carta straccia che rende pero'
non c'e' un inalzamento ufficiale da parte della BCE..ma e' implicito nell'euroribor..
Il vero e unico motivo che si cela dietro al calo del tasso di disoccupazione - sceso oggi contropronostico al 9.5% dal 9.7% - e' un altro ribasso: quello del tasso di partecipazione della forza lavoro, che secondo l'Ufficio di Statistica del Lavoro americano ha perso altre 652 mila persone nel mese di giugno.
Cio' ha comportato un rapporto tra forza di lavoro e popolazione civile non-istituzionale del 64.7%: si tratta del secondo numero piu' basso in decenni di dati e migliore solo di quello fatto registrare in dicembre 2009, quando la percentuale si trovava al 64,6%.
Il problema e' che si sottovaluta gravemente la disparita' che c'e' tra coloro che sono solo marginalmente collegati al mercato del lavoro e i 14.623 che sono stati formalmente disoccupati nel mese di giugno.
Il numero di americani "scoraggiati" ha continuato a crescere e la forza lavoro si e' contratta di 652.000 unita' ai minimi da febbraio. Se queste persone fossero rimaste all'interno della forza lavoro, il tasso di disoccupazione sarebbe salito al 10.1% e raggiunto la sua punta massima.
Il calo della partecipazione alla forza lavoro e' molto pronunciato. Molto di piu' di quanto si pensi. Se si calcolasse il "ritorno" medio nell'arco degli ultimi 10 anni del tasso di partecipazione della forza lavoro media, pari al 66.2%, allora bisognerebbe aggiungere altre 3.5 milioni di persone disoccupate ai 14.6 milioni del conteggio ufficiale. Si otterrenne un tasso di disoccupazione dell'11.8%, lasciando da parte tutti gli altri fattori come lavorati temporanei, natalita', mortalita', etc.
Qual e' la cifra piu' realistica tra il 9.5% e l'11.8% in un'economia che alla fine si e' resa conto di non aver mai lasciato la seconda grande depressione, sta a voi deciderlo
A causa della crisi finanziaria ed economica nel primo semestre vi è stato un numero record di fallimenti societari in Svizzera: le imprese che hanno dovuto chiudere i battenti sono state 3137, che equivale al 26,2% in più rispetto alla prima metà dell'anno scorso. Lo rileva l'agenzia di informazioni economiche Creditreform in una nota diffusa oggi. In Ticino si è passati da 226 fallimenti societari a 246 (+8,8%). Per quanto riguarda le nuove iscrizioni, a livello svizzero sono aumentate del 9,2% (da 17'172 a 18'757), mentre in Ticino del 7% (1'037 - 1'110).
La cifra nazionale rappresenta già il 60% dei procedimenti aperti nell'intero 2009, rileva l'agenzia di informazioni economiche Creditreform in una nota diffusa oggi. L'incremento è dovuto anche alle nuove disposizioni del Codice delle obbligazioni. Senza tener conto di questo fattore la progressione è del 18,4%.
"Il rafforzamento del franco non finora ha impedito comunque la progressione delle esportazioni elvetiche, secondo Jean-Pierre Danthine, membro della direzione della Banca nazionale svizzera (BNS). Un risultato dovuto non solo alla BNS, ma anche a «politiche fiscali adeguate, e ad una notevole capacità di adattarsi delle imprese», afferma il numero tre della BNS. Per contrastare la forza del franco la Banca nazionale ha acquistato euro negli ultimi mesi.
trainare l'euro al ribasso, spiegano gli analisti di mercato, è stata la decisione dei capi di governo, riunitisi a Toronto per il G20, di posticipare ulteriori tagli ai bilanci dei Paesi di Eurolandia fino a quando non è partita una ripresa economica sostenibile. I Grandi della Terra hanno deciso nello specifico di sostenere la crescita economica mondiale, puntando a dimezzare i deficit entro il 2013, stabilizzare il trend di riduzione dei debiti pubblici entro il 2016 e varare exit-strategy dalle misure di stimolo in base alle esigenze dei singoli Paesi
il tutto da WSI ..
comunque sia è tutta na chiavica...
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