune

e tra le condizioni non c'è il Veto
questo però darà molta importanza al duo Francia-Germania
 
In Grecia è finita male. Non credo che UE sia cambiata nel frattempo.

Non intendo il PEEP della BCE, era in riferimento al Recovery Fund e ciò che ha detto Salvini.

Thomas Jefferson: ” Io credo che le istituzioni bancarie siano più pericolose per le nostre libertà di quanto non lo siano gli eserciti permanenti. Se il popolo americano permetterà mai alle banche private di controllare l’emissione del denaro, dapprima attraverso l’inflazione e poi con la deflazione, le banche e le compagnie che nasceranno intorno alle banche priveranno il popolo dei suoi beni finché i loro figli si ritroveranno senza neanche una casa sul continente che i loro padri hanno conquistato.“
 
sono due cose diverse
la BCE sta facendo il suo lavoro di banca centrale

mentre per il ricovery l'Europa emetterà debito comune che dovrà essere ripagato

Quello che c'è da saper davvero davvero davvero sono le condizionalità che verranno applicate; i famosi VINCOLI ESTERNI
 

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