comunque...da FM del 2 dicembre
Però ricorda, questo non è il metodo giusto per la borsa, attento
Sul piano Ginori
ancora buio fitto
Consob in campo
Ancora nessuna
notizia sull’accordo
con le banche
I titoli resteranno
sospesi in Borsa fino
a quando Bormioli
e Rinaldini non
forniranno tutti
i chiarimenti
sull’operazione
di salvataggio
Rischiano l’azione
di responsabilità
due giorni dalla sospensione dei titoli in Borsa, il proprietario
CarloRinaldini e il cavaliere bianco Rocco Bormioli non
hanno ancora spiegato agli investitori se ecome è stata rinnovata
l’intesa sottoscritta a settembre e scaduta il 30 novembre
per il salvataggio del gruppo. Inoltre, dopo aver pagato
parte del debito bancario dell’azienda di SestoFiorentino,
i due imprenditori non hannochiarito se hanno raggiunto
o meno l’intesa con le banche creditrici sulla ristrutturazione
del debito. Incaso negativo, potrebbero scattare i presupposti
per un’azione di responsabilità contro gli amministratori.
Giorno dopo giorno, infatti, l’azienda di Sesto perde
denaro e tempo prezioso da dedicare al risanamento. A
questo punto il collegio sindacale o i soci di minoranza potrebbero
prendere l’iniziativa, anche in considerazione del
fatto che da mesi il gruppo controllato da Rinaldini è sotto
stretta osservazione da parte della Consob che sta anche
effettuando attente verifiche sulle compravendite in Borsa
effettuate prima della
sospensione dei titoli.
Sospensione che
si protrarrà perlomeno
sino a quando le
due società non spiegherannodettagliatamenteal
mercato che
cosa sta accadendo.
Secondoquanto risultaaF&
M, la notaverrà
diffusa il 4 dicembre
in giornata e dunque
all’avvio delle
contrattazioni lunedì
mattina i titoli resteranno
sospesi. Intanto,
Bormioli e Rinaldini
cercheranno di
chiudere il cerchio
nel corso del week
end per dare corpo al
piano approvato dal
cda il 28 novembre. Piano che, sulla carta, dovrebbe consentire
alla società di revisione di certificare i bilanci permettendo
così la ricapitalizzazione da 30 milioni di Pagnossin
e il salvataggio a cascata diGinori.Ma le incognite sono
ancoramolte, a partire dall’effettiva disponibilità dei capitali,
legata appunto all’accordo con le banche sulla ristrutturazione
del debito, per arrivare al semaforo verde della Consob
sull’esenzione dall’obbligo d’Opa. Ma a pesare non saranno
solo gli aspetti finanziari del piano di salvataggio.
Sul piatto peserà in modo determinante la salvaguardia del
polo produttivo e dei posti di lavoro e nei mesi scorsi le più
alte cariche dello Stato (presidenza della Repubblica e presidenza
della Camera) si erano interessate della vicenda
molto da vicino. Senza considerare il fatto che le banche
creditrici diPagnossin, capitanate daAntonveneta, potrebbero
rifarsi sul pacchetto di maggioranza di Ginori. Quota,
in parte, giàmessa sotto sequestro cautelare con sentenza
del Tribunale di Amsterdam. F.C.