È commemorato nel
martirologio romano il
14 febbraio. Le sue spoglie furono sepolte sulla collina di Terni dove sorge la basilica in cui sono attualmente custodite, racchiuse in una teca; accanto, una statua d'argento reca la scritta:
San Valentino patrono dell'amore. Furono probabilmente portate dalla Penisola per sottrarle dalle mani dei mori o dei barbareschi.
[senza fonte].
Il Santo dell'Amore è festeggiato anche a Vico del Gargano (provincia di
Foggia), il cui culto è legato anche alla protezione delle
arance che proprio a cavallo di febbraio/marzo maturano sul Promontorio del
Gargano. Durante i festeggiamenti si preparano pozioni d'amore a base di arance che, secondo la leggenda, farebbero innamorare chi ne assume pochi sorsi. Il percorso amoroso si conclude nel famoso
Vicolo del Bacio, lungo circa 30 metri e largo non più di 50 centimetri, in cui le coppie devono necessariamente "sfiorarsi" a causa della ristrettezza del passaggio.
La figura di Valentino come santo patrono degli innamorati viene tuttavia messa in discussione da taluni che la riconducono a quella di un altro sacerdote romano, anch'egli decapitato pressappoco negli stessi anni.