Kme Group (KME) situazione grafica interessante.... (1 Viewer)

Gennius

Banned
SMI METALLI tp 0,26 euro ;)
1082116787immaginennnnnn.jpg
 

Gennius

Banned
Gim è una holding di partecipazioni che controlla, tramite Smi, un gruppo di società attive nella produzione e commercializzazione di semilavorati di rame e leghe di rame e di una vasta gamma di prodotti speciali ad alta tecnologia. I prodotti trovano applicazione in molteplici settori quali: elettronica, telecomunicazioni, biomedicale, elettromeccanica, energia, trasporti, meccanica e edilizia.

Nel comparto dei metalli non ferrosi è attiva Kme Europa Metal Ag e le sue controllate Europa Metalli, in Italia, Tréfimétaux, in Francia, Sia e la sua controllata Locsa, in Spagna, Kme Europa Metal, in Germania, e YCT Yorkshire Copper Tube Ltd, nel Regno Unito.

Il gruppo si avvale di 18 stabilimenti dislocati in Italia, Spagna, Francia, Germania, Inghilterra e Cina.

La commercializzazione è affidata a società, sempre facenti capo a Kme Europa Metal Ag, che operano nei vari Paesi europei.




Evoluzioni delle quotazioni e accadimenti societari...
vai sul sito http://www.gim.it e seleziona OPERAZIONI STRAORDINARIE sulla destra, trovi tutti i dettagli ufficiali....DA LEGGERE BENE !
sintetizzando a memoria...

abbattimento del valore nominale da 1 a 0,4 e successivo accorpamento a volore nominale 1 con emissione di nuove azioni.
di fatto si avrà 1 nuova azione ogni 2,5 di prima

adc a 1 euro (se ricordo bene) con diritto di una nuova ogni due nuove possedute (anche quì vado a memoria) ed emissione di nuovi warrant da dare insieme alle nuove azioni sottoscritte, per i quali si chiederà successivamente la quotazione

fusione con SMI
abbattimento del valore nominale delle smi (del 50% circa) accorpamento ed emissione di 1 nuova azione ogni due vecchie.
poi ogni due nuove ti daranno una nuova gim.

all'incirca dovrebbe essere così
Riassumendo ancora:

Il CdA di marzo ha decretato la svalutazione dell'azione da 1 euro a 0,4 euro nominali.
Così hanno assorbito le perdite funamboliche degli esercizi passati. Inoltre è previsto che in seguito le azioni vengano accorpate nella misura di due ogni cinque, con il ripristino del valore nominale ad un euro.

E poi verrà richiesto di sottoscrivere un aumento di capitale, con acquisto di una ulteriore azione ogni una posseduta, ed attribuzione di un warrant da esercitare dopo il 2005 per acquistare ulteriori azioni.

cosa positiva sarebbe se ciò volesse dire una svolta decisa nella gestione, con il ritorno in utile a partire da quest'anno come hanno dichiarato i managers. Un problema è l'aumento vertiginoso delle quotazioni del rame che rimette tutto in forse....


ed infine, un articolo recente (dal sito del Sole 24 Ore):

