scontro Iran-Israele (2 lettori)

tontolina

Forumer storico

Secondo Scott Ritter i missili ipersonici iraniani fanno deterrenza con il terrore​

di Alfredo Jalife-Rahme
Nonostante l’offensiva propagandistica israeliana per convincere i media occidentali che la risposta iraniana non ha causato danni, la verità sta emergendo. Teheran non voleva attaccare la popolazione civile israeliana, bensì testare le difese delle FDI. Per la prima volta ha utilizzato missili ipersonici che né gli alleati di Israele né il suo esercito sono stati in grado d’intercettare.

Si è trattato di un messaggio di deterrenza, non di un attacco!

Il canale iraniano PressTV ha mostrato, con un video, che tutti i missili ipersonici usati sono riusciti a raggiungere gli obiettivi: le importantissime basi aeree di Nevatim, dove sono basati gli F-35, e di Ramon, molto vicina alla centrale nucleare clandestina di Dimona [4].

PressTV sostiene che l’Iran è uno dei pochi Paesi con la tecnologia per produrre missili ipersonici in grado di muoversi a velocità sorprendenti e di colpire gli obiettivi con grande precisione [5].

Altre fonti iraniane sostengono che i missili ipersonici Fattah 2 hanno colpito una base militare segreta del Mossad sulle alture siriane del Golan — che appartengono alla Siria e sono state annesse da Israele — presumibilmente uccidendo 44 (sic) agenti segreti, nonché colpito un edificio del Mossad a Tel-Aviv.
 

paradossista

mediocrità strategica
In attesa di osservare l'evoluzione di una possibile escalation a guerra regionale estesa, Israele comincia a fare i conti economici dei costi del conflitto.

Il conflitto in Medio Oriente ha un costo umano considerevole ma anche un costo economico notevole per Israele che con l'inizio delle operazioni di terra in Libano e l'attacco dell'Iran di ieri rischia di essere ancora più alto. La forchetta attuale si aggirerebbe tra i 67 miliardi di dollari stimati dalla banca centrale israeliana e i 120 miliardi di dollari (circa il 20% del pil israeliano) stimati dall'economista israeliano Yacov Sheinin.

 

paradossista

mediocrità strategica
Tra i potenziali target da colpire in Iran ci sono le infrastrutture energetiche del petrolio.

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paradossista

mediocrità strategica
In questi momenti di incertezza ci si "scatena" con gli scenari della possibile escalation, fino ai più foschi come una crisi petrolifera, dato che in caso di un severo attacco alla propria infrastruttura petrolifera, l'Iran potrebbe come ritorsione colpire le infrastrutture energetiche di altri paesi. Questo scenario implicherebbe una nuova ondata inflattiva in tutto il mondo a causa dell'aumento repentino dei costi dell'energia.

Queste sono elucubrazioni intellettualmente stimolanti ma non sono altro che uno delle migliaia di possibili sviluppi che ci potrebbero essere. Io in genere sono ottimista perché credo nel potere del buonsenso da parte di tutti.

The list of Israeli targets proportionate to their escalation vs. Hamas, Hezbollah, and the Houthis is short:
  1. Military radar systems would leave Iran open for IDF air attacks.
  2. Iran’s nuclear program would require US assistance.
  3. The simplest target is oil infrastructure to remove the earnings paying for its and its proxies’ weapons, and to destabilise the regime.
Yet Iranian state Telegram chatgroups, and an Iranian professor of literature(!) interviewed by the BBC, say if their oil is hit, they will burn Saudi, Kuwaiti, UAE, Bahraini, and Azerbaijani oil – an escalation threat we have been flagging as a fat tail risk since immediately after October 7.

 

paradossista

mediocrità strategica
L'agenzia di rating internazionale Moody's ha pubblicato un duro rapporto di rating action sull'economia di Israele, annunciando in una mossa eccezionale di aver declassato il rating del Paese di due livelli da A2 a Baa1, con outlook negativo.

 

paradossista

mediocrità strategica

ilbiondo16

Forumer storico

Tre prove pratiche che l'Iran non tiene conto di Israele:

Primo: il sermone del venerdì è stato pronunciato dalla figura più alta dell'Iran, la Guida Suprema della Rivoluzione e Comandante in Capo Ali Khamenei, che si è presentato di persona in un luogo pubblico, come precedentemente annunciato.

Secondo: il presidente iraniano si è recato a Doha per un viaggio annunciato ed è rimasto per due giorni senza cambiare programma mentre i missili iraniani piovevano sull'entità e Netanyahu lanciava minacce.

Terzo: il ministro degli esteri iraniano è arrivato a Beirut oggi mentre i missili di Hezbollah hanno raggiunto Cesarea, dove si trova la casa di Netanyahu, e hanno raggiunto la maggior parte delle città costiere, persino a nord di Tel Aviv. È un viaggio che era stato annunciato in precedenza e il suo arrivo è stato annunciato, il che è una chiara sfida a Netanyahu e alla sua entità.

Nel frattempo Netanyahu pronuncia un discorso con le mani tremanti a decine di metri sottoterra, in un rifugio anti-nucleare
 
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