patt
Forumer storico
BUONGIORNO CIOFFERS!!!!
DON MARQUIS
Quando un uomo ti racconta di essere diventato ricco grazie al duro lavoro, chiedigli: "Di chi?"
Wall Street resta a corto d'idee
Al suono della campanella finale Wall Street vede i propri indici poco distanti dai livelli della chiusura precendente dopo una seduta scialba, priva di particolari temi operativi. Così il Dow Jones chiude a 10.048,23 (-0,15%), mentre il più vasto S&P500 è a 1.0091,32 (-0,24%); in lieve recupero il Nasdaq (grafico, a 1.909,48 punti (+0,40%), mentre il Russell 2000 è a quota 557,63 (-0,59%). Intanto l’oro ha chiuso in calo a 417,40 dollari per oncia, mentre i T-bond registrano un andamento contrastato, col rendimento sui decennali fermo al 3,71% mentre quello sui trentennali scende al 4,66%. Così mentre il listino tecnologico, grazie ai recuperi di Microsoft (MSFT) e dei semiconduttori, interrompe dopo quattro sedute il suo calo, le blue chip proseguono nel loro lento scivolare verso il basso per la quinta giornata di Borsa consecutiva.
Sul mercato, nonostante il ritorno di alcuni dati macroeconomici dopo un paio di giorni di stop, mancano temi operativi in grado di imprimere una svolta, in attesa che inizi la nuova reporting season, finora anticipata solo dai primi risultati del settore finanziario. Le incertezze geopolitiche, poi, continuano a drenare liquidità dai mercati azionari in favore dei beni rifugio, anche se oggi il “fly to quality” pare essersi momentaneamente interrotto. Tornando ai nuovi indici macroeconomici, benchè ad una prima lettura possano apparire positivi alcuni analisi appaiono perplessi e fanno notare, in particolare, come la domanda di beni durevoli a febbraio, esclusi i mezzi di trasporto, abbia segnato un mezzo passo falso. Il dato grezzo, dal canto suo, segna un +2,5% rispetto all’attesa di un +1,7%, ma i numeri di genniao sono stati intanto rivisti al ribasso al –2,7%, come dire che nell’arco del bimestre non si sono praticamente avute variazioni di sorta. Migliori sono invece apparse le condizioni del mercato immobiliare, con una domanda di nuove abitazioni più forte del previsto a febbraio.
Passando in rassegna i principali titoli del mercato si nota come Hewlett-Packard (HPQ) sia la migliore tra le blue chip con un aumento superiore al punto percentuale dopo la sigla di un contratto decennale da 784 milioni di dollari per fornire tecnologia e servizi al Department of Veteran Affairs. Sempre sul Dow chiudono in rialzoIntel (INTC) e Du Pont (DD), mentre Alcoa (AA) e Merck (MRK) sono oggi tra i peggiori. A livello settoriale tra i migliori vi sono il software, i semiconduttori e le infrastrutture di rete, mentre cedono i titoli auriferi, le compagnie assicurative e quelle aeree, oltre alle banche e ai titoli petroliferi.
Tra i titoli in grado di sostenere il Nasdaq, come detto, Microsoft, grazie ad alcuni acquisti da parte di investitori che interpretano l’attuale calo delle quotazioni come una buona occasione d’acquisto;
d’altronde le richieste di Monti al gigante informatico americano, prevedendo espressamente una serie di limitazioni al lettore multimediale del gruppo favoriscono il recupero di RealNetworks (RNWK), che produce un noto lettore alternativo a quello della casa di Bill Gates e che dalla misura avrebbe solo di che guadagnarci (ma stasera il titolo tende a cedere sul recupero di Microsoft).
Per quel che riguarda i risultati aziendali, utili sopra le attese e una crescita dei ricavi del 47% favoriscono il rialzo di Red Hat (RHAT), al nuovo massimo a un anno, mentre le migliorate previsioni sul secondo trimestre fiscale di Rockwell Automation (ROK) regalano al titolo una crescita di oltre il 3%. Infine, brutte notizie per Toy “R” Us (TOY): come a lungo atteso Moody’s Investors Service ha ridotto il rating su Toy “R” Us da “Baa3” a “Ba2”, il secondo gradino della scala dei debiti “spazzatura” (junk), rispetto all’ultimo dei livelli di “investment grade”. Le preoccupazioni di Moody’s sono legate all’aumento di competizione del settore che rischia di pesare ulteriormente sui margini reddituali del gruppo americano.
i dati macro attesi oggi
.. ..
