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COMMODITIES: bufera sui metalli, alzati di nuovo i margini a garanzia sull'Lme
MILANO (MF-DJ)--L'inversione del trend rialzista sui metalli preziosi e no,
anticipata la scorsa settimana da Milano Finanza grazie ad un report di Win
Consulting, si e' subito verificata ad inizio ottava, con un vero terremoto sul
mercato delle materie prime. Lunedi' 15 maggio, dopo l'ennesima apertura
sostenuta, i grandi fondi hanno incominciato a prendere beneficio, facendo
cedere all'oro un 4,2%, un 7,7% al rame e un 6,6% allo zinco. Se l'andamento
dell'oro, che dopo un'elevata volatilita', si conferma sotto i 700 dollari
l'oncia a fine settimana, e' legato in buona parte alla correlazione con
quello del dollaro, rafforzatosi dopo il dato sull'inflazione negli Usa ad
aprile, ben altro discorso e' da fare per i metalli non ferrosi. Dopo un
primo rialzo dei margini a garanzia, i depositi necessari per operare sui
future, entrato in funzione lo scorso 5 maggio, il London Metal Exchange ha
deciso un altro aumento, operativo dal 17 maggio, per i metalli piu' esposti
alla speculazione. Adesso ci vogliono 25.000 dollari per acquistare un lotto di
25 tonnellate di rame, il 5 maggio erano 14.575 e ancora prima solo 6700.
Sempre secondo Win Consulting, il rame continua a restare sull'ottovolante con
una volatilita' eccessiva che depone a favore del proseguimento dello storno,
anche perche' la speculazione piu' spinta sta calando e il rischio di gestione
delle posizioni aumenta in modo esponenziale. E a proposito dell'Lme,
nell'occhio del ciclone da mesi, e' di questi giorni la notizia che il listino
londinese, nato 130 anni fa come organizzazione no profit e unico mercato delle
materie prime ancora di proprieta' dei soci, sta rivoluzionando le sue
strategie,%, un 7,7% al rame e un 6,6% allo zinco. Se l'andamento dell'oro, che
dopo un'elevata volatilita', si conferma sotto i 700 dollari l'oncia a fine
settimana, e' legato in buona parte alla correlazione con quello del dollaro,
rafforzatosi dopo il dato sull'inflazione negli Usa ad aprile, ben altro
discorso e' da fare per i metalli non ferrosi. Dopo un primo rialzo dei
margini a garanzia, i depositi necessari per operare sui future, entrato in
funzione lo scorso 5 maggio, il London Metal Exchange ha deciso un altro
aumento, operativo dal 17 maggio, per i metalli piu' esposti alla speculazione.
Adesso ci vogliono 25.000 dollari per acquistare un lotto di 25 tonnellate di
rame, il 5 maggio erano 14.575 e ancora prima solo 6700. Sempre secondo Win
Consulting, il rame continua a restare sull'ottovolante con una volatilita'
eccessiva che depone a favore del proseguimento dello storno, anche perche' la
speculazione piu' spinta sta calando e il rischio di gestione delle posizioni
aumenta in modo esponenziale. E a proposito dell'Lme, nell'occhio del ciclone
da mesi, e' di questi giorni la notizia che il listino londinese, nato 130 anni
fa come organizzazione no profit e unico mercato delle materie prime ancora di
proprieta' dei soci, sta rivoluzionando le sue strategie, puntando ad una
vendita o ad una Ipo. Poca storia, invece, per le quotazioni del petrolio,
scese sotto l'importante soglia psicologica dei 70 dollari al barile dopo la
pubblicazione del dato sulle scorte settimanali di benzine, salite di 1,3
milioni di barili, e che hanno rassicurato il mercato all'inizio della driving
season. Florence Venturi (END) Dow Jones Newswires May 22, 2006 02:01 ET
(06:01 GMT) Copyright (c) 2006 MF-Dow Jones News Srl.
Australian Dollar Declines on Concern Commodity Rally Has Ended
May 22 (Bloomberg) -- The Australian dollar fell to a three- week low as prices of commodities the nation exports slumped.
Overseas shipments of raw materials account for 60 percent of all Australia's exports and more than 10 percent of the economy. Surging prices helped the currency advance 2.5 percent this year. The Reuters/Jefferies CRB Index of 19 commodities last week slid 5.4 percent, the biggest five-day drop since December 1980. Gold, copper and nickel led the decline.
``Commodities have been too high, so the Australian dollar will suffer a fallout as prices drop,'' Jonathan Barratt, head of foreign exchange and metals at Tricom Futures Pty., said in Sydney. Losses will be limited to 72.50 cents in the next month, he said.
The Australian currency traded at 74.95 U.S. cents as of 4:30 p.m. in Sydney, the lowest since April 27 and from 75.83 cents late in New York on May 19.
