patt
Forumer storico
BUONGIORNO CIOFFERS!!!!
MARY PETTIBONE POOLE
Se una persona crede che il denaro possa tutto, è legittimo sospettare che sia disposta a tutto per il denaro.
Wall Street, la settimana corta chiude positivamente
Wall Street chiude la seduta registrando un modesto recupero alla vigilia di un lungo ponte dovuto alle esequie di Stato per l’ex presidente Reagan, previste per domani.
I mercati riapriranno dunque lunedì prossimo. Intanto il Dow Jones termina a quota 10.410,10 (+0,40%), guadagnando così l’1,6% su base settimanale, mentre il più significativo S&P500 sale a 1.136,47 punti (+0,45%, +1,2% nella settimana) e il Nasdaq (grafico sfiora i duemila punti, terminando a quota 1.999,87 (+0,47%) e recuperando l’1,1% da venerdì scorso.
Più prudente il Russell 2000, a 569,12 punti (+0,09%). Dal canto loro i T-bond riescono ad invertire la tendenza negativa della prima parte della seduta e a chiudere in lieve rialo, con i rendimenti che frenano: quello sui 10 anni è al 4,79%, mentre quello sui 30 anni va al 5,47%. Per quanto riguarda le commodities e i preziosi, l’oro chiude a 386,60 dollari per oncia, 1,60 in più di ieri, mentre l’argento finisce stabile a 5,75 dollari l’oncia. In ripresa anche il petrolio, a 38,45 dollari al barile, poco meno di un dollaro oltre i livelli della vigilia. Stabili i metalli industriali come l’alluminio e il rame.
Inizialmente la seduta è stata condizionata dagli importanti dati macroeconomici rilasciati poco prima dell’apertura della seduta a New York, che hanno mostrato un sensibile rialzo dei prezzi di import ed export a maggio a causa del 10% di incremento nel prezzo dei prodotti petroliferi, mentre a sorpresa sono salite anche le richieste di sussidi di disoccupazione; il quadro che ne emerge alla fine fa più male alle azioni che ai titoli di Stato, dato che segnala da un lato il rischio dell’emergere di tensioni inflazionistiche, dall’altro un possibile rallentamento della crescita economica.
Alla fine i titoli in rialzo battono di poco il numero di quelli in calo (18 contro 14 sul Nyse e 18 contro15 sul Nasdaq); sul Dow 21 componenti chiudono in territorio positivo, mentre tra i titoli in calo si registra il -0,2% di Procter & Gamble (PG) che ritorna sui suoi passi dopo aver toccato il massimo degli ultimi 4 anni e mezzo dopo che la società si è detta tranquilla di rispettare le attese, ritoccate all’insù, degli analisti per quanto attiene agli utili del suo quarto trimestre fiscale.
L’annuncio che Target (TGT) ha ceduto May Department Stores (MAY) la sua controllata Marshall Field’s riporta sotto i riflettori il settore della grande distribuzione, ma i guadagni vengono a poco a poco erosi, tanto che la stessa Target chiude a +0,3% dopo aver toccato il nuovo massimo a un anno nelle fasi iniziali della giornata. Pressoché invariati anche i titoli dei semiconduttori, nonostante la Sia abbia rivelato che le vendite globali dovrebbero crescere del 29% nel 2004, ad un record storico di 214 miliardi di dollari grazie alla forte domanda di microchip per telefonini, computer ed altri apparecchi elettronici. Tra gli altri settori perdono terreno le linee aeree, i finanziari, e i titoli internet, mentre salgono i titoli auriferi, i petroliferi e gli “oil services”, oltre che i telefonici.
By Lu.....
Pivot tiscali
MARY PETTIBONE POOLE
Se una persona crede che il denaro possa tutto, è legittimo sospettare che sia disposta a tutto per il denaro.
Wall Street, la settimana corta chiude positivamente
Wall Street chiude la seduta registrando un modesto recupero alla vigilia di un lungo ponte dovuto alle esequie di Stato per l’ex presidente Reagan, previste per domani.
Più prudente il Russell 2000, a 569,12 punti (+0,09%). Dal canto loro i T-bond riescono ad invertire la tendenza negativa della prima parte della seduta e a chiudere in lieve rialo, con i rendimenti che frenano: quello sui 10 anni è al 4,79%, mentre quello sui 30 anni va al 5,47%. Per quanto riguarda le commodities e i preziosi, l’oro chiude a 386,60 dollari per oncia, 1,60 in più di ieri, mentre l’argento finisce stabile a 5,75 dollari l’oncia. In ripresa anche il petrolio, a 38,45 dollari al barile, poco meno di un dollaro oltre i livelli della vigilia. Stabili i metalli industriali come l’alluminio e il rame.
Inizialmente la seduta è stata condizionata dagli importanti dati macroeconomici rilasciati poco prima dell’apertura della seduta a New York, che hanno mostrato un sensibile rialzo dei prezzi di import ed export a maggio a causa del 10% di incremento nel prezzo dei prodotti petroliferi, mentre a sorpresa sono salite anche le richieste di sussidi di disoccupazione; il quadro che ne emerge alla fine fa più male alle azioni che ai titoli di Stato, dato che segnala da un lato il rischio dell’emergere di tensioni inflazionistiche, dall’altro un possibile rallentamento della crescita economica.
L’annuncio che Target (TGT) ha ceduto May Department Stores (MAY) la sua controllata Marshall Field’s riporta sotto i riflettori il settore della grande distribuzione, ma i guadagni vengono a poco a poco erosi, tanto che la stessa Target chiude a +0,3% dopo aver toccato il nuovo massimo a un anno nelle fasi iniziali della giornata. Pressoché invariati anche i titoli dei semiconduttori, nonostante la Sia abbia rivelato che le vendite globali dovrebbero crescere del 29% nel 2004, ad un record storico di 214 miliardi di dollari grazie alla forte domanda di microchip per telefonini, computer ed altri apparecchi elettronici. Tra gli altri settori perdono terreno le linee aeree, i finanziari, e i titoli internet, mentre salgono i titoli auriferi, i petroliferi e gli “oil services”, oltre che i telefonici.
By Lu.....
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