Scuola dei somari, lo straniero non ci sta (6 lettori)

tontolina

Forumer storico
Tometta Piemontese ha scritto:
con mia moglie ne abbiamo già parlato anche se non abbiamo ancora figli, scuole in svizzera ....

scuole italiane percarità di dio :rolleyes: :help: prima di tutto noi dobbiamo lavorare e non stare a pensare se abbiamo scelto la scuola giusta oppure se la maestra domani farà la matta oppure no :rolleyes: e poi alla fine dei conti ci costa pure meno :help: :ops:

la mia vita non me la rovino manco un secondo con sti qui, oltretutto pericolosi xchè un bambino può anche disaffezionarsi allo studio
ì

infatti
quando si è piccoli si confonde facilmente la scuola con i maestri

le materie con i profi

tipo: se il prof. è uno stron zo allora anche la materia fa schifo


i bambini studiano in funzione della gratificazione che ne ricevono
 

Tometta Piemontese

Nuovo forumer
i prof. + matti sono proprio nelle materie che + in futuro un bambino dovrà confrontarsi e farsi solide basi cioè quelle scientifiche, i + non hanno voglia di lavorare xchè sottopagati, problemi personali ecc ecc c'è sempre qualcosa che non va, e poi oltretutto solo in poche esiste il tutoraggio, scambi con scuole estere ecc ecc ....... bah...x carità :(

figuriamoci io avevo uno di matematica che era fuori di testa usava ancora la bacchetta aveva, stile ottocentesco e rigido nei voti (come anche gli altri ):rolleyes: x non dire quello di fisica greco latino italiano :sad: :sad: :sad: :sad: :sad: lasciamo xdere che brutti anni furono :( arrivavo a scuola certe mattine con le gambe che mi tremavano.......cmq alla fine un 58 l' ho portato via...... in quelle condizioni :specchio:
c'è da dire ad onor del vero che le cose che si raccontano in giro sono sempre accadute ( rivedo in certi racconti i miei trascorsi :help: ), solo ora se ne parla ............
 

Tometta Piemontese

Nuovo forumer
Palermo, punisce alunno: denunciata
Obbligato a scrivere "sono deficiente"

Potrebbe costare molto cara la punizione inflitta da un'insegnante di una scuola media di Parlemo a un alunno che aveva vietato a un coetaneo l'ingresso nel bagno dei maschi dicendogli "Tu non puoi entrare, sei gay, sei femmina". La professoressa l'ha obbligato a scrivere cento volte "Sono deficiente" su un quaderno, ma è stata denunciata dai genitori e ora rischia due mesi di carcere per abuso di mezzi di correzione.



Protagonista della vicenda è un ragazzo dodicenne, un giovane "molto vivace" considerato un "leader" dai coetanei dell'istituto. Secondo la ricostruzione dei fatti, tutto sarebbe nato da una bravata nei bagni, qualche parola di troppo e il classico atteggiamento da "bullo". "Non puoi entrare qui, sei gay, sei femmina", aveva detto il ragazzo, sbarrando l'ingresso della toilette per uomini a un compagno, ma la frase è giunta alle orecchie della 56enne professoressa di Lettere che, per condannare l'episodio, non ha esitato e ha punito il dodicenne obbligandolo a scrivere su un quaderno "Sono un deficiente".

Immediata la replica del padre del ragazzo che si è rivolto ai carabinieri per denunciare il fatto solo dopo aver detto alla docente: "Mio figlio sarà anche deficiente, ma lei è una c...". Poi il processo, con rito abbreviato davanti al gup Piergiorgio Morosini, e la richiesta di condanna del pm Ambrogio Cartosio nei confronti dell'insegnate.

Nel frattempo sulla vicenda è intervenuto anche il direttore dell'ufficio scolastico regionale, Guido Di Stefano. "Non esiste una regola generale per i docenti che si trovano davanti a un atto di bullismo - ha spiegato - . L'unica cosa da fare è non ignorarli. Alcuni docenti preferiscono affrontare il comportamento aggressivo con ironia spiazzando il ragazzo. Ma questo non può funzionare sempre''.

In ogni caso, se la punizione per il ragazzo sarebbe dovuta servire a migliorare le sue nozioni di ortografia, di sicuro non è servita a molto. Il giovane, infatti, ha scritto per cento volte "sono deficente", omettendo la "i".

:D :D :D :D
 

ricpast

Sono un tipo serio
w gli insegnanti!!

EVVIVA LA SCUOLA ITALIANA!!!

VIVA LE PROF DI ITALIANO E LATINO!!

