Thread importantissimo: anche le mogli sbagliano!!!!!!!!!!

Stile letterario minimalista.

Nel 1992 avevo una moto.

Avevo una giacca da moto.
Blu, Dainese, con un catadiottro sul collo, interno staccabile, Goretex: 400mila lire, Cinque Anelli, via Novara, Milano.

Ho continuato a usare la giacca, anche da non centauro, per anni, almeno una settimana l'anno.

Dicevo a mia moglie, ogni volta che mi suggeriva di buttarla, "La cambierò solo quando avrò di nuovo una moto".

Ogni.
Singola.
Volta.

Negli ultimi anni la zip esterna si è rotta. Il velcro sui polsini si è staccato.

Da un paio d'anni non la usavo piu.

Settimana scorsa l'ho cercata.
Non c'era.

Mia moglie è una donna di sesso femminile e, pertanto, sposta le cose.

Ottimizza, per lei.
Un inferno, per le vittime.

Le ho chiesto dove fosse la giacca da moto, che volevo fare riparare.

Mi ha risposto che si ricordava che io avevo deciso di buttarla.

Io.

La giacca Dainese.


Insisteva.

Insistevo.

Alla fine, la giacca era finita nell'altrettanto negletto abbigliamento da sci

Come disse Dante a Beatrice a proposito della sua giacca Dainese, " il modo ancor m'offende".

So che ci tenete a sapere che oggi, in pausa pranzo, ho portato l'antica giacca Dainese dalla sarta slava (si pronuncia slava, non slèiv) vicino a dove lavoro, per fare sostituire la zip e i velcri dei polsini regolabili.
30 + 5 = 35 euro (con scontrino).
Sarà pronta venerdì prossimo.

La neo-collega italo-abruzzese [ex-st(r)agista ora "somministrata" e un giorno collega "vera"] non vuole che io vada in moto, ma lei è più giovane della mia giacca Dainese, perdunque la sua opinione non vale quanto quella della giacca.

Oggi, dopo circa 28 anni in cui era stata una semplice giacca sportiva, la giacca Dainese ha fatto un giro in moto. E' venuta con me al lavoro.

Tiene perfettamente il freddo e l'aria (autunno milanese: inverno siberiano non so).
20201019_094249 (2).jpg


Nel frattempo, la neo-collega italo-abruzzese ex-somministrata ex-rapporto-di-lavoro-subordinato si è dimessa.
E' durata meno della mia giacca.
 
Conosco troppo bene la tua subdola tattica: sei come Travaglio con il Piddì: non sostieni un pensiero, bensì esprimi dissenso da un pensiero altrui, qualunque esso sia!

Se scrivo che ascolto la giacca anziché la giovane, mi accusi di essere antifemminista; ma se avessi scritto che intendevo ascoltare la giovane anziché la giacca, mi avresti accusato di essere un antigiacobinista!

Non casco al cospetto della tua prevedibile provocazione.

eddai Gnà, che errorone. Due punti, due volte, nello stesso periodo. Dopo ci si lamenta perché il Paese sta avendo una deriva populista.
 
eddai Gnà, che errorone. Due punti, due volte, nello stesso periodo. Dopo ci si lamenta perché il Paese sta avendo una deriva populista.

Qualche anno fa, durante una fase di pubblica consultazione su una bozza di regolamento, io scrissi la mia opinione su uno specifico punto ad una associazione di categoria (Elettricità, Finanza, vedi un po' tu: è un dettaglio irrilevante).

La mia opinione divenne l'opinione dell'associazione di categoria e venne fornita all'Autorità di Vigilanza..

Quando la competente Autorità di Vigilanza emanò il regolamento definitivo, vidi che quella che era stata la mia opinione era stata adottata come regola generale per il settore.


Quindi io sono uno standard setter, che non è un cane da caccia, bensì una persona che definisce ("setter") le regole ("standard").

Pertanto proclamo che i doppi due punti possono essere utilizzati in una frase.

Augh.
 

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