Val
Torniamo alla LIRA
Nel 1992, l’Italia si trovava in una delle più gravi crisi finanziarie del dopoguerra.
Il debito pubblico aveva superato il 105% del PIL,
mentre il disavanzo statale sfiorava il 10% del PIL.
La lira era sotto pressione nei mercati valutari,
e la Banca d’Italia difendeva il cambio all’interno dello SME
(Sistema Monetario Europeo) bruciando miliardi di riserve valutarie.
La misura fu inserita nel Decreto-legge n. 333 dell’11 luglio 1992, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 162 del 11 luglio 1992,
e successivamente convertito nella Legge 8 agosto 1992 n. 359.
Estratto dalla Gazzetta Ufficiale
“È istituito un prelievo straordinario del sei per mille sull’ammontare dei depositi bancari, postali e dei conti correnti esistenti alla data del 9 luglio 1992. Il prelievo è effettuato a titolo di imposta di solidarietà per il risanamento del bilancio dello Stato”.
Modalità operative
- Aliquota: 6 ‰ (0,6 %) sul saldo esistente al 9 luglio 1992
- Ambito di applicazione: Conti correnti bancari e postali, depositi a risparmio, libretti nominativi e al portatore
- Soggetti interessati: Tutti i titolari, persone fisiche e giuridiche, senza soglie minime
- Data di prelievo: Applicato retroattivamente (saldo già presente il 9 luglio)
- Finalità dichiarata: “Contributo straordinario di solidarietà” per sostenere il risanamento del bilancio e la difesa della lira
senza possibilità di preavviso per i correntisti.