Gran bel intervento del Senatore Compagna. Pacato e molto realista.
chi qs ladro e gran fijo de ...
Prestito di senatori per salvarsi
L'alfaniano Compagna di nuovo nel gruppo delle autonomie
di Emilio Gioventù
Aveva tutto il sapore di un caso politico, allettante non fosse altro perché capitato poco dopo la nascita del Nuovo centrodestra di Angelino Alfano. Venerdì scorso il nome del senatore Luigi Compagna è tornato a campeggiare nell'elenco dei dieci componenti del gruppo Grandi Autonomie e Libertà. Un particolare che ha spinto subito qualcuno a immaginare che forse Compagna, avendo constatato in pochi giorni di permanenza che restare nel Ncd non fosse conveniente, ha scelto il classico ritorno all'ovile.
Ma non ci sarebbe nulla di tutto questo dietro quello che in fondo è il più classico gioco delle parti tra gli equilibrismi politici. Ovvero il prestito di senatori tra «amici» e alleati per tenere in piedi gruppi che altrimenti rischierebbero l'estinzione.
Ed era, ed è ancora, il caso di Gal, Grandi autonomie e libertà di cui Compagna appunto faceva parte. Ebbene, Gal nacque per uno scopo molto semplice: limitare eventuali blitz del centrosinistra nel gruppo misto del Senato. E per questo Pdl, Lega e company «prestarono» i senatori in numeri sufficienti per fondare il gruppo.
Il terremoto alfaniano inevitabilmente ha poi avuto ricadute anche sugli equilibri del gruppi parlamentari. Da Gal sono andati via lo stesso Compagna in compagnia di Paolo Naccarato e Laura Bianconi che addirittura va a ricoprire la carica di presidente pro tempore del Ncd. Con tre in meno, Gal rischia di scomparire dall'emiciclo del Senato per dissolversi nel più anonimo e generale gruppo misto. Di qui l'arrivo dalla rinata Forza Italia di tre «sostituti»: Vincenzo D'Anna, Pietro Langella e Giuseppe Ruvolo. Gal, dunque, resiste e lotta ancora per il centro destra con una formazione di nuovo al completo: Mario Ferrara (presidente), Antonio Scavone (vicepresidente vicario), Giovanni Mauro (segretario), Giuseppe Compagnone (tesoriere) e i membri Lucio Barani, Giulio Tremonti, i già citati D'Anna, Langella e Ruvolo, e il ritrovato Compagna.
Proprio il ritorno di Compagna è l'aspetto che più merita di essere approfondito. Con lo stesso Compagna. «Ma no, non c'è alcun caso politico», spiega il senatore, ridendo. «A parte che il trasferimento non si è ancora perfezionato e ciò avverrà solo nei prossimi giorni a patto che si verifichino certe condizioni e soltanto per salvare Gal».
Ma quali sono queste condizioni? Rivela Compagna che si è in attesa che si faccia un accordo tra i partiti del centrodestra e nel caso di risposta positiva, allora e soltanto allora Forza Italia dovrebbe dare a Gal due senatori, la Lega uno e il Nuovo centrodestra uno. Che potrebbe essere proprio Compagna, «ma soltanto perché nessun altro ci vuole andare». Di politico, sottolinea Compagna, c'è soltanto da vedere «se Forza Italia deciderà di andare all'opposizione». © Riproduzione riservata
gente di qs tipo sai dove la farei andare io vero ? deve incominciare a finire qs sistema con le buone o domani con le cattive.. fattene una ragione... ci deve essere gente onesta a sedersi in parlamento non qs gran fiji de ...
silvio è solo un condannato e lo metterei a testa in giù per aver creato qs sistema intrecciato di malaffare e politica... solo per scopi personali suoi e dei suoi lacchè.. come kazzo fate a non vedere la realtà e come kazzo fate a sperare che siano loro a poter salvare voi dopo che hanno mandato in rovina il ns amato paese... ? come kazzo fate
usare i soldi ns per i loro sporchi affari e tornaconti.. e svegliatevi cribbio