Si E' VISSUTO ABBASTANZA QUANDO SI HA AVUTO IL TEMPO DI CONQUISTARE L'AMORE DELLE (1 Viewer)

Val

Torniamo alla LIRA
azzo, Ranger mi scompiglia tutto.

Ho seguito il consiglio di Caronte - metà dismessa a 0,5265 - + 11%
e l'altra metà il consiglio di Gianni - 0,532 - in attesa. :D
 

PILU

STATE SERENI
ROMA (WSI) - Riceviamo e pubblichiamo la risposta del professore di economia della New York University, Alberto Bisin - intervistato da Wall Street Italia sul tema della crisi europea e del debito pubblico italiano - alle critiche argomentate ricevute dal keynesiano Piergiorgio Gawronski.

"Sfortunatamente lei sta ripetendo vecchi ritornelli insensati. La produttivita' in Italia e' piatta da un decennio. Il paese non cresce realmente da due. Se non e' un problema di offerta questo. Confondere trend e ciclo e' errore comune tra i keynesiani vecchio stampo, ma c'e' modo e modo di cascare nell'errore.

Aumentare la spesa pubblica in modo anti-ciclico oggi non ci e' permesso dai mercati in mancanza di una garanzia tedesca che non c'e'. Avremmo dovuto pensarci quando avevamo zero spread nei confronti della Germania. Spero lei possa citare un suo scritto degli ultimi dieci anni in cui suggerisce di moderare la spesa per poter meglio affrontare recessioni in futuro. Altrimenti, capisce bene che la sua posizione perde anche quel poco di valore retorico che ha.

La sua proposta per uscire dalla crisi e' quella di un "curatore" che si spaccia per medico e dice al paziente con un tumore di bere molta acqua, possibilmente fresca. La sua cura e' infatti indipendente dalla malattia, acqua fresca, appunto. Mi sia permesso notare che questo giornale farebbe bene a intervistare keynesiani che sanno di cosa parlano, ce ne sono tanti in Italia; chesso' il prof. Tommaso Monacelli in Bocconi ad esempio.

La sua alternativa alle riforme per il paese, dott. Gawronski, e': "stampare moneta e aggirare i trattati". Ma almeno stracciamoli questi trattati: guardiamo in faccia Draghi-Merkel (io veramente non c'entro) e stracciamoli, come degli uomini veri. Aggirarli fa "furbetti del quartierino" e poi finiamo per verificare gli stereotipi che seguono gli italiani da sempre".


Una volta negli ultimi 50 anni agire da uomini veri sarebbe troppo ?

giorno a tutti:wall:


Il debito e' cresciuto di quasi 170 miliardi negli ultimi 17 mesi, ossia il 43% dei 400 miliardi che il governo vorrebbe abbattere con la vendita di beni pubblici.

chi pensa che non siamo già fuori dai giochi ?

oggi all'italia anzi agli italioti bisogna dire solo una cosa... facciamo un default ordinato.... e riorganizziamo la macchina Italia...

continuare a correre per portere secchi d'acqua di fronte a un incendio di un grattacielo si perde solo tempo e fatica...

guadagnamo tempo e diamo un segnale alle nuove generazioni.. non finiamo di sotterrarle per sempre...

propongo che per tre anni o max 5 anni gli interessi sui titoli di stato siano pari a 1 %, garantendo il rimborso....

tali somme risparmiate siano utilizzate per riorganizzare la macchina dello stato in maniera moderna punendo in modo esemplare tutti gli sprechi...

riorganizzare la giustizia su modelli copiati dall'estero che funzionano...

riorganizzare la politica su modelli che permettono di governare...

non c'è niente da inventarsi.. c'è solo da copiare quei modelli che hanno dimostrato negli anni di funzionare...

o si cambia oppure saremo degli zombie in un paese di zombie....

e se finora qualcuno ha preso grillo per il kiulo quando parlava di disordini nei prossimi mesi.. dovrà ricredersi amaramente...
 

Ranger

Swing Trader
azzo, Ranger mi scompiglia tutto.