The CRB index reached a record on May 11, having gained 10 percent in 2006. Australia is the world's second-biggest producer of gold, which slid 7.6 percent last week, while copper plunged 10 percent, the most since 1994.
Gold for immediate delivery in Asia fell as much as 0.6 percent to $653.40 an ounce.
Fifty-five percent of the 49 traders, strategists and investors surveyed May 19 from Sydney to New York advised selling the Australian dollar against its U.S. counterpart.
`Deeper Pullback'
The Australian dollar will probably extend its decline to 75 cents this week because investors will keep selling riskier assets amid speculation U.S. interest rates will rise further and slow global economic growth, said John Kyriakopoulos, a currency strategist at National Australia Bank Ltd. in Sydney.
Speculation the Fed will boost its key lending rate between banks a 17th straight time at its June 29-30 meeting increased after a report last week showed inflation accelerated.
The Reserve Bank of Australia's overnight lending rate is 5.75 percent compared with the Fed's benchmark of 5 percent.
Australia's currency is sensitive to global growth expectations due to the economy's dependence on sales of raw materials. The European Central Bank and Bank of Japan are also slated to raise interest rates later this year.
In addition to commodities, speculation over a slowing global economy have weighted on stock markets and raised concerns about global credit quality.
The Morgan Stanley Capital International Asia-Pacific Index fell 0.8 percent today following its biggest weekly drop in two years. The average cost of insuring the debt of European companies with the lowest investment-grade rankings last week gained the most since May 2005, according to the ITraxx Crossover Series 5 Index.
``Rising risk aversion will continue to be negative for the Australian dollar,'' said Danica Hampton, a currency strategist at Bank of New Zealand Ltd. in Wellington. ``The risk of a deeper pullback remains on the cards.''
Australian 10-year government bonds trade at a yield premium of 68 basis points more than like-dated U.S. Treasury notes, reflecting the increased risk investors attach to holding the securities. The gap has averaged 87 basis points in the past 12 months. A basis point is 0.01 percentage point.
The yield on the 10-year Australian bond fell 3 basis points to 5.71 percent. The price of the 6 percent bond maturing in February 2017 gained to 102.30. Bond yields move inversely to price.
To contact the reporter on this story:
Chris Young in Sydney at cyoung12@bloomberg.net.
Last Updated: May 22, 2006 02:31 EDT
COMMODITIES: bufera sui metalli, alzati di nuovo i margini a garanzia sull'Lme
MILANO (MF-DJ)--L'inversione del trend rialzista sui metalli preziosi e no,
anticipata la scorsa settimana da Milano Finanza grazie ad un report di Win
Consulting, si e' subito verificata ad inizio ottava, con un vero terremoto sul
mercato delle materie prime. Lunedi' 15 maggio, dopo l'ennesima apertura
sostenuta, i grandi fondi hanno incominciato a prendere beneficio, facendo
cedere all'oro un 4,2%, un 7,7% al rame e un 6,6% allo zinco. Se l'andamento
dell'oro, che dopo un'elevata volatilita', si conferma sotto i 700 dollari
l'oncia a fine settimana, e' legato in buona parte alla correlazione con
quello del dollaro, rafforzatosi dopo il dato sull'inflazione negli Usa ad
aprile, ben altro discorso e' da fare per i metalli non ferrosi. Dopo un
primo rialzo dei margini a garanzia, i depositi necessari per operare sui
future, entrato in funzione lo scorso 5 maggio, il London Metal Exchange ha
deciso un altro aumento, operativo dal 17 maggio, per i metalli piu' esposti
alla speculazione. Adesso ci vogliono 25.000 dollari per acquistare un lotto di
25 tonnellate di rame, il 5 maggio erano 14.575 e ancora prima solo 6700.
Sempre secondo Win Consulting, il rame continua a restare sull'ottovolante con
una volatilita' eccessiva che depone a favore del proseguimento dello storno,
anche perche' la speculazione piu' spinta sta calando e il rischio di gestione
delle posizioni aumenta in modo esponenziale. E a proposito dell'Lme,
nell'occhio del ciclone da mesi, e' di questi giorni la notizia che il listino
londinese, nato 130 anni fa come organizzazione no profit e unico mercato delle
materie prime ancora di proprieta' dei soci, sta rivoluzionando le sue
strategie,%, un 7,7% al rame e un 6,6% allo zinco. Se l'andamento dell'oro, che
dopo un'elevata volatilita', si conferma sotto i 700 dollari l'oncia a fine
settimana, e' legato in buona parte alla correlazione con quello del dollaro,
rafforzatosi dopo il dato sull'inflazione negli Usa ad aprile, ben altro
discorso e' da fare per i metalli non ferrosi. Dopo un primo rialzo dei
margini a garanzia, i depositi necessari per operare sui future, entrato in
funzione lo scorso 5 maggio, il London Metal Exchange ha deciso un altro
aumento, operativo dal 17 maggio, per i metalli piu' esposti alla speculazione.
