Io ne ho, non ne sono pieno ma ne ho.
L'analisi di darkog non fa una piega e il dubbio di fabriziof è legittimo.
La mia conclusione è che oramai in campo bancario si agisce come meglio si crede; non c'è prospetto o regola che tenga ma questa si interpretano in maniera flessibile e si adattano alle richieste di chi detta il gioco.
In pratica, i fallimenti bancari continuano da essere fuori discussione per la politica ma, contemporaneamente, questa pretende di non utilizzare i soldi dei contribuenti ma quello degli azionisti e dei creditori meno tutelati; il tutto senza una precisa regola e facendo come più e meglio gli aggrada.
Per questo riflettevo che, in assenza di regole certe ed in presenza di un decisore che si comporta come meglio gli aggrada, in relazione alle specifiche situazioni, non è più possibile operare un serio rapporto rischio/opportunità su questi titoli per cui è meglio starne fuori.
Mi dispiace ma, a mio parere, il gioco non vale più la candela; io ne starò fuori, visto che le situazioni sono oramai fuori controllo.