Reti Bancarie Holding (RTBN) Reti Bancarie Holding: validissima speculazione sui diritti (1 Viewer)

giuseppe.d'orta

Forumer storico
Siamo già sul titolo, e sappiamo che l’aumento di capitale appena iniziato è molto particolare poiché serve per aumentare il flottante del titolo, vale a dire le azioni in mano al pubblico. La Banca Popolare di Lodi, infatti, sottoscriverà solo in parte le azioni di propria competenza, ed ha già provveduto a vendere tutti, o quasi, i diritti di opzione eccedenti in suo possesso. Da qui si spiegano i volumi altissimi fatti registrare nei primi due giorni di negoziazione: nessun altro soggetto poteva possedere milioni e milioni di diritti, infatti, se non la controllante.

Come sappiamo, due diritti di opzione attribuiscono il diritto a sottoscrivere una nuova azione Reti Bancarie Holding al prezzo di 40 euro. Il diritto ha chiuso a 0.012, pertanto prezza l’azione a 40.024

Cosa accadrebbe se l’azione andasse anche solo a 41.00? Il valore teorico del diritto di opzione sarebbe di 0.5 (41-40 diviso 2 diritti), garantendo una fortissima plusvalenza rispetto ai prezzi attuali. Il mercato lo scambierebbe probabilmente a quotazioni non perfettamente in linea al valore teorico, ma comunque ad un prezzo che garantirebbe un’ottima performance. Non parliamo nemmeno, poi, di quanto potrebbe valere il diritto se l’azione crescesse ancora di più...

Perché l’azione dovrebbe salire? Perché è interesse della Banca Popolare di Lodi collocare al pubblico tutte le azioni disponibili, e col prezzo dell’azione superiore a 40.00 è tutto più semplice, soprattutto nei confronti degli investitori meno esperti.

Sui diritti di opzione occorre, comunque, investire cifre limitate: esiste il rischio di perdita integrale del capitale nel caso in cui l’azione restasse a 40 euro o andasse sotto (improbabile). Un’altra avvertenza: i diritti di opzione sono, per natura, estremamente volatili, e non bisogna lasciarsi impressionare dalle loro oscillazioni. Nemmeno occorre farsi condizionare dalla variazione di prezzo nel decidere se acquistarli o meno: oggi, ad esempio, hanno chiuso a 0.012, + 100% rispetto a ieri, eppure 0.012 ha rappresentato un ottimo prezzo di acquisto per chi lo ha fatto. Se i diritti "faranno il loro dovere" (lo faranno se l’azione verrà sostenuta) la performance sarà estremamente generosa, tale da far impallidire il + 100% di oggi. Non è mia abitudine lasciarmi andare a previsioni di grossi e facili guadagni, ma non posso non segnalare una posizione di certo molto speculativa ma che, per sua natura, può portare davvero ottimi guadagni (senza mai dimenticare che dall’altra parte c’è il rischio di perdita integrale e che, quindi, necessita di impieghi di danaro molto bassi).

I diritti sono esercitabili fino al 28 giugno, mentre resteranno quotati in borsa fino al 21: ed è ciò che ci interessa perché l’intenzione è venderli sul mercato ad un prezzo maggiore, magari enormemente maggiore, rispetto a quello di acquisto.

Per chi avesse le azioni il suggerimento è, ovviamente, di mantenere. E’ ancora possibile comprarle, seguendo il ragionamento fatto la scorsa settimana: il sostegno al titolo non dovrebbe mancare.


Giuseppe D'Orta
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