Titolo: CRISI: Cirino Pomicino, e' l'ora del Tagliadebito (Mi.Fi.)
Ora: 12/08/2013 08:23
Testo:
MILANO (MF-DJ)--Fabrizio Saccomanni: "la recessione e' finita". Enrico
Letta: "la svolta e' vicina". Il messaggio del governo e' chiaro:
finalmente si vede una luce in fondo al tunnel. Ma e' la fine della crisi
o, come disse una volta Sergio Marchionne, e' un treno che ci sta per
travolgere? Paolo Cirino Pomicino non da' neanche il tempo di finire la
domanda che comincia a scuotere la testa. "Se sta arrivando il treno,
allora viaggia a luci spente, perche' io questa luce proprio non la vedo.
Se stiamo diventando ottimisti per un lieve aumento della produzione
industriale, vuol dire che siamo attaccati a un ben misero indicatore.
Dopo otto trimestri di recessione e' assolutamente fisiologico che si
rifaccia un po' di magazzino, che si reintegrino le scorte. Di punti di
Pil ne abbiamo persi una decina, potremo cominciare a parlare di ripresa
quando si comincera' a crescere del 2%, non dello 0,2%".
Per l'ex Dc, si legge su Milano Finanza, per far ripartire il Paese e'
necessario "cominciare ad aggredire il debito pubblico. Che e' anche
l'unica via per attivare in tempi brevi una politica della domanda e in
tempi piu' lunghi anche una politica dell'offerta. Senza risorse non c'e'
trippa per gatti".
Se il Governo non taglia "il debito e' tutto tempo perso", spiega ancora
Cirino Pomicino. Ô la madre di tutte le battaglie; anzi, evitando di
citare Saddam Hussein, visto che quella frase non e' che gli abbia portato
bene, diciamo che quella del debito e' la madre di tutte le battaglie,
quella principale, e, se non la si combatte, la guerra e' sicuramente
persa. Ô inutile fare i salti mortali per tappare un buco da 500 mln e poi
un altro da 700 e cosi' via".
red/alb
(fine)
MF-DJ NEWS
1208:23 ago 2013