TANTISSIME COSE PERDIAMO PER NONCURANZA, PER DISATTENZIONE. POi LE CERCHIAMO OVUNQUE (3 lettori)

DANY1969

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QUANDO NON CI SONO PIU: CHIAVI, MONETE, ACCENDINI, MOMENTI, OCCASIONI, PERSONE. (M. Bisotti) ;)
Buongiorno ferragostana famiglia :-o:D
Questo 3d vi accompagnerà per tuuuuuutta la settimana :-o. Utilizzatelo con parsimoniosa moderazione :-o:D
Io, intanto, vado a lavare la bici :-o:specchio::jolly:
 

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Val

Torniamo alla LIRA
Buongiorno.
Trovata questa riflessione :

"Prendiamo il nostro debito pubblico.
Quando se ne parla, è di moda dare la colpa ai politici del passato, ma chi c’era può assicurare che il popolo era felice di quell’andazzo.

La mentalità generale, come oggi, era infantile ed illogica: “Intanto viviamo bene, poi si vedrà”.

Solo un popolo immaturo e dalla mentalità mitologica può credere che si possa vivere indefinitamente a credito.

E infatti siamo al punto che non solo non possiamo rimborsare il debito, ma gemiamo e agonizziamo sotto il peso degli interessi, settanta od ottanta miliardi l’anno.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Altro esempio.

Dal momento che bisognava favorire l’occupazione, si pensò di creare dei posti di lavoro invitando quelli che già lavoravano a mettersi in pensione.
Una professoressa che si era laureata a ventitré anni poteva mettersi in pensione dopo sedici anni e le venivano anche contati per la pensione gli anni d’università.
La ragazzina era pensionata a trentanove anni per avere lavorato sedici anni, e poi poteva vivere altri quaranta o cinquant’anni a carico della collettività.

“Follie del passato”, direbbe qualcuno.
E invece sono attuali gli incentivi per le ristrutturazioni edilizie che saranno pagati con un calo del gettito fiscale nei prossimi dieci anni.
Calo certamente compensato con un aumento della pressione fiscale sulla generalità dei contribuenti futuri.

Né diversamente vanno le cose per gli incentivi agli impianti fotovoltaici: lo Stato è generoso a spese di chi paga la bolletta della luce, dunque di chi il fotovoltaico non l’ha installato, e soprattutto dei contribuenti futuri.

Né si può dimenticare che l’insistenza sulle energie alternative è demenziale, come è dimostrato dal fatto che bisogna incentivarle, mentre ciò che è economicamente ragionevole non ha bisogno di incentivi.

Ecco perché il pessimismo, riguardo all’Italia, è totale"
 

Val

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Titolo: CRISI: Cirino Pomicino, e' l'ora del Tagliadebito (Mi.Fi.)
Ora: 12/08/2013 08:23
Testo:
MILANO (MF-DJ)--Fabrizio Saccomanni: "la recessione e' finita". Enrico
Letta: "la svolta e' vicina". Il messaggio del governo e' chiaro:
finalmente si vede una luce in fondo al tunnel. Ma e' la fine della crisi
o, come disse una volta Sergio Marchionne, e' un treno che ci sta per
travolgere? Paolo Cirino Pomicino non da' neanche il tempo di finire la
domanda che comincia a scuotere la testa. "Se sta arrivando il treno,
allora viaggia a luci spente, perche' io questa luce proprio non la vedo.
Se stiamo diventando ottimisti per un lieve aumento della produzione
industriale, vuol dire che siamo attaccati a un ben misero indicatore.
Dopo otto trimestri di recessione e' assolutamente fisiologico che si
rifaccia un po' di magazzino, che si reintegrino le scorte. Di punti di
Pil ne abbiamo persi una decina, potremo cominciare a parlare di ripresa
quando si comincera' a crescere del 2%, non dello 0,2%".
Per l'ex Dc, si legge su Milano Finanza, per far ripartire il Paese e'
necessario "cominciare ad aggredire il debito pubblico. Che e' anche
l'unica via per attivare in tempi brevi una politica della domanda e in
tempi piu' lunghi anche una politica dell'offerta. Senza risorse non c'e'
trippa per gatti".
Se il Governo non taglia "il debito e' tutto tempo perso", spiega ancora
Cirino Pomicino. Ô la madre di tutte le battaglie; anzi, evitando di
citare Saddam Hussein, visto che quella frase non e' che gli abbia portato
bene, diciamo che quella del debito e' la madre di tutte le battaglie,
quella principale, e, se non la si combatte, la guerra e' sicuramente
persa. Ô inutile fare i salti mortali per tappare un buco da 500 mln e poi
un altro da 700 e cosi' via".
red/alb
(fine)
MF-DJ NEWS
1208:23 ago 2013
 

Val

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Titolo: P.A.: maxi piano per tagliare 200.000 posti (Messaggero)
Ora: 12/08/2013 08:46
Testo:
ROMA (MF-DJ)--E' di 200.000 il numero intorno al quale dovrebbe scattare
la riduzione dei dipendenti pubblici.
Lo riporta il "Messaggero" precisando che si tratta di un taglio
incisivo che, qualora andasse in porto, andra' a incidere profondamente su
una platea di oltre tre milioni di quadri, operai e impiegati, e avra' una
durata di almeno 3 anni.
Il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, e quello della Funzione
pubblica, Gianpiero D'Alia, stanno studiando il piano che una volta
ultimato passera' al premier Enrico Letta. Si lavora all'ipotesi dei
prepensionamenti ma senza incentivi all'uscita. Avviati i primi sondaggi
informali per il placet delle organizzazioni sindacali.
red/gug
(fine)
MF-DJ NEWS
1208:46 ago 2013
 

Val

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Qualcuno mi spieghi, a livello di debito, cosa cambia se ad un lavoratore gli paghiamo lo stipendio oppure la pensione.

Sono sicuro che dopo 1 anno - nella P.A. - diranno che c'è bisogno di nuove assunzioni.
 

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