Il management di Enel ha ufficializzato il cambio della politica dei dividendi. La cedola dei prossimi esercizi non sarà più di 0,49 euro per azione, come negli scorsi anni,
ma sarà pari al 60% dell'utile netto realizzato. Si tratta di un drastico cambio di direzione, anche perché per pagare la cedola del 2008 il colosso elettrico dovrà utilizzare riserve per 500 milioni di euro. Di conseguenza, la nuova strategia
costringerà Enel a incrementare l’utile netto ogni anno per garantire una crescita continua della remunerazione ai propri azionisti.
L'assemblea degli azionisti di Enel che ha approvato il bilancio dell'esercizio 2008, quindi, è stata l’ultima la proporre il dividendo fisso. Formalmente,
il dividendo che sarà staccato il 22 giugno sarà di 0,29 euro per azione, in quanto lo scorso novembre Enel aveva già staccato una cedola di 0,2 euro in qualità di anticipo sul dividendo dell’intero 2008.
Agli attuali livelli di prezzo del colosso elettrico,
la cedola garantisce un rendimento del 12%. Un livello decisamente elevato, considerato “straordinario” dagli stessi vertici di Enel.
Intanto, i grandi soci del colosso si fregano ancora le mani. Il
ministero dell’Economia e delle Finanze e la
Cassa Depositi e Prestiti, azionisti rispettivamente con il 21,8% e il 10,3% del capitale sociale,
possono ancora contare su un incasso di 646 milioni di euro e di quasi 300 milioni a giugno.
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Ma l’assemblea degli azionisti è stata chiamata anche a dare un parere
all'aumento di capitale da 8 miliardi di euro, che servirà per rivedere la struttura patrimoniale, dopo l’esborso per l’acquisizione della spagnola Endesa. Come nelle attese,
i soci hanno dato il via libera alla ricapitalizzazione. Formalmente gli azionisti hanno attribuito al cda la delega per procedere con l’aumento di capitale entro la fine del 2009. Tuttavia,
il management punta a chiudere l’operazione entro la fine di giugno, in quanto le caratteristiche dell’operazione (l’esatto ammontare dell’aumento di capitale, il prezzo di sottoscrizione delle azioni inclusivo del sovrapprezzo, il numero delle azioni di nuova emissione e il relativo rapporto di opzione) dovrebbero essere definite il mese prossimo.
In attesa dei dati relativi al primo trimestre del 2009 (il cda per l’approvazione dei risultati è in agenda per il 12 maggio), i vertici di Enel hanno fornito
qualche indicazione sul trend della società nella prima parte dell’esercizio, senza, tuttavia, fornire cifre precise. Nel corso dell’assemblea dei soci il presidente del gruppo, Piero Gnudi, ha anticipato che
il primo trimestre si chiuderà con risultati migliori rispetto allo scorso anno ed è ottimista anche per il trimestre in corso. Il management ha ribadito che Enel continua a generare un elevato flusso di cassa.
Infine, nel corso dell’assemblea degli azionisti i vertici del colosso elettrico hanno dichiarato che
le trattative con il fondo F2I per la cessione di una quota del 70-80% della rete del gas sono state prorogate fino all’8 maggio e sono fiduciosi in una soluzione positiva. Le ultime indiscrezioni indicano una valutazione della società nell’ordine degli 1,6 miliardi di euro.