SE C'E'UNA SOLUZiONE PERCHE'TI PREOCCUPI???SE NON C'E'UNA SOLUZIONE..... (1 Viewer)

diomede

Buongiorno
Titolo: Banche: resta allarme rosso (MF)
Ora: 23/12/2011 08:05
Testo:
MILANO (MF-DJ)--Gli economisti restano scettici sugli effetti
dell''ondata di liquidita'' elargita dalla Bce agli istituti di credito sul
mercato obbligazionario. Bini Smaghi da'' l''addio all''Eurotower chiedendo
piu'' acquisti di titoli di Stato.
La situazione, si legge su MF, e'' stata fotografata dal Comitato europeo
per i rischi sistemici (Esrb), organismo presieduto dal presidente della
Bce Mario Draghi. Nella conferenza stampa seguita alla riunione del
Comitato, il vicepresidente dell''Esrb, il presidente della Banca
d''Inghilterra (BoE), Mervyn King, ha dichiarato che "la situazione
generale e'' peggiorata" e il mercato dei titoli di Stato europei resta
debole. King ha parlato di "allarme abbastanza rosso", aggiungendo che "e''
essenziale" che il Fondo salva-Stati (Efsf) "sia pienamente equipaggiato e
operativo".Secondo il numero uno della BoE le misure varate dalla Bce
dovrebbero contribuire "ad allentare la tensione" sul sistema finanziario,
ma "e'' fondamentale che le banche aumentino i loro livelli di capitale nei
prossimi sei mesi". King ha lanciato quindi un chiaro messaggio alle
banche: meglio usare la liquidita'' elargita due giorni fa dalla Bce per
fare le pulizie di casa (ricapitalizzare) piuttosto che per comprare
titoli di Stato.
red/vit
(fine)
MF-DJ NEWS
2308:04 dic 2011

Ma perchè dobbiamo dipendere da economisti e professori che nell'ultimo decennio (ma anche ventennio) hanno sbagliato di tutto e di più ?
 

diomede

Buongiorno
Titolo: MF ANALISI: Sorpresa, in Italia diminuisce il rischio credito
Ora: 23/12/2011 08:04
Testo:
MILANO (MF-DJ)--Nel corso del 2011, sulla base dell''analisi della banca
dati di Eurisc, il Sistema di Informazioni Creditizie del Crif, emerge una
tendenza alla contrazione del rischio di credito, sia per i prestiti che
per i mutui immobiliari. Nonostante la congiuntura negativa e la forte
instabilita'' dei mercati, il flusso di nuove sofferenze e'' stato contenuto
da politiche piu'' selettive di erogazione dei prestiti e dal piano
famiglie che, unitamente alla debolezza della domanda e dell''offerta di
credito, hanno determinato un miglioramento della rischiosita''. Gli
avvenimenti relativi alla crisi economica, politica e soprattutto
finanziaria che hanno contraddistinto il periodo estivo e i mesi autunnali
del 2011 hanno avuto un peso fondamentale sull''andamento dei mercati e
quindi sulle politiche creditizie. Il panorama che si osserva e'' ancora di
profonda incertezza sulle prospettive dell''economia italiana, minacciata
dalla crisi del debito sovrano e da previsioni di stagnazione nel medio
periodo. Il rischio Paese e'' percio'' cresciuto notevolmente nel corso
dell''anno, generando un aumento rilevante del costo della provvista per
gli istituti di credito. La liquidita'' nel mercato interbancario e nel
sistema complessivo si e'' ulteriormente ridotta determinando politiche di
erogazione in contrazione. Il mercato del credito e'' stato percio''
particolarmente influenzato da questi fattori esterni e dalla necessita''
per gli operatori di definire requisiti di capitale piu'' stringenti.
L''offerta di credito si e'' dunque indebolita a fronte di una domanda
ancora negativamente influenzata da un''elevata disoccupazione. In questo
scenario il rischio di credito e'' risultato in diminuzione nei primi tre
trimestri dell''anno, beneficiando ancora della moratoria, prorogata fino a
gennaio 2012, e di politiche di erogazione che negli ultimi anni sono
state piu'' caute e selettive (segnalate anche nella Bank Lending Survey di
Banca d''Italia), generando percio'' portafogli piu'' virtuosi. A cio'' si
accompagna una situazione finanziaria delle famiglie ancora nel complesso
piuttosto solida in virtu'' di una ricchezza composta per la maggior parte
da attivita'' a basso rischio, e da un tasso di indebitamento ancora sotto
controllo anche se in aumento per la debolezza del reddito disponibile.
Ciononostante esiste una porzione della popolazione piu'' esposta alla
crisi.

