patt
Forumer storico
BUONGIORNO CIOFFERS!!!!
KEN HAKUTA
La mancanza di denaro non è un ostacolo. La mancanza di idee sì
Su Wall Street pesa il rischio petrolio
Wall Street termina con il Dow Jones e l’indice S&P500 vicini ai livelli di venerdì una seduta caratterizzata dall’andamento erratico del future sul petrolio texano, inizialmente in ribasso poi in netto rialzo (il contratto ha chiuso sul massimo storico di 41,72 dollari al barile) dopo il rinvio a giugno dell’eventuale incremento della produzione Opec, mentre l’indice Nasdaq (grafico recupera terreno nonostante alcuni giudizi prudenti su titoli e settori da parte della banche d’affari. Alla fine l’indice dei primi trenta titoli industriali chiude a quota 9.958,43 (-0,08%), mentre l’S&p500 è a 1.095,34 punti (+0,16%). Risale a quota 1.922,98 (+0,57%) il Nasdaq, che pure chiude ben distante dai massimi intraday visti all’avvio, mentre il Russell 2000 è più saldo e chiude a quota 551,72 (+1,08%). Dal canto loro i T-bond, inizialmente in calo, recuperano marginalmente terreno, con i rendimenti sui 10 anni al 4,74% e quelli sui 30 anni al 5,44%. Sul Dow pesa in particolare il forte calo registrato da Altria (MO): il titolo perde infatti l’8,78% dopo che una corte federale ha rigettato il ricorso delle principali società del tabacco Usa contro la possibilità che il Justice Department ottenga di far pagare una penale proporzionata agli utili passati per tutti i casi in cui le stesse società vengano condannate per azioni di promozione impropria ai danni dei minori.
Una notizia che pesa anche su Loews (LTR), R. J. Reynolds (RJR) e Vector Group (VGR), tutti in ampio calo. In più, oltre ai timori sul petrolio e a singole cattive notizie a livello settoriale, pesa sui trader il timore che la Cina finirà con il rallentare più del previsto e che l’effetto negativo finirà col trasmettersi ad altri Paesi attraverso i prezzi delle commodities, oltre che per via dei flussi di capitali e di merci.
Tra i pochi titoli in rialzo sul Dow restano così Caterpillar (CAT), Alcoa (AA), Boeing (BA), General Motors (GM) e Disney (DIS), mentre Wal-Mart (WMT) resta al palo nonostante abbia rassicurato che le vendite di maggio su base omogenea stiano ancora salendo ad un passo compreso nel range previsto dalla società del 4%-6%, nonostante il rallentamento visto su base annua nella passata settimana per via dello slittamento di una settimana delle vacanze per il Memorial Day rispetto
al 2003. Leggero arretramento anche per SBC Communications (SBC), che ha intavolato trattative con i sindacati per sbloccare la vertenza dei 100 mila, per ora senza alcun risultato.
Se alcuni “big” piangono, oggi tra le small cap del listino americano vi è chi sicuramente può sorridere: si tratta di NeighborCare (NCRX), che sale del 58% circa sfiorando i 28 dollari dopo l’offerta di Omnicare (OCR) che intende acquisire la società attiva nei servizi alla terza età e si è detta pronta a pagare fino a 30 dollari per azione in un’operazione da circa 1,5 miliardi di dollari e che include l’assunzione del debito di NeighborCare da parte di Omnicare. Fusione anche nel settore dei servizi petroliferi, con Forest Oil (FST) che si dice pronta ad acquistare Wiser Oil (WZR) per circa 330 milioni di dollari compresa l’assunzione dei debiti. Anche in questo caso la “preda” prende il volo, col titolo che sale del 31,3%.
Ma veniamo alla CIOFF...a Tiscali.....
DAT ATTESI OGGI A WALL STREET
KEN HAKUTA
La mancanza di denaro non è un ostacolo. La mancanza di idee sì
Su Wall Street pesa il rischio petrolio
Wall Street termina con il Dow Jones e l’indice S&P500 vicini ai livelli di venerdì una seduta caratterizzata dall’andamento erratico del future sul petrolio texano, inizialmente in ribasso poi in netto rialzo (il contratto ha chiuso sul massimo storico di 41,72 dollari al barile) dopo il rinvio a giugno dell’eventuale incremento della produzione Opec, mentre l’indice Nasdaq (grafico recupera terreno nonostante alcuni giudizi prudenti su titoli e settori da parte della banche d’affari. Alla fine l’indice dei primi trenta titoli industriali chiude a quota 9.958,43 (-0,08%), mentre l’S&p500 è a 1.095,34 punti (+0,16%). Risale a quota 1.922,98 (+0,57%) il Nasdaq, che pure chiude ben distante dai massimi intraday visti all’avvio, mentre il Russell 2000 è più saldo e chiude a quota 551,72 (+1,08%). Dal canto loro i T-bond, inizialmente in calo, recuperano marginalmente terreno, con i rendimenti sui 10 anni al 4,74% e quelli sui 30 anni al 5,44%. Sul Dow pesa in particolare il forte calo registrato da Altria (MO): il titolo perde infatti l’8,78% dopo che una corte federale ha rigettato il ricorso delle principali società del tabacco Usa contro la possibilità che il Justice Department ottenga di far pagare una penale proporzionata agli utili passati per tutti i casi in cui le stesse società vengano condannate per azioni di promozione impropria ai danni dei minori.
Una notizia che pesa anche su Loews (LTR), R. J. Reynolds (RJR) e Vector Group (VGR), tutti in ampio calo. In più, oltre ai timori sul petrolio e a singole cattive notizie a livello settoriale, pesa sui trader il timore che la Cina finirà con il rallentare più del previsto e che l’effetto negativo finirà col trasmettersi ad altri Paesi attraverso i prezzi delle commodities, oltre che per via dei flussi di capitali e di merci.
Tra i pochi titoli in rialzo sul Dow restano così Caterpillar (CAT), Alcoa (AA), Boeing (BA), General Motors (GM) e Disney (DIS), mentre Wal-Mart (WMT) resta al palo nonostante abbia rassicurato che le vendite di maggio su base omogenea stiano ancora salendo ad un passo compreso nel range previsto dalla società del 4%-6%, nonostante il rallentamento visto su base annua nella passata settimana per via dello slittamento di una settimana delle vacanze per il Memorial Day rispetto
al 2003. Leggero arretramento anche per SBC Communications (SBC), che ha intavolato trattative con i sindacati per sbloccare la vertenza dei 100 mila, per ora senza alcun risultato.
Se alcuni “big” piangono, oggi tra le small cap del listino americano vi è chi sicuramente può sorridere: si tratta di NeighborCare (NCRX), che sale del 58% circa sfiorando i 28 dollari dopo l’offerta di Omnicare (OCR) che intende acquisire la società attiva nei servizi alla terza età e si è detta pronta a pagare fino a 30 dollari per azione in un’operazione da circa 1,5 miliardi di dollari e che include l’assunzione del debito di NeighborCare da parte di Omnicare. Fusione anche nel settore dei servizi petroliferi, con Forest Oil (FST) che si dice pronta ad acquistare Wiser Oil (WZR) per circa 330 milioni di dollari compresa l’assunzione dei debiti. Anche in questo caso la “preda” prende il volo, col titolo che sale del 31,3%.
Ma veniamo alla CIOFF...a Tiscali.....
DAT ATTESI OGGI A WALL STREET