Ore 14.30
GDP (def.) - 2003.IV
precedente 4.1% t/t
consenso 4.1% t/t
Deflatore del PIL - 2003.IV
precedente 1.2% t/t
consenso 1.2% t/t
Richieste sussidio di disoccupazione - 20 marzo
precedente 336.000
consenso 339.000
Consumi privati - 2003.IV
precedente 2.7% t/t
consenso 2.7% t/t
Ore 16.00
Vendita unità abitative esistenti - febbraio
precedente 6.04 mln
consenso 6.20 mln
Le nuove richieste di sussidi di disoccupazione dovrebbero crescere marginalmente nella settimana conclusasi il 20 di marzo di 3 mila unità a 339 mila. La media mobile a 4 settimane dovrebbe calare a 341 mila, il livello più basso da gennaio 2001.
DON MARQUIS
Quando un uomo ti racconta di essere diventato ricco grazie al duro lavoro, chiedigli: "Di chi?"
Wall Street resta a corto d'idee
Al suono della campanella finale Wall Street vede i propri indici poco distanti dai livelli della chiusura precendente dopo una seduta scialba, priva di particolari temi operativi. Così il Dow Jones chiude a 10.048,23 (-0,15%), mentre il più vasto S&P500 è a 1.0091,32 (-0,24%); in lieve recupero il Nasdaq (grafico, a 1.909,48 punti (+0,40%), mentre il Russell 2000 è a quota 557,63 (-0,59%). Intanto l’oro ha chiuso in calo a 417,40 dollari per oncia, mentre i T-bond registrano un andamento contrastato, col rendimento sui decennali fermo al 3,71% mentre quello sui trentennali scende al 4,66%. Così mentre il listino tecnologico, grazie ai recuperi di Microsoft (MSFT) e dei semiconduttori, interrompe dopo quattro sedute il suo calo, le blue chip proseguono nel loro lento scivolare verso il basso per la quinta giornata di Borsa consecutiva.
Passando in rassegna i principali titoli del mercato si nota come Hewlett-Packard (HPQ) sia la migliore tra le blue chip con un aumento superiore al punto percentuale dopo la sigla di un contratto decennale da 784 milioni di dollari per fornire tecnologia e servizi al Department of Veteran Affairs. Sempre sul Dow chiudono in rialzoIntel (INTC) e Du Pont (DD), mentre Alcoa (AA) e Merck (MRK) sono oggi tra i peggiori. A livello settoriale tra i migliori vi sono il software, i semiconduttori e le infrastrutture di rete, mentre cedono i titoli auriferi, le compagnie assicurative e quelle aeree, oltre alle banche e ai titoli petroliferi.
Tra i titoli in grado di sostenere il Nasdaq, come detto, Microsoft, grazie ad alcuni acquisti da parte di investitori che interpretano l’attuale calo delle quotazioni come una buona occasione d’acquisto;
d’altronde le richieste di Monti al gigante informatico americano, prevedendo espressamente una serie di limitazioni al lettore multimediale del gruppo favoriscono il recupero di RealNetworks (RNWK), che produce un noto lettore alternativo a quello della casa di Bill Gates e che dalla misura avrebbe solo di che guadagnarci (ma stasera il titolo tende a cedere sul recupero di Microsoft).
Per quel che riguarda i risultati aziendali, utili sopra le attese e una crescita dei ricavi del 47% favoriscono il rialzo di Red Hat (RHAT), al nuovo massimo a un anno, mentre le migliorate previsioni sul secondo trimestre fiscale di Rockwell Automation (ROK) regalano al titolo una crescita di oltre il 3%. Infine, brutte notizie per Toy “R” Us (TOY): come a lungo atteso Moody’s Investors Service ha ridotto il rating su Toy “R” Us da “Baa3” a “Ba2”, il secondo gradino della scala dei debiti “spazzatura” (junk), rispetto all’ultimo dei livelli di “investment grade”. Le preoccupazioni di Moody’s sono legate all’aumento di competizione del settore che rischia di pesare ulteriormente sui margini reddituali del gruppo americano.
i dati macro attesi oggi
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Ore 14.30
GDP (def.) - 2003.IV
precedente 4.1% t/t
consenso 4.1% t/t
Deflatore del PIL - 2003.IV
precedente 1.2% t/t
consenso 1.2% t/t
Richieste sussidio di disoccupazione - 20 marzo
precedente 336.000
consenso 339.000
Consumi privati - 2003.IV
precedente 2.7% t/t
consenso 2.7% t/t
Ore 16.00
Vendita unità abitative esistenti - febbraio
precedente 6.04 mln
consenso 6.20 mln
Le nuove richieste di sussidi di disoccupazione dovrebbero crescere marginalmente nella settimana conclusasi il 20 di marzo di 3 mila unità a 339 mila. La media mobile a 4 settimane dovrebbe calare a 341 mila, il livello più basso da gennaio 2001.