Prima di tutto la contendibilità. L'effetto più rilevante della manovra societaria annunciata dal gruppo Orlando, con la fusione Gim-Smi e l'aumento di capitale della holding capofila, è rappresentato proprio dalla fine del potere di controllo della famiglia fiorentina sul maggior operatore industriale europeo di prodotti intermedi in rame, un polo da 2 miliardi di ricavi, 8mila dipendenti e posizioni leader in Italia, Germania, Francia, Spagna, Gran Bretagna, in grado di assicurarsi ogni anno il 30% delle vendite continentali del settore.
L'operazione, varata dai cda il 19 marzo, sarà sottoposta all'approvazione degli azionisti nelle assemblee straordinarie di martedì 18 maggio e si realizzerà in due mosse. Per far fronte a 588,5 milioni d'indebitamento consolidato (contro un patrimonio netto di gruppo di 186,7), il capitale sociale di Gim sarà aumentato di 131,6 milioni, di cui 87,7 con l'emissione di nuove azioni (sei ogni cinque vecchie possedute, ordinarie o di risparmio), a cui saranno abbinati gratuitamente un numero analogo di warrant per sottoscrivere alla pari (dal 1^ gennaio 2005 al 31 dicembre 2007) azioni ordinarie Gim in ragione di una nuova ogni due vecchie. Contestualmente partirà l'iter della fusione.
Smi sarà incorporata da Gim, che cambierà ragione sociale in Smi e sposterà la sede legale a Roma, dove l'aveva Smi. Il concambio, pari a un titolo ordinario di nuova emissione ogni due Smi e 11 azioni di risparmio Gim ogni 20 Smi, è stato individuato all'interno di un range stabilito dagli advisor Mediobanca e Mcc. Per effetto della fusione, il patto di sindacato che oggi controlla il 48,07% di Gim (che a sua volta ha il 50,1% di Smi nel cui portafoglio si trova il 100% della tedesca Kme e dunque delle attività industriali) scenderà al 28% della nuova Smi con la prospettiva di risalire al 30,1% in caso di esercizio dei warrant.
Oltre alla famiglia Orlando (16,54%), partecipano al patto gli alleati storici del gruppo: Pirelli (9%), Lucchini (7,91%), Pesenti (4,33%), Ras (4,12%), Mediobanca (2,79%), Fenera (2,73%) e Pecci (0,65%). Alla fine gli Orlando si ritroveranno con oltre l'8% del gruppo, il cui capitale sarà di 320 milioni a fronte di un valore borsistico attuale di Gim che è di 65 milioni (-40% da inizio anno) e dei 160 milioni di Smi (-24% da gennaio a oggi). Smi, quotata dal 1897, fu acquistata dagli Orlando nel 1901 e da allora non è mai accaduto che il suo controllo fosse contendibile.
<Il patto nel suo insieme aderirà all'aumento di capitale, e la famiglia conferma l'impegno nel gruppo>, spiega Salvatore Orlando, vice presidente esecutivo e prossimo numero uno di Smi, dopo l'annuncio del ritiro del padre Luigi (che diventerà presidente onorario). La scalabilità della futura Smi cambia comunque in maniera radicale il panorama di riferimento: basti dire che per prendere il controllo del primo gruppo europeo del rame basterà sborsare una cifra inferiore ai 200 milioni. <É una scelta ponderata, che gli attuali azionisti del patto di controllo hanno fatto per risanare definitivamente e rilanciare la società, decidendo di rimanere uniti intorno a un nocciolo duro del 30% circa>, sottolinea Pier Luigi De Angelis, responsabile finanza e controllo e prossimo a.d..
Le prospettive industriali sono l'altro elemento di rilievo che emerge in questa fase. La perdita 2003 di gruppo è di 236 milioni, cifra importante su cui pesano 30 milioni di costi di ristrutturazione e 120 milioni di accantonamenti straordinari per le due sanzioni comunitarie, una di 39,8 milioni ricevuta e l'altra attesa, che pendono come una spada di Damocle sul futuro del gruppo. Firenze si prepara a contestare le decisioni di Bruxelles, sia per la dimensione della multa sia per la scelta tecnica di calcolarla sull'intero valore delle vendite, al lordo della materia prima. Gli accantonamenti, dunque, sono prudenziali. <La perdita industriale dell'anno scorso è di 43 milioni su quasi 2 miliardi di fatturato - sottolinea De Angelis -. Adesso ripartiamo con i conti puliti, nella speranza che l'entità della sanzione europea sia ridotta, e puntiamo al pareggio operativo già nel 2004 per tornare su livelli adeguati di redditività nel 2005>. Si parla di 140-160 milioni di Mol all'anno.
Per centrare l'obiettivo, il piano strategico prevede la semplificazione societaria e gestionale, con l'accentramento di tutte le funzioni direzionali e di controllo a Firenze, la creazione di due amministratori delegati (oltre a De Angelis il tedesco Albert Scherger, attuale presidente del Vorstand di Kme, con competenze sull'attività industriale), il taglio di 700 posti di lavoro e l'attuazione di una politica molto attenta sui costi. Oltre alla cessione dell'1,4% di Pirelli (40-45 milioni l'incasso, la quota sarà ricollocata all'interno del sindacato del gruppo milanese) e alla rifocalizzazione del business che porterà all'uscita della divisione barre dopo quella dei superconduttori.
<É un piano prudenziale, che non tiene conto di cambiamenti della congiuntura economica - commenta Salvatore Orlando -. I primi segnali di ripresa già si avvertono negli Stati Uniti e vogliamo essere preparati quando anche l'Europa ripartirà>. La famiglia Orlando, alla sesta generazione (Luigi, 77 anni, lascia dopo 30 di presidenza e mezzo secolo di vita in azienda), non tradisce dunque le scelte storiche per quanto riguarda l'impegno del gruppo nel rame e le alleanze. Solo che, questa volta, dovrà guardarsi da possibili attacchi in Borsa.
 

Users who are viewing this thread

Alto