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Crisi Grecia, il taglio chiesto agli obbligazionisti potrebbe arrivare al 60%



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I leader dell'Eurozona stanno lavorando ad una profonda ristrutturazione del debito della Grecia rispetto a quello concordato nel luglio scorso e nomineranno un alto funzionario incaricato di negoziare con i creditori privati del paese, secondo quanto riporta il Wall Street Journal citando ministri delle finanze dei paesi dell'eurogruppo.


"Stiamo lavorando su una soluzione 21 luglio-plus per la Grecia", ha detto ai giornalisti il ministro delle Finanze Evangelos Venizelos mentre si recava in una riunione dei ministri delle Finanze dell'Unione europea, riferendosi alla decisione dello scorso 21 luglio da leader della zona euro su un secondo piano di salvataggio greco .


In quella riunione i creditori della Grecia hanno deciso di andare avanti con una proposta che chiede una svalutazione del 21% del valore patrimoniale netto delle obbligazioni greche in mani private come parte di un prestito di 109 miliardi di euro.


Ma in una relazione sulle prospettive del debito della Grecia da parte della Commissione europea, il Fondo Monetario Internazionale e la Banca centrale europea c'è scritto che per rendere sostenibile la situazione del debito della Grecia (con il debito al prodotto interno lordo inferiore al 110%) i creditori privati dovrebbero subire un taglio del 60% del loro credito, o i creditori ufficiali (non privati) della Grecia dovrebbero approntare un piano di salvataggio molto più grande di quello concordato nel mese di luglio.


I ministri delle finanze devono anche trovare un accordo su come ricapitalizzare le banche del continente per permetterle una svalutazione più grande.


Ci deve essere un "haircut sostanziale" per i creditori privati della Grecia, ha detto il ministro delle Finanze svedese Anders Borg.


Il ministro delle Finanze austriaco Maria Fekter ha detto che la zona euro è in procinto di concordare un mandato concreto a un alto funzionario di negoziare con i creditori privati della Grecia il loro contributo al secondo pacchetto di salvataggio.


Alla domanda sulla possibilità di un taglio del 60% per i possessori della Grecia obbligazioni private, Fekter ha detto che “ oggi c'è stata una riunione in cui è stato concordato un mandato concreto. Poi il signor Vittorio Grilli è stato inviato a negoziare."


Vittorio Grilli è il capo del Comitato economico e finanziario dell'Unione europea, che fa il grosso del lavoro preparatorio sulle principali questioni economiche e finanziarie. Dirige anche il gruppo di lavoro della zona euro, che svolge lo stesso lavoro tecnico e le negoziazioni tra i 17 Stati membri della eurozona.


Sono a Bruxelles anche i vertici dell'Institute of International Finance (Iif) una delle principali lobby bancarie che rappresenta la quasi totalità dei creditori privati della Grecia.
 
Crisi Grecia, il taglio chiesto agli obbligazionisti potrebbe arrivare al 60%



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I leader dell'Eurozona stanno lavorando ad una profonda ristrutturazione del debito della Grecia rispetto a quello concordato nel luglio scorso e nomineranno un alto funzionario incaricato di negoziare con i creditori privati del paese, secondo quanto riporta il Wall Street Journal citando ministri delle finanze dei paesi dell'eurogruppo.


"Stiamo lavorando su una soluzione 21 luglio-plus per la Grecia", ha detto ai giornalisti il ministro delle Finanze Evangelos Venizelos mentre si recava in una riunione dei ministri delle Finanze dell'Unione europea, riferendosi alla decisione dello scorso 21 luglio da leader della zona euro su un secondo piano di salvataggio greco .


In quella riunione i creditori della Grecia hanno deciso di andare avanti con una proposta che chiede una svalutazione del 21% del valore patrimoniale netto delle obbligazioni greche in mani private come parte di un prestito di 109 miliardi di euro.