Adesso ci vogliono 25.000 dollari per acquistare un lotto di 25 tonnellate di
rame, il 5 maggio erano 14.575 e ancora prima solo 6700. Sempre secondo Win
Consulting, il rame continua a restare sull'ottovolante con una volatilita'
eccessiva che depone a favore del proseguimento dello storno, anche perche' la
speculazione piu' spinta sta calando e il rischio di gestione delle posizioni
aumenta in modo esponenziale. E a proposito dell'Lme, nell'occhio del ciclone
da mesi, e' di questi giorni la notizia che il listino londinese, nato 130 anni
fa come organizzazione no profit e unico mercato delle materie prime ancora di
proprieta' dei soci, sta rivoluzionando le sue strategie, puntando ad una
vendita o ad una Ipo. Poca storia, invece, per le quotazioni del petrolio,
scese sotto l'importante soglia psicologica dei 70 dollari al barile dopo la
pubblicazione del dato sulle scorte settimanali di benzine, salite di 1,3
milioni di barili, e che hanno rassicurato il mercato all'inizio della driving
season. Florence Venturi (END) Dow Jones Newswires May 22, 2006 02:01 ET
(06:01 GMT) Copyright (c) 2006 MF-Dow Jones News Srl.
Australian Dollar Declines on Concern Commodity Rally Has Ended
May 22 (Bloomberg) -- The Australian dollar fell to a three- week low as prices of commodities the nation exports slumped.
Overseas shipments of raw materials account for 60 percent of all Australia's exports and more than 10 percent of the economy. Surging prices helped the currency advance 2.5 percent this year. The Reuters/Jefferies CRB Index of 19 commodities last week slid 5.4 percent, the biggest five-day drop since December 1980. Gold, copper and nickel led the decline.
``Commodities have been too high, so the Australian dollar will suffer a fallout as prices drop,'' Jonathan Barratt, head of foreign exchange and metals at Tricom Futures Pty., said in Sydney. Losses will be limited to 72.50 cents in the next month, he said.
The Australian currency traded at 74.95 U.S. cents as of 4:30 p.m. in Sydney, the lowest since April 27 and from 75.83 cents late in New York on May 19.
The CRB index reached a record on May 11, having gained 10 percent in 2006. Australia is the world's second-biggest producer of gold, which slid 7.6 percent last week, while copper plunged 10 percent, the most since 1994.
Gold for immediate delivery in Asia fell as much as 0.6 percent to $653.40 an ounce.
Fifty-five percent of the 49 traders, strategists and investors surveyed May 19 from Sydney to New York advised selling the Australian dollar against its U.S. counterpart.
`Deeper Pullback'
The Australian dollar will probably extend its decline to 75 cents this week because investors will keep selling riskier assets amid speculation U.S. interest rates will rise further and slow global economic growth, said John Kyriakopoulos, a currency strategist at National Australia Bank Ltd. in Sydney.
Speculation the Fed will boost its key lending rate between banks a 17th straight time at its June 29-30 meeting increased after a report last week showed inflation accelerated.
The Reserve Bank of Australia's overnight lending rate is 5.75 percent compared with the Fed's benchmark of 5 percent.
Australia's currency is sensitive to global growth expectations due to the economy's dependence on sales of raw materials. The European Central Bank and Bank of Japan are also slated to raise interest rates later this year.
In addition to commodities, speculation over a slowing global economy have weighted on stock markets and raised concerns about global credit quality.
The Morgan Stanley Capital International Asia-Pacific Index fell 0.8 percent today following its biggest weekly drop in two years. The average cost of insuring the debt of European companies with the lowest investment-grade rankings last week gained the most since May 2005, according to the ITraxx Crossover Series 5 Index.
``Rising risk aversion will continue to be negative for the Australian dollar,'' said Danica Hampton, a currency strategist at Bank of New Zealand Ltd. in Wellington. ``The risk of a deeper pullback remains on the cards.''
Australian 10-year government bonds trade at a yield premium of 68 basis points more than like-dated U.S. Treasury notes, reflecting the increased risk investors attach to holding the securities. The gap has averaged 87 basis points in the past 12 months. A basis point is 0.01 percentage point.
The yield on the 10-year Australian bond fell 3 basis points to 5.71 percent. The price of the 6 percent bond maturing in February 2017 gained to 102.30. Bond yields move inversely to price.
To contact the reporter on this story:
Chris Young in Sydney at cyoung12@bloomberg.net.
Last Updated: May 22, 2006 02:31 EDT