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Forumer storico
I Celti distinguevano due cicli, solare e lunare, e a ciascuno di essi corrispondevano specifiche festività. Se il ciclo solare veniva associato alla croce a bracci ortogonali e simmetrici, il ciclo lunare era invece associato alla Croce di Sant’Andrea. Le 4 feste solari, legate ai cicli stagionali, erano: Yule, solstizio d’inverno il 21 dicembre, Oestara, equinozio di primavera il 21 marzo, Lithà, solstizio d’estate il 21 giugno, Mabon, equinozio d’autunno il 22 settembre.
Le 4 feste lunari: Beltaine, festa di primavera del primo maggio, Imbolc, 1 febbraio, Lughnasad, festa d’estate il primo agosto, Samhain, festa dei morti celebrata l’1 di novembre, che dai Celti era considerato il primo giorno dell’anno.
Fine dell’estate, inizio dell’oscurità. Questo simboleggia la festa di Samhain, da sam e fuin “fine dell’estate”, poi “Halloween”, che si celebra fra il 31 ottobre e l’1 novembre.
Una festa che segna, nel calendario celtico, l’inizio dell’anno nuovo, esattamente come il nostro Capodanno.
Un momento di passaggio importante a livello agricolo e pastorale, durante il quale la terra si prepara per l’inverno, quindi per il ritiro. Corrisponde infatti alla fine del ciclo agricolo. Non a caso Samhain è il momento dell’anno in cui ci prepariamo a ritirarci, fisicamente e spiritualmente, in noi stessi e nelle nostre case, pronti a investigare le profondità dell’animo, lontani dal mondo esterno e dalle sue maschere. E’ il buio da cui tutto ha inizio. Una fase di riposo, di ascolto, passaggio tra vita e morte. Difatti è anche il momento in cui Regno dei Vivi e dei morti si incontrano, e di conseguenza tempo di divinazioni e di preghiera nei confronti degli antenati defunti. I Celti festeggiavano Samhain bevendo e mangiando, facendo profezie e incantesimi, rituali magici e di protezione, per circa 3 giorni e un massimo di 6 settimane.
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Di Laura De Rosa 2016
www.eticamente.net
Le 4 feste lunari: Beltaine, festa di primavera del primo maggio, Imbolc, 1 febbraio, Lughnasad, festa d’estate il primo agosto, Samhain, festa dei morti celebrata l’1 di novembre, che dai Celti era considerato il primo giorno dell’anno.
Fine dell’estate, inizio dell’oscurità. Questo simboleggia la festa di Samhain, da sam e fuin “fine dell’estate”, poi “Halloween”, che si celebra fra il 31 ottobre e l’1 novembre.
Una festa che segna, nel calendario celtico, l’inizio dell’anno nuovo, esattamente come il nostro Capodanno.
Un momento di passaggio importante a livello agricolo e pastorale, durante il quale la terra si prepara per l’inverno, quindi per il ritiro. Corrisponde infatti alla fine del ciclo agricolo. Non a caso Samhain è il momento dell’anno in cui ci prepariamo a ritirarci, fisicamente e spiritualmente, in noi stessi e nelle nostre case, pronti a investigare le profondità dell’animo, lontani dal mondo esterno e dalle sue maschere. E’ il buio da cui tutto ha inizio. Una fase di riposo, di ascolto, passaggio tra vita e morte. Difatti è anche il momento in cui Regno dei Vivi e dei morti si incontrano, e di conseguenza tempo di divinazioni e di preghiera nei confronti degli antenati defunti. I Celti festeggiavano Samhain bevendo e mangiando, facendo profezie e incantesimi, rituali magici e di protezione, per circa 3 giorni e un massimo di 6 settimane.
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Di Laura De Rosa 2016

8 festività celtiche dell'anno - Eticamente.net
Scopriamo quali sono le principali festività celtiche, cosa simboleggiano a livello universale e individuale, e come festeggiarle.