... ecco la notizia che ha causato il crollo ....
ARANCE: IL KILLER FA SEMPRE PIU' PAURA
- Articolo del 26/07/2004
All'inizio il terrore si è dipinto sul volto di migliaia di agricoltori tailandesi e sudafricani. Quando il batterio killer si è manifestato nelle loro piantagioni era oramai troppo tardi per fare qualcosa. La sintesi clorofilliana, il cuore pulsante della pianta, era irrimediabilmente danneggiato: e i contadini se ne accorgevano perchè l'arancio cominciava a prendere una colorazione giallognola. Poi le foglie hanno cominciato a cadere e le arance si sono rivelate dei piccoli aborti deformi, praticamente inservibili. La causa di tutto ciò era il batterio killer, noto come "citrus greening"; non ha cure e l'unico modo per risolvere la situazione è distruggere gli aranci e ripiantarli. Una impresa titanica, questa, che per di più necessita di tre anni (il tempo di maturazione della pianta) per dare un nuovo raccolto.
Ma il peggio doveva ancora arrivare. Nel suo viaggio lungo il mondo il batterio è alla fine arrivato in Brasile, il principale produttore al mondo di arance. Per ora le zone attaccate sono appena una decina in Brasile, ma si pensa che la malattia, che ha un periodo di incubazione di 2 anni, abbia ormai colpito tutto il Brasile e che sia solo una questione di tempo prima che cominci a manifestarsi. Non si sa ancora nemmeno di quale tipo di ceppo si tratti, se sia quello asiatico, molto distruttivo, oppure una nuova variante. Per i coltivatori di arance brasiliani piove sul bagnato. Infatti sono ancora alle prese con un virus, detto il "virus della morte improvvisa" che ha massacrato 2 milioni e mezzo di aranci negli ultimi 3 anni. La lotta al nuovo killer si prevede per altro molto onerosa. Non tutti potranno permettersi di eradicare gli alberi malati e ripiantarne di nuovi (quasi mezzo milione di persone campano con i proventi dell'industria delle arance in Brasile): i costi in questa industria stanno lievitando ed i piccoli produttori saranno probabilmente spazzati via dal batterio killer se si manifesterà come gli esperti si attendono. Anche perchè per ora i prezzi a livello internazionale non danno una mano. Si viaggia intorno ai 70 centesimi (un prezzo molto basso) perchè la produzione per quest'anno è assicurata ed è, ironia della sorte, ai massimi storici.
Ma se il corso degli eventi seguirà la strada più naturale, il cambiamento per l'industria delle arance sarà epocale e i prezzi non potranno non risentirne schizzando all'insù. Nei mesi scorsi c'era addirittura chi pensava, ed io ero tra questi, che il future sul succo d'arancio potesse prima o poi vedere la fine dei suoi giorni per la mancanza di interesse dell'industria a coprirsi utilizzando questo strumento. Ora le prospettive sono completamente cambiate. Prepariamoci, nei prossimi anni, ai fuochi d'artificio nel mercato del succo d'arancia, il mitico FCOJ (frozen concentrated orange juice).
Andrea Luchi