Solo politica

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A questo “Stato” che non c’è per gli italiani,
dico innanzitutto che un’azione di forza tale non è stata fatta neanche per i terroristi
e per i capi mafia ed è la tangibile dimostrazione che questo “Stato” è debole con i forti e forte con i deboli.

Dopo quelli umani pensate ai costi economici.

C’è mancato solo l’intervento dell’Esercito.

Trenta operatori delle FF:OO con diversi mezzi e droni,
nonché diversi mezzi dei vigili del fuoco e ambulanze.

Chi paga i costi di questa assurda e inspiegabile operazione?

La banca o la politica?


Debbono rivedere quella legge immonda.

Ci sono palazzinari, sciacalli, pescecani che si fatti e si stanno facendo le budella d’oro
grazie a questa legge di merda che consente ai Bankster, anche se non paghi una sola rata,
di pignorare la casa di una famiglia.


Dovete chiedervi quando accade questo, e accade,
quella famiglia dove cazzo va?

Ve lo chiedete?

Ve ne fottete?

E se avviene a casa vostra?

Riflettete gente, riflettere…
.
 
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Leggete cosa riesce a scrivere questo giornalaio ....ribrezzo.

Molti mestieri, soprattutto quelli fisicamente usuranti,
non permettono di mantenere lo stesso ritmo per decenni.

Muratori, infermieri, operai, insegnanti, dipendenti pubblici:

sono categorie che spesso arrivano a 60 anni già stremate,

con problemi di salute

e una stanchezza accumulata che non può essere ignorata.


MA VA A LAVORARE IN TRAFILA.
 
Mi sembra più che giusto e corretto. L'avrei portata al 30%.
Io pago le addizionali regionali e comunali e se aggiungessi questo reddito al mio
pagherei una tassazione più alta. Basta favoritismi.

La bozza della Manovra finanziaria trapelata durante il fine settimana
presenta anche un aumento delle tasse sugli affitti brevi.

Il Governo ha deciso di aumentare la cedolare secca,
la tassazione sostitutiva che permette di non pagare addizionali regionali e comunali
e soprattutto di non dover aggiungere il reddito derivato dalle case vacanze all’imponibile Irpef.



La cedolare secca passerà per tutti dal 21% al 26%.
 
C'è subito "un piangina" sull'aumento della tassazione forfettaria degli affitti brevi.
Ahahahahahah chissà chi è ........ma forza italia naturalmente.

Pensate a tutti gli affitti brevi della galassia collegata ai vari membri berlusca.
 
Mentre si additano imprenditori e dirigenti d’impresa come simbolo di ingordigia,
si tace su chi, nel settore pubblico, gode di trattamenti regali.

Basti pensare agli alti funzionari dello Stato
– segretari generali, capi di gabinetto, magistrati, dirigenti ministeriali e delle cosiddette autorità “indipendenti” –
sovente di nomina politica, i quali percepiscono stipendi che superano spesso i duecentomila euro l’anno,
con punte oltre i trecentomila, protetti da carriere garantite e da un sistema che li esonera da ogni rischio.


Sono, in sostanza, i sacerdoti laici di quella giustizia sociale che predicano per gli altri:

un’aristocrazia burocratica che si proclama servitrice pubblica
e che vive invece sulle spalle di chi produce.

Il mercato non impoverisce i lavoratori:
lo fa lo Stato, che sottrae ricchezza per alimentare sé stesso.
 
Fanno veramente schifo.
Ma quell'8% che li vota, non si rende conto di come vengono manipolati ?
Ancora fi ed ancora i berlusca in campo.

Una soluzione che non piace agli istituti di credito
- che non va dimenticato, significa anche Marina e Pier Silvio Berlusconi attraverso la partecipazione in Banca Mediolanum -
e quindi una marmellata impazzita che sta facendo rimbalzare le bozze della Legge di Bilancio tra Via XX Settembre,
sede del ministero dell'Economia e delle Finanze, e Palazzo Chigi per cercare di trovare una difficile quadra.

Forza Italia - quotidianamente in contatto con l'Abi - le difende a spada tratta.

Ed il tutto con il vincolo europeo del 3% del deficit-Pil da rispettare
per non perdere la promozione ottenuta da Bruxelles e dalle agenzie di rating.

Dalle banche dovrebbero arrivare circa 4,5 miliardi di euro nel 2026
e undici nel triennio ma ancora non si sanno i particolari.
 
Altro schifo ed altra famiglia.

Ultima settimana di produzione per la Jeep Renegade,
storico modello della casa americana che viene assemblato in Italia sin dal 2014.

Venerdì scorso, l’ultima vettura è uscita dalla linea di montaggio dello stabilimento di Melfi,
segnando la fine di un capitolo importante per l’industria automobilistica nazionale.

"La produzione della Jeep Renegade nello stabilimento Stellantis di Melfi termina
– hanno dichiarato la segretaria regionale Ugl Basilicata, Florence Costanzo,
e il segretario provinciale Ugl Metalmeccanici Potenza, Giuseppe Palumbo
mentre la produzione del crossover affine Fiat 500X è già cessata lo scorso anno".


Dieci anni fa, ricorda il segretario Fim Cisl Basilicata, Gerardo Evangelista,
con l’arrivo della Jeep Renegade e della Fiat 500X nello stabilimento lucano di Fiat Chrysler,
"si aprì una nuova stagione per l’industria dell’auto in Basilicata e in Italia.
Nel luglio 2015 furono assunti 1.848 giovani a tempo indeterminato,
portando il numero complessivo dei dipendenti a circa 7.240 unità.
Fu un risultato straordinario, che rafforzò la base occupazionale e contribuì in modo significativo alla crescita del PIL,
dell’export e allo sviluppo del Mezzogiorno" prosegue Evangelista.


Quest’area, già penalizzata dalle politiche europee, vede diverse aziende dell’indotto costrette a ridurre il personale.


Secondo un report della Fim-Cisl, nel 2023 la produzione nello stabilimento di Melfi si è dimezzata,
raggiungendo tra gennaio e settembre solo 26.850 unità.

Rispetto al periodo pre-Covid, si registra una perdita dell’87% dei volumi produttivi.

Tale calo ha avuto un impatto diretto sull’occupazione:
dal 2021, circa 2.370 lavoratori sono usciti su base volontaria con incentivi, riducendo gli occupati a 4.670 unità.
 

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