Analizzando nel dettaglio i diversi comparti del credito alle famiglie,
emerge come nel corso dei primi tre trimestri del 2011 gli indicatori di
rischio nel credito al consumo si contraggano.
In particolare nel corso degli ultimi periodi il tasso di default si e''
contratto, diminuendo al 2.4%. Nella serie di piu'' lungo termine si rileva
che questo indicatore si posiziona sui livelli della meta'' del 2008,
quando il trend era in deciso peggioramento, e risulta ancora lontano dai
periodi di migliore congiuntura e standing creditizio (a marzo 2007, prima
che scoppiasse la crisi dei subprime, il tasso di default sul credito al
consumo si attestava all''1,8%). Il miglioramento della qualita'' del
credito e'' prevalentemente originato da portafogli piu'' ridotti e meno
rischiosi derivanti da politiche di erogazione piu'' controllate, in atto
ormai da diversi anni, e dalla contrazione del mercato. Sia la domanda che
l''offerta di prestiti sono diminuite anche a causa della debolezza dei
redditi e dei consumi.
Per quanto riguarda invece i mutui immobiliari, gli indicatori di
rischio mostrano anche in questo caso un trend in miglioramento nel corso
del 2011. Il tasso di default continua a scendere e a settembre 2011 si
attesta all''1,6%. Se pero'' si considera la serie storica di piu'' lungo
periodo, si sottolinea il permanere di una distanza pari a 0,6 punti
percentuali rispetto agli inizi del 2007, quando il tasso di default sui
mutui era dell''1%. Anche per i mutui la contrazione del tasso di
insolvenza sembra essere influenzata piu'' dall''attenzione degli ultimi
anni verso la sostenibilita'' del debito e dalla moratoria, prorogata fino
a fine gennaio 2012, che dalla congiuntura economica. In tale ambito
infatti l''aumento dei tassi, sia di policy che interbancari cui vengono
agganciati i mutui, avrebbe potuto produrre un effetto negativo attraverso
l''appesantimento delle rate per i prestiti a tasso variabile.
In realta'' l''oculatezza nelle scelte di erogazione dei mutui e la
possibilita'' per le famiglie in difficolta'' di sospendere il pagamento
delle rate hanno prevalso su condizioni di mercato meno favorevoli,
calmierando il flusso di nuove sofferenze. Un ruolo marginale e'' stato
invece giocato dalle surroghe e sostituzioni, in forte contrazione in
questi ultimi trimestri mentre nel 2010 avevano sostenuto tale segmento,
dando la possibilita'' alle famiglie di rivedere e rinegoziare i piani di
investimento e le condizioni del prestito.

Daniela Bastianelli
MF - Mercati Finanziari

(fine)
MF-DJ NEWS
2308:04 dic 2011
 

diomede

Buongiorno
Titolo: EUROPEAN MORNING BRIEFING: 23 dicembre 2011
Ora: 23/12/2011 08:14
Testo:
MILANO (MF-DJ)--Si preannuncia un''apertura in rialzo per i listini
europei, con la moneta unica che si rafforza rispetto a dollaro e yen. I
Bund e i Gilt dovrebbero aprire poco mossi, mentre le quotazioni del
greggio sono contrastate. In rialzo l''oro.

Mercati azionari
I principali listini europei dovrebbero aprire in rialzo, con il
sentiment degli investitori sostenuto dai guadagni registrati in Asia e
negli Usa, anche se la perdurante crisi del debito dell''Eurozona
temperera'' l''entusiasmo necessario ad aprire nuove posizioni. Secondo
Jarko Soikkeli, strategist azionario di Pohjola Bank, il 2011 potrebbe
terminare bene grazie all''operazione di rifinanziamento a 3 anni della
Banca centrale europea di questa settimana. Tuttavia, gli effetti
positivi, che si protrarranno anche a gennaio, potrebbero avere "vita
breve", ha spiegato lo strategist. Secondo Capital Economics, il 2012
sara'' "l''anno della stretta per l''Eurozona", perche'' "o i policy makers
aumenteranno gli sforzi e costruiranno il ''bazooka'' promesso a lungo,
oppure la crisi precipitera'' e l''area euro cessera'' di esistere" come la
conosciamo. Oggi l''attenzione degli operatori sara'' rivolta agli
indicatori macroeconomici statunitensi, con un calendario europeo molto
povero. In particolare, saranno osservati con attenzione l''indice delle
vendite di nuove unita'' abitative di novembre e il dato sugli ordini di
beni durevoli, sempre dello stesso mese.
Valute
L''euro scambia al rialzo, ma in una banda ristretta, contro il dollaro e
lo yen, con gli investitori che esitano a prendere posizioni sulla moneta
unica prima della fine dell''anno, a causa della continua incertezza
sull''outlook dell''Eurozona. "Il problema e'' ancora l''Europa. E potrebbe
rimanerlo fino a quando il debito non sara'' tenuto a bada, e cio'' non puo''
essere realizzato nel giro di una notte", ha commentato Ben Le Brun,
analista di optionsXpress. "Il quantitative easing" mascherato della Banca
centrale europea "e'' un passo preciso nella giusta direzione se, ed e'' un
grande se, le banche (dell''Eurozona) iniziano a sostenere i i titoli di
Stato" dei Paesi dell''area euro, ha concluso Le Brun.
Titoli di Stato
I Bund e i Gilt dovrebbero aprire la sessione poco mossi, con gli
investitori che tengono d''occhio la volatilita'' in una seduta con un basso
volume degli scambi. Gli operatori rimangono cauti a causa delle
aspettative che la crisi del debito dell''Eurozona riprendera'' nel 2012
dallo stesso punto in cui era nel 2011.
Petrolio
Le quotazioni del greggio sono state contrastate durante la notte sui
mercati asiatici, sostenute dai dati macroeconomici statunitensi, spiegano
gli analisti aggiungendo che il volume degli scambi e'' ridotto in attesadelle festivita'' natalizie. Il derivato sul Brent con consegna a febbraio
guadagna lo 0,16% a 108,06 usd/barile mentre quello sul Wti, con stessa
scadenza, guadagna lo 0,29% a 99,82 usd/barile.
Oro
Il metallo prezioso scambia in rialzo rispetto alla precedente chiusura,
anche se la domanda cinese e'' meno rampante e piu'' sensibile al prezzo di
quanto lo fosse cinque mesi fa, ha sottolineato Nicholas Trevethan,
strategist di Anz. Ciononostante, il Paese rimane positivo per il mercato
del metallo giallo, soprattutto sul fronte delle vendite al dettaglio. Il
prezzo spot dell''oro e'' 1.611,30 usd/oncia.
red/est/dav
(fine)
MF-DJ NEWS
2308:13 dic 2011
 

