Permasteelisa,
l’opportunità
del fuggi-fuggi.
La Borsa è fatta anche
così: a uno starnuto
qualche volta associa una
polmonite. È quello che è
accaduto a Permasteelisa,
la società veneta attiva nelle
costruzioni iper-tecnologiche,
che nelle ultime tre
sedute ha perso il 20% del
suo valore. Ed è sempre
più vicina ai minimi delle
ultime 52 settimane. Per
un titolo, da molto tempo
osannato dal mercato per
la sua profittabilità e stabilità
di business, è una vera
doccia fredda. E lo starnuto
foriero di tanta debàcle
è da ascrivere al cattivo andamento
del primo trimestre
dell’anno.
L’effetto dollaro ha inciso
sia sulle vendite (-8% su
base annua) sia sui profitti
pre-tasse caduti del 15,4%
anno su anno. Ma soprattutto
la fuga dei grandi investitori
dal titolo è stata,
a detta del mercato, originata
dal crollo degli ordini
che nel primo trimestre
del 2003 si sono fermati a
soli 234 milioni contro i
350 dell’analogo periodo
dell’anno precedente. E se
la redditività del futuro si
costruisce soprattutto sulle
nuove commesse, forse
tanta apprensione è giustificata.
Se non fosse che quelli
che oggi fuggono a gambe
levate da Permasteelisa,
sono gli stessi che fino
all’altro ieri si prodigavano
in consigli d’acquisto sul titolo.
Degli otto broker che
seguono la società, nessuno
aveva messo le mani
avanti raccomandando di
alleggerire le posizioni, in
previsione della congiuntura
avversa soprattutto sui
mercati asiatici dove Permasteelisa
è ben presente
e dell’effetto cambio. E così
chi rischia di restare bruciato
dalla battuta d’arresto
della società di building,
sono soprattutto
quei piccoli investitori che
avevano comprato neimesi
scorsi seguendo a ruota i
grandi fondi. Tutto perduto
quindi?
Non è detto. Forse la
fretta dei grandi investitori
di Borsa di abbandonare
la scialuppa, può divenire
un’opportunità per i piccoli
risparmiatori. Permasteelisa
è sempre stata considerata
oltre che profittevole
anche sottovalutata
dal mercato. Il 2003 potrebbe
rivelarsi un anno
difficile, ma ai prezzi odierni
Permasteelisa è ancor
più a buon mercato. Scambia
in Borsa a un P/e di 8
volte e solo di 3,1 volte il
Mol. Nonostante la frenata
il margine dell’utile operativo
sul fatturato è al
7,8%, la società ha cassa
per 84 milioni di À e garantisce
un ritorno sul capitale
nel 2003 del 23 percento.
Numeri da non buttar
via. La domanda è d’obbligo:
è un raffreddore o una
polmonite?
Da: Plus di sabato