Soffocati dai debiti (2 lettori)

Argema

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velavola ha scritto:
:up: Vengono attivate delle leve psicologiche e sociali che neanche ci immaginiamo
e tra parentesi con modelli sociali di irresponsabilità, relativismo egotismo che mettono i brividi.

Leve sociali infatti, oltre a quelle psicologiche che sono visibili in maniera più semplice.
Modelli sociali di irresponsabilità, vero :)
E relativismo egotismo. Verissimo. :):) Porre l'affermazione di se stessi, immediata e incondizionata sopra ogni cosa.
Un buon sunto della nostra società. :up:
 

Ignatius

sfumature di grigio
L'economia attuale non può fare a meno dei consumi, pena il rallentamento del tasso di crescita e in alcuni casi la recessione. E per indurre al consumo si fa di tutto. La persuasione delle grandi imprese per condizionare le scelte dei consumatori attraverso la pubblicità - diffusa molto spesso in maniera subdola («occulta», come si dice non da oggi) dai mezzi di comunicazione di massa - è il più delle volte «maligna» e diffonde modelli di consumo associandoli a valori tipo il prestigio, il successo. Insomma, consumare è necessario al capitale, ma per molte persone diventa un atto vitale, un bisogno primario, una nevrosi per la quale si è disposti a tutto. E il consumare sempre più frequentemente sta conducendo milioni di persone alla rovina.
Due giorni fa, da una ricerca della Cgia di Mestre abbiamo saputo che l'indebitamento delle famiglie italiane sta crescendo a ritmi vertiginosi: +10,85 in media d'anno a settembre del 2006. Ogni famiglia italiana è indebitata per 17.854 euro, contro i poco meno di 16 mila della media 2005. L'analisi geografica ci dice che le città che registrano maggiori livelli di reddito sono anche quelle dove i cittadini sono più indebitati. Questa significa che la ricchezza porta a consumi sempre più elevati. E dove gira il soldo è più facile indebitarsi. Ma con quali conseguenze?

Per capirlo dobbiamo guardare la Gran Bretagna i cui cittadini da soli hanno accumulato un debito (individualmente 31 mila sterline) che è pari a un terzo di quello dell'intera Europa. Secondo un recente studio della Bank of England sono almeno sei milioni gli inglesi in difficoltà finanziarie a causa dei debiti. Anche se oggi non si finisce più in galera per debiti, la situazione è drammatica lo stesso. Nel 2006 quasi 107 mila persone, una per ogni minuto di ogni giorno lavorativo, ha dichiarato fallimento. E le previsioni per quest'anno sono per 150 mila fallimenti.

In Gran Bretagna la montagna del debito personale ha superato i 1.300 miliardi di sterline e nel paese circolano 75 milioni di carte di credito, contro una popolazione inferiore ai 60 milioni. Insomma, ci sono milioni di persone che hanno più di una carta di credito con la quale indebitarsi. Le cifre sono spaventosamente grandi: 7 mila euro di debito e testa, per un totale di 213 miliardi di sterline. E molti inglesi non ce la fanno più a pagare. A migliaia perdono la casa sulla quale era stato acceso un mutuo e nel 2006 ci sono stati 16 mila espropri di immobili per questa causa. Ma, quel che è peggio, aumentano gli indigenti: 6 milioni di inglesi sono - dice la Banca d'Inghilterra - in difficoltà finanziarie e crescono esponenzialmente le persone - migliaia ogni giorno - che chiedono aiuto agli enti di assistenza. Povertà e consumismo vanno a braccetto e la forte riduzione dello stato sociale non ha fatto che peggiorare le cose.


Galapagos
Fonte: www.ilmanifesto.it


Tutto previsto.

Mi viene in mente che il thread sulla rifondazione del PIL dorme. Prima o poi proseguirà/ò/emo.
 

ConteRosso

mod sanguinario
molto interessante il postato da melodia...
ci sono però delle sacche di resistenza a questa società consumistica
chi non fa della macchina nuova il prestigio sociale
chi ha scelto una vita ad impatto zero sull'ambiente (sembra che non c'entra niente invece c'entra)
chi risparmia invece di indebitarsi
insomma i conservatori contrapposti agli affluenti
 

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