Ma alla fine, è davvero così diverso il cervello di uomini e donne? Quando si parla di "cervello femminile" o "cervello maschile" si assume che le differenze di genere nel cervello presentino un elevato grado di dimorfismo (cioè poca sovrapposizione tra le forme maschili e femminili) e siano internamente coerenti (cioè un cervello abbia solo caratteristiche "maschili" o "femminili"). In realtà, uno studio dell’Università di Tel-Aviv, del Max Planck Institute for Human Cognitive and Brain Sciences a Lipsia e del Dipartimento di Psicologia a Zurigo, basato su analisi di risonanza magnetica condotte su oltre 1.400 cervelli umani e pubblicato nel 2015, ha rivelato una vasta sovrapposizione tra le distribuzioni delle caratteristiche del cervello di femmine e maschi. In altre parole, cervelli con caratteristiche costantemente maschili o femminili sono rari. Piuttosto, la maggior parte dei cervelli è formata da un "mosaico" di caratteristiche uniche, alcune più comuni nelle femmine, altre più comuni nei maschi, ma sempre condivise, almeno entro una certa misura. Pertanto, anche se ci sono differenze di genere nella struttura del cervello, quasi mai il cervello umano rientra in una delle due classi distinte, quella tipicamente maschile e quella tipicamente femminile, mostrando invece una alta eterogeneità e una enorme sovrapposizione di caratteristiche nella composizione specifica di tale mosaico. A livello sociale, l'adozione di una visione che riconosce variabilità e diversità nel cervello umano ha importanti implicazioni per il significato del genere come categoria sociale. Quindi, alla fine, se anche uomini e donne sono certamente diversi, anche a livello cerebrale, questa differenza si manifesta in tanti modi sottili e alla fine le nostre somiglianze probabilmente superano di gran lunga le nostre differenze.