patt
Forumer storico
BUONGIORNO CIOFFERS!!!!
J.W.VON GOETHE
La conoscenza non è sufficiente; dobbiamo applicarci. La volontà non è sufficiente; dobbiamo agire
Wall Street, quinto calo consecutivo
Con un colpo di reni finale Wall Street, pur chiudendo per la quinta volta consecutiva in rosso, evita il peggio, mentre il Nasdaq (grafico si mantiene appeso a quota 2 mila. Il Dow Jones è così a 10.566,37 (-0,41%), mentre l’indice S&P500 termina a 1.139,10 (–0,17%). Il Nasdaq, come detto, si riprende e chiude a quota 2.005,144 (-0,10%), anche se così facendo azzera completamente i guadagni da inizio anno, mentre il Russel 2000 riesce a ritrovare il segno positivo, chiudendo a 571,87 punti (+0,29%). L’oro dal canto suo recupera oltre 5 dollari ed è di nuovo a quota 404,80 dollari l’oncia, mentre i T-bond registrano un ulteriore lieve limatura dei rendimenti sia sui decennali (al 4,03%) sia sui titoli a trent’anni (al 4,90%).
Tra i big sono in calo oggi Disney, United Technologies e Hewlett-Packard, mentre tra i tecnologici del Nasdaq sono in calo i produttori di infrastrutture di rete, i telefonici e i titoli internet, mentre si nota un minimo rimbalzo tra i produttori di semiconduttori.
Il clima del mercato è spiegato da alcuni analisti come un confronto tra coloro che sono ancora sottoinvestiti, a causa dei timori accumulati in anni di mercato orso, che stanno lentamente tornando sul mercato, e chi, al contrario, trae profitto dalle posizioni prese nel corso degli ultimi mesi e drena parte della liquidità riversatasi sul mercato, temendo che si possano verificare correzioni di maggiore ampiezza.
Una correzione che prima o poi potrebbe anche verificarsi, se continueranno a uscire dati macroeconomici negativi: oggi è toccato all’indice di fiducia dei consumatori, calato a febbraio a 87,3 punti dai 96,4 di gennaio. E’ il livello più basso registrato dallo scorso ottobre ed è molto peggio delle attese (sui 93 punti), cosa che certo non contribuisce a rasserenare gli animi.
Tornando ai singoli titoli, sul Nyse Disney (DIS) perde il 3% sulle voci che Comcast potrebbe anche ritirare la sua offerta sul gruppo di Topolino, vista l’accoglienza glaciale fin qui ricevuta (i vertici Disney, si è saputo, avevano già preparato una risposta negativa ancora prima di conoscere i termini dell’offerta). Altri titoli in netto calo sono Boeing (BA) e United Technologies (UTX), controllante di Sikorsky, sui quali pesa lo stop al programma Comanche, nonostante le rassicurazioni fornite oggi dai due grandi fornitori del Pentagono. In calo dell’1,8% anche Hewlett-Packard (HPQ), mentre Intel (INTC) recupera parte delle perdite di ieri terminando in rialzo dello 0,70%; bene anche Johnson & Johnson (JNJ), dopo l’annuncio dello sviluppo di un nuovo trattamento cardiovascolare che promette di rivelarsi molto redditizio per la società e Home Depot (HD), in recupero dell’1,3% circa grazie a risultati superiori alle attese.
Tra i tecnologici Cisco (CSCO) recupera terreno (+1,32%), mentre tra le storie di oggi al Nasdaq trova un suo spazio, in negativo, anche Synopsys: il produttore di software per la realizzazione di microchip che crolla di oltre 13 punti percentuali dopo aver preannunciato che i risultati del suo secondo trimestre fiscale potranno risultare inferiori alle attese degli analisti. Minima invece la reazione del titolo all’annuncio, dato sempre oggi, dell’acquisizione di Monolithic System Technology (MOSY, in crescita di un incredibile +85,29% a 12,97 dollari per azione dopo la notizia), un produttore di chip ad alta densità quotato sullo stesso Nasdaq, per 432 milioni di dollari, e della compagnia privata Accelerant Networks per ulteriori 22,5 milioni, operazioni che dovrebbero concludersi entro maggio.
PIVOT TISCALI
J.W.VON GOETHE
La conoscenza non è sufficiente; dobbiamo applicarci. La volontà non è sufficiente; dobbiamo agire
Wall Street, quinto calo consecutivo
Con un colpo di reni finale Wall Street, pur chiudendo per la quinta volta consecutiva in rosso, evita il peggio, mentre il Nasdaq (grafico si mantiene appeso a quota 2 mila. Il Dow Jones è così a 10.566,37 (-0,41%), mentre l’indice S&P500 termina a 1.139,10 (–0,17%). Il Nasdaq, come detto, si riprende e chiude a quota 2.005,144 (-0,10%), anche se così facendo azzera completamente i guadagni da inizio anno, mentre il Russel 2000 riesce a ritrovare il segno positivo, chiudendo a 571,87 punti (+0,29%). L’oro dal canto suo recupera oltre 5 dollari ed è di nuovo a quota 404,80 dollari l’oncia, mentre i T-bond registrano un ulteriore lieve limatura dei rendimenti sia sui decennali (al 4,03%) sia sui titoli a trent’anni (al 4,90%).
Tra i big sono in calo oggi Disney, United Technologies e Hewlett-Packard, mentre tra i tecnologici del Nasdaq sono in calo i produttori di infrastrutture di rete, i telefonici e i titoli internet, mentre si nota un minimo rimbalzo tra i produttori di semiconduttori.
Il clima del mercato è spiegato da alcuni analisti come un confronto tra coloro che sono ancora sottoinvestiti, a causa dei timori accumulati in anni di mercato orso, che stanno lentamente tornando sul mercato, e chi, al contrario, trae profitto dalle posizioni prese nel corso degli ultimi mesi e drena parte della liquidità riversatasi sul mercato, temendo che si possano verificare correzioni di maggiore ampiezza.
Una correzione che prima o poi potrebbe anche verificarsi, se continueranno a uscire dati macroeconomici negativi: oggi è toccato all’indice di fiducia dei consumatori, calato a febbraio a 87,3 punti dai 96,4 di gennaio. E’ il livello più basso registrato dallo scorso ottobre ed è molto peggio delle attese (sui 93 punti), cosa che certo non contribuisce a rasserenare gli animi.
Tra i tecnologici Cisco (CSCO) recupera terreno (+1,32%), mentre tra le storie di oggi al Nasdaq trova un suo spazio, in negativo, anche Synopsys: il produttore di software per la realizzazione di microchip che crolla di oltre 13 punti percentuali dopo aver preannunciato che i risultati del suo secondo trimestre fiscale potranno risultare inferiori alle attese degli analisti. Minima invece la reazione del titolo all’annuncio, dato sempre oggi, dell’acquisizione di Monolithic System Technology (MOSY, in crescita di un incredibile +85,29% a 12,97 dollari per azione dopo la notizia), un produttore di chip ad alta densità quotato sullo stesso Nasdaq, per 432 milioni di dollari, e della compagnia privata Accelerant Networks per ulteriori 22,5 milioni, operazioni che dovrebbero concludersi entro maggio.
PIVOT TISCALI