Treu: nei precedenti governi qualcuno faceva uso di cocaina
Mercoledì, 26 settembre 2012 - 11:32:00
Emilio Colombo
Dopo lo scandalo sulle 'spese pazze' che ha investito la Regione Lazio, scoppia una nuova grana per i politici. La polizia ha scoperto un giro di spaccio di cocaina che coinvolgeva anche il direttore della Posta del Senato. Non si sa se tra i compratori ci fossero anche onorevoli o dipendenti dell'Aula. Ma Tiziano Treu, ex ministro del primo governo Prodi, svela che "qualche esempio, seppur sporadico, di esponenti di governo, di precedenti esecutivi, consumatori di cocaina c'è. Io ne ho conosciuti".
A seguito degli arresti a Roma si è tornati a parlare dell'uso di droga tra i politici e della necessità di sottoporre gli stessi a test anti-droga: "Io non avrei alcun imbarazzo particolare a sottopormi a test", spiega Treu, "ma non credo sia giusto parlare in particolare dei politici piuttosto che di un'altra categoria. Semmai si individuino eventuali categorie a rischio e si proceda".
E la memoria va ad altri casi eclatanti. Come quello di Emilio Colombo, classe 1920, che fu un esponente di spicco della defunta Democrastia Cristiana. Già Presidente del Consiglio, più volte ministro, nonché Presidente del Parlamento europeo, fu coinvolto nell'inchiesta sul giro di stupefacenti e prostitute chiamata 'operaizone Cleopatra'. Davanti ai magistrati, il politico confessò di fare uso di cocaina, ma solo per fini terapeutici.
Cosimo Mele
A finire nei guai per la 'polvere bianca' ci sarebbe anche Cosimo Mele, ex deputato dell'Udc e ora militante nelle fila dell'Alleanza di Centro. Sembra che il politico abbia trascorso la notte tra venerdì 27 luglio e sabato 28, nel 2007, in una suite dell'Hotel Flora, a Roma, in compagnia di due prostitute. La storia sarebbe venuta fuori perché una delle due ragazze si sentì male e fu ricoverata in ospedale per un malore attribuibile all'uso di cocaina e alcool. A onor del vero bisogna dire che gli inquirenti non hanno ancora accertato se il politico abbia fatto uso di droga. E Mele, nelle numerose interviste rilasciate, ha sempre negato di aver fatto uso di stupefacenti.
Scavando nel passato emergono storie molto più tragiche. Come quella di Antonio Canepa. Nel 1972 fu il più giovane deputato eletto al Parlamento. Astro nascente del Partito socialista, nel 1976 non fu ricandidato dal partito. Nello stesso anno iniziò a fare uso di eroina facendosela procurare dal suo portaborse.
Ricoverato più volte sotto falso nome per cercare di disintossicarsi, Canepa riuscì a tenere nascosta la sua dipendenza e a farsi rieleggere ben due volte come deputato, nel 1979 e nel 1983. A svelare la verità fu una inchiesta che nel 1982 portò all'arresto di alcuni spacciatori che spiegarono di avere come cliente abituale proprio il deputato.
A 43 anni Canepa fu ritrovato cadavere, riverso nella vasca da bagno, con accanto una siringa.
Notizie correlate