referendum Lombardia

Run the Park ha scritto:
Sta il fatto che alcune parti vogliono far credere che il federalismo significhi necessariamente minori sprechi e maggior efficienza, e minori costi.

Mentre penso sappiamo tutti che quando si fa lo spezzatino si va incontro ad inevitabili duplicazioni di risorse, cioè a maggiori costi e sprechi.

Di norma questi maggiori sprechi dovrebber venir compensati da una maggiore efficacia, ma siamo sicuri che una maggiore autonomia creerebbe le condizioni necessarie e sufficienti per migliorare l'efficacia operativa di tutte le regioni?

Ed inoltre, in Italia la causa del federalismo è portata avanti da partiti politici che hanno un'agenda ben diversa, e che in malafede si nascondono dietro il vessillo del federalismo.

hai perfettamente ragione.
il tuo intervento sottolinea giustamente le difficoltà legate al delicato e complesso processo verso una maggiore "autonomia" (federalismo....insomma...come lo si vuole chiamare..) degli enti locali.
Concordo anche sul fatto che l'atteggiamento sbagliato vi è, come spesso capita, in entrambi gli schieramenti.

Mi ero soffermato sulla critica alla sinistra perchè essa stessa (nelle file più moderate) ha a suo tempo ribadito l'importanza di implementare riforme in senso federalistico anche se il no avesse vinto, come in effetti e per fortuna è successo.
La mia paura è invece che diventi l'ennesimo punto di attrito tra le componenti della sinistra in cui l'ala + radicale può giocare una carta molto simile al "ricatto politico" nascondendosi dietro il vessillo della "coerenza" e del "ricordo dei partigiani".....ecco, mi auguro davvero che non succeda questo.

Ma la mia paura è grande e quando sento alcuni esponenti politici (il cui voto è,nella sostanza, decisivo per l'approvazione di leggi in una camera del parlamento: il senato in particolar modo) che, quando si parla di riforme federali, si nascondono dietro uno Scalfaro che urla la sacralità e l'immodificabilità della ns costituzione pena il profanamento dello spirito salvifico dei partigiani di 65 anni fa.....bè quando sento questo ho la netta sensazione che si stia facendo del male al paese, travisando anche lo stesso spirito dei costituenti del dopo-guerra i quali probabilmente avevano più a cuore il ns paese dello Scalfaro dei ns giorni.
 
ricpast ha scritto:
Mi ero soffermato sulla critica alla sinistra perchè essa stessa (nelle file più moderate) ha a suo tempo ribadito l'importanza di implementare riforme in senso federalistico anche se il no avesse vinto, come in effetti e per fortuna è successo.

Yep, il prob è che molti di quei c.d. moderati sono persone che potrebbero stare sia da una parte che dall'altra, in termini di marketing politico sono sfumture di uno stessa tendenza inciuciarola.

A loro non gliene sbatte niente di fare le riforme, quanto di cercare dei punti su cui accordarsi con l'altra parte per rafforzare il proprio potere.

ricpast ha scritto:
La mia paura è invece che diventi l'ennesimo punto di attrito tra le componenti della sinistra in cui l'ala + radicale può giocare una carta molto simile al "ricatto politico" nascondendosi dietro il vessillo della "coerenza" e del "ricordo dei partigiani".....ecco, mi auguro davvero che non succeda questo.

Vero, anche se secondo me si tratta ancora una volta di marketing politico per gran parte della c.d. sinistra radicale pure.

In prospettiva ritengo più pericolosi i primi perché cercano l'accordo con coloro i quali non è possibile fare accordi, che non prendono prigionieri (gli stessi che ora accusano la sinistra di aver "occupato" il potere - come se non avessero vinto ma perso le elezioni)

IMO il prob non sono tanto i finti moderati-inciuciaroli o i finti radicali-stylish, quanto il fatto che per passare dalle parole ai fatti, ci vorrebbe qualcuno che guarda lontano e se ne fotte di certre logiche.

Ma siamo in epoca di menopeggismo, tra una coalizione ormai in aperta deriva fascista e un'altra inciuciarola tocca far buon viso a cattiva sorte, nella speranza che gli eventi esterni cambino la faccia del mondo politico italiano...
 
salve sono nuovo

interessantissima discussione

secondo il mio modesto parere soffermarsi all' analisi semantica della carta costituzionale od in generale argomentare in merito all' efficenza - inefficenza del federalismo è un esercizio puramente inutile, mi spiego meglio: io sono del Molise, spesso mi capita di viaggiare in quelle 3 regioni dove a prevalso il si citate da tontolina e usualmente quando dico che la mia piccola azienda opera in Molise leggo negli occhi dei miei interlocutori, spesso distributori di un certo rango, una sorta di disappunto nonchè saccezzà .
Cosa voglio dire con questo ? Certamente non voglio sostenere la vecchia tesi raziale nord-sud ma appoggio con forza chi sostiene che esiste un sentimento trasversale delle popolazioni del nord di mantenere per se la ricchezza prodotta da loro stessi ed in generale le regioni più ricche che non sono solo quelle citate.
La differenziazione delle regioni ne sarebbe logica conseguenza ma anche a parer mio voluta e cercata sia in modo indiretto che in modo diretto, leggevo un intervento ieri di Prodi sulla necessità della Tav Lione/Torino delle grandi direttrici europee ma mai che qualcuno del governo si sofferma sulla direttrice che da Palermo dovrebbe finire fino a Berlino ( credo ??!!) con conseguenti miglioramenti di viabilità e comunicazione mezzogiorno con il resto della penisola.
Che le 3 regioni citate abbiano le lobbies economiche più potenti è cosa palese, pensiamo solamente al quandro bancario nostrano dove a parte poche sono tutte espressioni di quelle terre con conseguenza che un piccolo imprenditore magari di una regione minore come la mia l' unica alternativa per accedere ad una linea di credito sono solo le cassa di risparmio locali e poco poco altro
Non oso pensare cosa accadrebbe a regioni come la mia che sulla carta aimè sono considerate minori ma che in sè portano un grandissimo bagaglio di competenze diffuse su tutto il territorio in svariati campi, io ho votato NO e spero che quando si discuterà seriamente in futuro di riforme federaliste non si agevoleranno i soliti pochi a discapito dei soliti tanti, anche se è solo speranza
 
Run the Park ha scritto:
IMO il prob non sono tanto i finti moderati-inciuciaroli o i finti radicali-stylish, quanto il fatto che per passare dalle parole ai fatti, ci vorrebbe qualcuno che guarda lontano e se ne fotte di certre logiche.

Ma siamo in epoca di menopeggismo, tra una coalizione ormai in aperta deriva fascista e un'altra inciuciarola tocca far buon viso a cattiva sorte, nella speranza che gli eventi esterni cambino la faccia del mondo politico italiano...

Difficile dirlo in modo migliore.
:up: :up:
 

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