diomede

Buongiorno
Titolo: B.P.Milano: Bonomi studia il risarcimento (MF)
Ora: 23/12/2011 08:16
Testo:
MILANO (MF-DJ)--Il volto, pallido come un cencio, e'' sprofondato tra le
mani. Di quando in quando lo sguardo si solleva e vaga nella sala dove
incontra espressioni rabbiose o smorfie di disgusto. Per Enzo Chiesa
quella di ieri e'' stata una delle giornate piu'' dure della sua carriera.
Il direttore generale della Popolare di Milano si e'' trovato faccia a
faccia con gli obbligazionisti che tre anni fa hanno sottoscritto il bond
convertendo 2009-2013.
Ai risparmiatori, scrive MF, l''investimento e'' costato perdite
sanguinose, tra il 70 e l''80% del capitale iniziale, complice il carattere
atipico del prodotto (studiato con la consulenza di Goldman Sachs e contro
il parere di Mediobanca, che all''epoca aveva suggerito a Bpm un aumento di
capitale). In assemblea si sono presentate 121 obbligazionisti, tra
clienti, soci e investitori istituzionali, che rappresentavano
complessivamente il 56,47% dei titoli in circolazione.Dopo quattro ore di
discussioni, accuse e veri e propri insulti, la proposta di conversione
anticipata e'' stata messa ai voti e ha incassato una maggioranza del
53,7%.Il direttore generale di Bpm ha assistito impotente agli attacchi,
riservandosi una stringata autodifesa. Nel frattempo, proprio all''interno
del consiglio di gestione presieduto da Andrea Bonomi sono in corso
discussioni su come soccorrere gli obbligazionisti e riabilitare il buon
nome della banca. Il patron di Investindustrial avrebbe allo studio una
forma di risarcimento, attuabile attraverso un''emissione ad hoc a tassi
appetibili. Elementi piu'' precisi saranno noti in gennaio, ma e'' chiaro
che una mossa di questo genere sarebbe un''ulteriore prova della
rivoluzione in corso in Piazza Meda. Intanto le associazioni dei
consumatori sono sul piede di guerra: Altroconsumo ha presentato un
esposto in Consob, mentre Federconsumatori ha ventilato una class action
contro Bpm.
red/lab
(fine)
MF-DJ NEWS
2308:16 dic 2011
 

diomede

Buongiorno
Titolo: Unicredit: rafforza consorzio aumento capitale (Messaggero)
Ora: 23/12/2011 08:19
Testo:
ROMA (MF-DJ)--Unicredit amplia la rete di protezione della
ricapitalizzazione da 7,5 miliardi di euro sulla rampa di lancio da meta''
gennaio, coinvolgendo altre 11 grandi banche internazionali, tra le quali
6 italiane.
La squadra dell''operazione, scrive Il Messaggero, si allarga cosi'' a 26
banche, piu'' del doppio di quelle coinvolte nell''operazione di Intesa
Sanpaolo da 5 miliardi realizzata nella tarda primavera con 12 istituti.
Le 6 new entry italiane sono: B.Mps, Banca Aletti (B,Popolare), Akros
(B.P.Milano), Intermonte, Equita e B.Carige, e dovrebbero accollarsi a
testa un rischio inferiore ai 50 milioni.
Ieri sera si sarebbe tenuta una conference call nella quale sarebbe
stata uffucializzata la novita'' del rafforzamento del consorzio di
collocamento e garanzia dell''operazione.
pev
(fine)
MF-DJ NEWS
2308:19 dic 2011
 

diomede

Buongiorno
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