La Russia si riprende solo una piccola parte di quei territori russi (non ucraini), abitati dai russi da sempre.
E’ ridicolo sentir parlare di russofoni, di lingua russa o filorussi: sono russi per DNA.
E parlo dei territori che nel 1921 dopo l’annessione della piccola Ucraina (era poco più grande della Lombardia)
nell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche, furono donati da Lenin a quella che divenne la Repubblica Socialista Sovietica d’Ucraina (RSSU) fino alla sua disgregazione e furono donati con il preciso compito di “mantenere la neutralità militare”,
cosa che l’Ucraina ha sempre fatto, anche dopo il 2014
(ed è da lì che è partita questa Operazione Militare Speciale (Oms).
Se la Russia avesse dichiarato guerra non esisterebbero più l’Ucraina e gli ucraini.
Questo Patto è stato mantenuto di fatto e in Costituzione Ucraina fino al 2019,
quando la corruzione è diventata la prima azienda per PIL dell’Ucraina
e, su manipolazione degli Usa e della Ue,
in Costituzione hanno scritto di voler entrare nella Nato e in questa cloaca di Unione Europea.
Oggi quel brutto e cattivo, o se volete, quel mostro di Putin,
che si è ripreso la russa Crimea (donata da Krusciov alla RSSU)
si riprende solo due regioni russe, il Donetsk e il Luhansk, regioni russe e abitate da sempre da russi.
Quindi, non ascoltate i ‘volenterosi’ guerrafondai europei perché,
aldilà di cosa dice quel cretino di
capo di stato maggiore francese,
né loro, né i loro figli sono e saranno mai in trincea con voi.
A questi misantropi globalisti che hanno portato i Paesi europei al fallimento,
a parte quelli che lo sono realmente, piace “fare i froci col culo degli altri”.