Ho seguito il consiglio di Caronte - metà dismessa a 0,5265 - + 11%
e l'altra metà il consiglio di Gianni - 0,532 - in attesa. :D

se rompe il max di oggi ...non è che si ferma a 0,532 secondo me :-o poi ognuno con la sua testa :D
 

olly®

DIO E'DONNA!!!
Andiamo a fare un bagnetto rigenerante va.....:D
 

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olly®

DIO E'DONNA!!!
DI OSCAR GIANNINO


Si deve gratitudine, a Domenico Dolce e Stefano Gabbana. Non solo per quello che fanno genialmente da tanti anni, nella moda. Si deve loro gratitudine proprio per l’eclatante durezza con cui hanno protestato, quando l’assessore milanese D’Alfonso ha affermato che Milano non doveva dar loro spazio, perché evasori. Le due pagine che Dolce e Gabbana hanno pagato sui giornali per esporre le loro ragioni rappresentato non solo la loro personale protesta, ma un atto d’accusa pubblico contro errori, orrori e scempio che purtroppo caratterizzano sempre più ordinamento e contenzioso tributario italiani.

Sono tanti, i paradossi del caso Dolce e Gabbana. Continua a valere per loro la maxi multa di 400 milioni stabilita a marzo dalla Commissione tributaria di primo grado. Eppure a giugno, in Tribunale – da noi vige il doppio rito, penale e tributario, viva il giustizialismo – il giudice ha dovuto riconoscere che l’accusa di dichiarazione infedele nei loro personali confronti era infondata, li ha assolti perché il fatto non sussiste. Il Tribunale ha inoltre dovuto riconoscere che era infondato che lo Stato chiedesse come imposta il doppio dei redditi conseguiti e dichiarati per la cessione dei marchi,eppure lo Stato lo aveva chiesto. Mentre il Tribunale nulla può sul fatto che le leggi applicate siano retroattive rispetto agli anni d’imposta contestati, perché la retroattività è prassi ordinaria fiscale italiana anche se proibita dal calpestatissimo Statuto del contribuente.

Ecco, tutto questo naturalmente lo hanno ignorato, i giustizialisti che hanno solidarizzato con D’Alfonso. Compreso il sindaco Pisapia, che ci ha messo giorni prima di capire la malaparata e tendere una mano. La lotta contro un fisco che attribuisce a sé poteri illegali in ogni altro ordinamento liberale ha bisogno di proteste esplicite. E di eroi, tanto meglio se noti e conosciuti come Dolce e Gabbana. Non hanno fatto come tanti altri vip, che pagano e tacciono. Hanno dato voce alla libertà. Per questo chi è libero sta con loro, non con l’oppressore.
 

Giannigas

Forumer storico
DI OSCAR GIANNINO


Si deve gratitudine, a Domenico Dolce e Stefano Gabbana. Non solo per quello che fanno genialmente da tanti anni, nella moda. Si deve loro gratitudine proprio per l’eclatante durezza con cui hanno protestato, quando l’assessore milanese D’Alfonso ha affermato che Milano non doveva dar loro spazio, perché evasori. Le due pagine che Dolce e Gabbana hanno pagato sui giornali per esporre le loro ragioni rappresentato non solo la loro personale protesta, ma un atto d’accusa pubblico contro errori, orrori e scempio che purtroppo caratterizzano sempre più ordinamento e contenzioso tributario italiani.

Sono tanti, i paradossi del caso Dolce e Gabbana. Continua a valere per loro la maxi multa di 400 milioni stabilita a marzo dalla Commissione tributaria di primo grado. Eppure a giugno, in Tribunale – da noi vige il doppio rito, penale e tributario, viva il giustizialismo – il giudice ha dovuto riconoscere che l’accusa di dichiarazione infedele nei loro personali confronti era infondata, li ha assolti perché il fatto non sussiste. Il Tribunale ha inoltre dovuto riconoscere che era infondato che lo Stato chiedesse come imposta il doppio dei redditi conseguiti e dichiarati per la cessione dei marchi,eppure lo Stato lo aveva chiesto. Mentre il Tribunale nulla può sul fatto che le leggi applicate siano retroattive rispetto agli anni d’imposta contestati, perché la retroattività è prassi ordinaria fiscale italiana anche se proibita dal calpestatissimo Statuto del contribuente.

Ecco, tutto questo naturalmente lo hanno ignorato, i giustizialisti che hanno solidarizzato con D’Alfonso. Compreso il sindaco Pisapia, che ci ha messo giorni prima di capire la malaparata e tendere una mano. La lotta contro un fisco che attribuisce a sé poteri illegali in ogni altro ordinamento liberale ha bisogno di proteste esplicite. E di eroi, tanto meglio se noti e conosciuti come Dolce e Gabbana. Non hanno fatto come tanti altri vip, che pagano e tacciono. Hanno dato voce alla libertà. Per questo chi è libero sta con loro, non con l’oppressore.
Finalmente 2 veri uomini!!! :-o
Si vabbè... volevo dire... ci siamo capiti :specchio::D
 

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