Ma in una relazione sulle prospettive del debito della Grecia da parte della Commissione europea, il Fondo Monetario Internazionale e la Banca centrale europea c'è scritto che per rendere sostenibile la situazione del debito della Grecia (con il debito al prodotto interno lordo inferiore al 110%) i creditori privati dovrebbero subire un taglio del 60% del loro credito, o i creditori ufficiali (non privati) della Grecia dovrebbero approntare un piano di salvataggio molto più grande di quello concordato nel mese di luglio.


I ministri delle finanze devono anche trovare un accordo su come ricapitalizzare le banche del continente per permetterle una svalutazione più grande.


Ci deve essere un "haircut sostanziale" per i creditori privati della Grecia, ha detto il ministro delle Finanze svedese Anders Borg.


Il ministro delle Finanze austriaco Maria Fekter ha detto che la zona euro è in procinto di concordare un mandato concreto a un alto funzionario di negoziare con i creditori privati della Grecia il loro contributo al secondo pacchetto di salvataggio.


Alla domanda sulla possibilità di un taglio del 60% per i possessori della Grecia obbligazioni private, Fekter ha detto che “ oggi c'è stata una riunione in cui è stato concordato un mandato concreto. Poi il signor Vittorio Grilli è stato inviato a negoziare."


Vittorio Grilli è il capo del Comitato economico e finanziario dell'Unione europea, che fa il grosso del lavoro preparatorio sulle principali questioni economiche e finanziarie. Dirige anche il gruppo di lavoro della zona euro, che svolge lo stesso lavoro tecnico e le negoziazioni tra i 17 Stati membri della eurozona.


Sono a Bruxelles anche i vertici dell'Institute of International Finance (Iif) una delle principali lobby bancarie che rappresenta la quasi totalità dei creditori privati della Grecia.

:D
[ame=http://www.youtube.com/watch?v=Q7NWG_pQWrc]Totò: Il Picasso - YouTube[/ame]
 
domani si sale :-o

martedi si salicchia:-o

mercoledi si laterizza :-o

giovedi se rompono :-o

venerdi ci danno il fondo d'emergenza :-o

sabato e domenica c'e' lo sputtaniamo :-o

poi ci sono i santi e i morti e poi ci pensiamo :-o

domani l'euro rompe come i cavalli da trotto:-o:-o:-o

ti rendi conto che ci hanno messo sullo stesso piano della grecia:wall::wall:
 
ne ho estratto un pezzo...l'articolo era del 15 ottobre.......Caruso non mi pare male.....poi.....sò tutti bravi quanno ci azzeccano...


I Tre Cavalieri | Francesco Caruso





Pertanto, la situazione attuale è interlocutoria e, a livello generale, mostra che non vi sono ancora segnali di fine rally, quindi di pericolo. Il rally puo’ ancora continuare. Mancano ancora 1-2 settimane di positività prima che i segnali di SETUP entrino anche sugli indici USA, quindi che si crei una sorta di “setup di rischio” collettivo. Da li’ in poi, possono comparire le frecce rosse. Quando questa tabella sarà composta per la maggior parte di SI, il rischio di una nuova fase di discesa sarà massimo. Questo, forse non a caso, potrebbe accadere a cavallo o subito dopo il G20 di Cannes di inizio Novembre, in linea con quanto a suo tempo ipotizzato nel “RITMO INTERIORE DEI MERCATI” del 29 Agosto: “…il successivo ”turning point” tecnico di breve delle borse è previsto fra metà Ottobre e fine Novembre: e sarà un SELL…”.
Per ora i cali dovrebbero essere assorbiti con una certa facilità: difficilmente il mercato, ora che è passato momentaneamente in mano ai rialzisti, permetterà ai ritardatari di entrare a prezzi favorevoli. Molto piu’ probabile (studiatevi magari sui grafici di questo o degli altri post le correzioni del passato) che si arrivi dove si deve arrivare tutto d’un fiato, con – in cima – un graduale abbassamento della volatilità. Sicuramente, 17000-17500 MIB, 6300-6500 Dax e 1250-1300 S&P sono blocchi tecnici ma anche psicologici (erano i precedenti punti di accelerazione al ribasso) di tutto rispetto, resistenze fortissime.
 

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