:up: :up: :up:

disclaimer: questo messaggio è sponsorizzato dal toso, la cui tosa sta per diventare prof d'italiano per i licei.
:-o

che dio ce la mandi buona (e disinibita)
stop.

passo e chiudo.
:-o
 

Tometta Piemontese

Nuovo forumer
dico io ma un lavoro più remunerativo non potevi trovarglielo :-?

la mia ha finito l' mba, grazie a dio il mio portafoglio ha finito di lacrimare come la madonnina di mejugorie (si scrive così :-? )

stiamo vagliando le proposte, ce n'è una che la condurrebbe nella mia stessa città ma aimè come compensi e benefits è la peggiore :sad: :sad:

so già che ci vorrano anni x recuperare i soldi di quel master, mi è costato come un appartamento :sad: :sad: :sad:

toso andiamo a convivere io te il buby e argema, tra maschi alla fine ci capiamo :V e risparmiamo :D
 

ricpast

Sono un tipo serio
Tometta Piemontese ha scritto:
dico io ma un lavoro più remunerativo non potevi trovarglielo :-?

con una laurea in lettere ad indirizzo artistico?
:D

ci consoleremo facendo 16 bimbi (una squadra di calcio completa di panchina :-o ).
tanto si sa che gli insegnanti non fanno una uallera dalla mattina alla sera....no?
:rolleyes:
 

ricpast

Sono un tipo serio
Tometta Piemontese ha scritto:
mah...alla fine ci sono manager che guadagnano milioni con una laurea in filosofia senza campire na mussa di finanza aziendale .....figurati :rolleyes:

è questo il motivo per cui ho abbandonato il ramo marketing
:D
 

Gianduiotto Torinese

Nuovo forumer
Risultato negativo per le scuole della Toscana e nel Mezzogiorno
Tuttoscuola: "La sensazione è di grande disomogeneità"
Studiare? Meglio se in Emilia
La classifica delle scuole in Italia
di TULLIA FABIANI

Città che vai, scuola che trovi. Diversi i luoghi, diverse le realtà didattiche, ma soprattutto diversa la qualità dell'istruzione e le opportunità per gli studenti. Al nord le cose vanno bene per studenti e famiglie che possono fruire di buoni servizi, ma sulle politiche di tutela del lavoro e sulla gestione del personale scolastico è il sud a dare il meglio.
Differenze e distanze che vengono analizzate nel primo rapporto sulla qualità della scuola italiana di Tuttoscuola.

I risultati. Se l'Emilia Romagna è promossa a pieni voti e Forlì-Cesena conquista il gradino più alto della classifica, cattive notizie per Firenze, che in merito al sistema di istruzione risulta al 78esimo posto, dopo Teramo, Campobasso e Reggio Calabria. Un risultato negativo che accomuna tutte le scuole della Toscana: nella classifica delle Regioni la Toscana è 14esima, dopo l'Abruzzo e prima del Molise, comunque - e a sorpresa per Tuttoscuola - al di sotto della media nazionale.
A seguire l'Emilia Romagna invece, nella top ten della 'buona scuola' ci sono la Lombardia (seconda in classifica) Marche, Piemonte e Friuli. Chiudono la classifica Campania, Sicilia e Sardegna. Mentre la Puglia risulta la regione con la migliore dotazione informatica delle scuole, e Crotone la città con gli studenti (delle scuole primarie) più bravi. Ma quali sono gli elementi che hanno determinato il giudizio? E come sono stati valutati?

Elementi di qualità. "La graduatoria deriva da 152 indicatori tratti dalle ultime rilevazioni ufficiali, si tratta di oltre 63.000 dati forniti dal Ministero della Pubblica Istruzione, dall'Istat, dal Ministero dell'Interno e da altre istituzioni - spiega Giovanni Vinciguerra, direttore di Tuttoscuola - non si è trattato di stime, rielaborazioni o indagini campionarie, ma di rilevazioni che hanno registrato ogni dato disponibile a livello provinciale e regionale. E l'impressione - continua il direttore - è che 150 anni di scuola italiana, fatta di circolari, provvedimenti, dibattiti, hanno prodotto un sistema fortemente disomogeneo, sia nella qualità dell'istruzione che nei risultati didattici".
Le scuole della Provincia di Forlì-Cesena risultano le migliori d'Italia, perché sono quelle che ai migliori risultati scolastici degli studenti e alla qualità dei livelli di istruzione, coniugano una corretta gestione del personale, adeguate dotazioni didattiche e informatiche, interventi e politiche finanziarie virtuose degli enti locali e una buona funzionalità dei servizi e degli edifici scolastici. Così, anche le scuole delle Province di Parma, Biella, Piacenza, Savona e, al sesto posto, Macerata dove si offre globalmente un servizio di miglior qualità a studenti e famiglie. "Mentre non si può dire lo stesso per Nuoro, Sassari, Oristano e, a sorpresa, per le scuole della Provincia di Lucca". Tra le grandi città poi si qualificano bene Milano, al settimo posto, Torino al dodicesimo, Ancona al tredicesimo. Meno brillanti le prestazioni complessive di Bologna, al 31esimo posto, e quelle della Capitale, 46esima. Pessime le situazioni a Palermo, Napoli e Cagliari.
Provvedimenti possibili. "Naturalmente non c'è una zona dove tutto è perfetto e una dove tutto va malissimo - nota Vinciguerra - ma è chiaro che l'eterogeneità delle situazioni comporta anche diverse opportunità per gli studenti. Perciò è necessario rilanciare la dimensione istituzionale della scuola, una dimensione e una funzione educativa che purtroppo si sono perse negli ultimi tempi. La politica - aggiunge il direttore - deve realmente porre al centro la scuola come istituzione, e questo vale anche per la società. Situazioni come quelle in cui i genitori si pongono in conflitto con gli insegnanti e arrivano a denunciarli per avere fatto il loro dovere di educatori, ci sembrano un pessimo esempio; la dimostrazione che la scuola continua a essere screditata
 

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