BAGDAD, 26 apr - La tv araba al Arabiya ha mostrato un video dei tre ostaggi italiani minacciati di morte dai sequestratori se «il popolo italiano non condannerà la presenza militare italiana in Iraq». I sequestratori chiedono, per non uccidere gli ostaggi, una protesta del popolo italiano contro la presenza straniera in Iraq. Il video è stato trasmesso con questo commento: «Un gruppo che dice di chiamarsi la Brigata Verde ha fatto sapere che li rilascerà se in Italia saranno organizzate manifestazioni di protesta contro la politica del governo in Iraq. Il gruppo ha dato 5 giorni agli italiani per tenere le proteste, altrimenti uccideranno gli ostaggi». Agliana, Stefio e Cupertino, apparsi con il viso coperto da folte barbe e con il classico vestito arabo bianco, stavano mangiando. Si sente anche la voce di Salvatore Stefio, ma si colgono solo alcune parole: «...ad ogni richiesta per migliorare la nostra permanenza qui con loro».
«Li abbiamo presi perché facevano spionaggio»: ha detto l' annunciatrice di Al Arabiya leggendo un comunicato e nella striscia che scorre alla base del video. Ecco il testo con cui le "Brigate Verdi" hanno accompagnato il video.
«Vi confermiamo di voler mostrare buona fede e liberare (gli ostaggi) se sarete solidali con noi e la nostra causa e respingerete pubblicamente la politica del vostro Primo ministro, organizzando una grande protesta nella vostra capitale per manifestare contro la guerra. Vi diamo cinque giorni, scaduti i quali li uccideremo senza esitazione e senza alcun altro avvertimento».
Ieri si era diffusa la notizia, poi smentita, che i cellulari di Cupertino, Agliana e Stefio avevano ripreso a suonare. «Dopo tredici giorni dal sequestro, che i telefonini siano stati tenuti in carica è una cosa da fantascienza. Non penso che quelli che hanno rapito i nostri ragazzi siano tanto sprovveduti e quindi sanno che a tenere i cellulari possono essere rintracciati. Penso perciò che siano stati distrutti. La sorella di Maurizio Agliana ha poi aggiunto: «Anche i familiari degli altri ostaggi sono, come me, dispiaciuti per il fatto che in una situazione di questo genere, si diffondano notizie impossibili». (News2000)
