Fleursdumal
फूल की बुराई
ottimo ed abbondante,ty cè
interessante opinione di gzibordi su cobraf
E' una situazione in cui tutto è intrecciato con tutto a livello globale.
Le banche centrali e in particolare la giapponese hanno espanso la massa monetaria, la liquidità nel sistema finanziario insomma, per tre anni e da qualche mese finalmente la stanno RIDUCENDO. Lo vedi dai tassi di interesse e lo vedi dalle operazioni di mercato che effettuano le banche centrali nel mercato monetario.
In Europa come si legge stamattina la M3 (massa monetaria) cresce al +8.6% e i tassi sono al 2.5% per cui il mercato ora pensa che la BCE sia costretta a portare i tassi al 3% e i Bund stanno franando, in USA i tassi sono risaliti al 5% e soprattutto il Giappone ha tolto circa 140 miliardi di liquidità dal sistema bancario negli ultimi due mesi e la M3 giapponese sta DIMINUENDO
Una volta che riduci la liquidità poi tutto scende, materie prime, borse, borse emergenti, junk bond e corporate bonds.
Se le borse cominciano a franare in modo serio come hanno cominciato a fare in maggio le banche centrali smettono di ridurre la liquidità perchè prima che all'economia guardano ai mercati finanziari ora anche se non lo ammettono. E infatti venerdì il Giappone ha fatto operazioni di aumento della liquidità.
Ma sono ora in difficoltà perchè dopo tre anni di crescita al 4 o 5% dell'economia mondiale, dei mercati e degli immobili l'inflazione, specie in america ed asia, sta aumentando come segnalano l'oro e l'argento.
Per la FED il problema è doppio perchè se segnala che non alza i tassi il dollaro può franare. Inoltre buona parte del boom economico in USA era legato al boom immobiliare e ad un aumento dell'indebitamento delle famiglie per cui l'america oggi più è vulnerabile ai tassi di cinque o dieci anni fa.
E allora ?
caso A) Se la FED alza i tassi ancora al 5.5% ad esempio, la BCE al 3.5% e la Bank of Japan riduce l'eccesso di liquidità rischi una recessione nel 2007, un crac dei mercati finanziari, specie emergenti (che l'anno scorso hanno ricevuto circa 500 miliardi di dollari di capitali dall'estero)
caso B) Se la FED smette di alzare i tassi e la Bank of Japan mantiene l'eccesso di liquidità rischi un -20% del dollaro (che peraltro Goldman Sachs vede possibile), inflazione, cedimento dei bonds e bund e il petrolio, oro, argento e altre materie prime che esplodono. In questo caso le azioni possono anche salire ancora ma alla fine poi soffriranno
Ovviamente non è che veda questo cose solo io, lo sanno e lo scrivono in tanti e in particolare le autorità monetarie e politiche per cui cercheranno aggiustamenti in entrambe le direzioni
Nel caso migliore avremo da adesso in poi violente oscillazioni su azioni, cambi, oro e bonds e alla fine le borse più o meno su questi livelli a fine 2006.
Nel caso peggiore le autorità perdono il controllo e hai un -20% secco delle borse tra agosto ed ottobre con momenti di panico
interessante opinione di gzibordi su cobraf
E' una situazione in cui tutto è intrecciato con tutto a livello globale.
Le banche centrali e in particolare la giapponese hanno espanso la massa monetaria, la liquidità nel sistema finanziario insomma, per tre anni e da qualche mese finalmente la stanno RIDUCENDO. Lo vedi dai tassi di interesse e lo vedi dalle operazioni di mercato che effettuano le banche centrali nel mercato monetario.
In Europa come si legge stamattina la M3 (massa monetaria) cresce al +8.6% e i tassi sono al 2.5% per cui il mercato ora pensa che la BCE sia costretta a portare i tassi al 3% e i Bund stanno franando, in USA i tassi sono risaliti al 5% e soprattutto il Giappone ha tolto circa 140 miliardi di liquidità dal sistema bancario negli ultimi due mesi e la M3 giapponese sta DIMINUENDO
Una volta che riduci la liquidità poi tutto scende, materie prime, borse, borse emergenti, junk bond e corporate bonds.
Se le borse cominciano a franare in modo serio come hanno cominciato a fare in maggio le banche centrali smettono di ridurre la liquidità perchè prima che all'economia guardano ai mercati finanziari ora anche se non lo ammettono. E infatti venerdì il Giappone ha fatto operazioni di aumento della liquidità.
Ma sono ora in difficoltà perchè dopo tre anni di crescita al 4 o 5% dell'economia mondiale, dei mercati e degli immobili l'inflazione, specie in america ed asia, sta aumentando come segnalano l'oro e l'argento.
Per la FED il problema è doppio perchè se segnala che non alza i tassi il dollaro può franare. Inoltre buona parte del boom economico in USA era legato al boom immobiliare e ad un aumento dell'indebitamento delle famiglie per cui l'america oggi più è vulnerabile ai tassi di cinque o dieci anni fa.
E allora ?
caso A) Se la FED alza i tassi ancora al 5.5% ad esempio, la BCE al 3.5% e la Bank of Japan riduce l'eccesso di liquidità rischi una recessione nel 2007, un crac dei mercati finanziari, specie emergenti (che l'anno scorso hanno ricevuto circa 500 miliardi di dollari di capitali dall'estero)
caso B) Se la FED smette di alzare i tassi e la Bank of Japan mantiene l'eccesso di liquidità rischi un -20% del dollaro (che peraltro Goldman Sachs vede possibile), inflazione, cedimento dei bonds e bund e il petrolio, oro, argento e altre materie prime che esplodono. In questo caso le azioni possono anche salire ancora ma alla fine poi soffriranno
Ovviamente non è che veda questo cose solo io, lo sanno e lo scrivono in tanti e in particolare le autorità monetarie e politiche per cui cercheranno aggiustamenti in entrambe le direzioni
Nel caso migliore avremo da adesso in poi violente oscillazioni su azioni, cambi, oro e bonds e alla fine le borse più o meno su questi livelli a fine 2006.
Nel caso peggiore le autorità perdono il controllo e hai un -20% secco delle borse tra agosto ed ottobre con momenti di panico

