Madrid supera il nuovo test dell'asta, ma per gli analisti è presto per abbassare la guardia
18 Gen 14:02
(Finanza.com)
E' ancora alta la guardia sulla frontiera spagnola. Madrid ha collocato questa mattina con successo titoli di Stato a 12 e 18 mesi per un totale di 5,54 miliardi di euro, riuscendo a strappare rendimenti più bassi. È la prima volta da ottobre, ossia dai tempi del salvataggio dell'Irlanda, che per i titoli di Madrid si registra un calo dei tassi. Per la tranche a 12 mesi sono stati piazzati bond per 4,5 miliardi con un rendimento medio del 2,947% contro il 3,449% della precedente asta di dicembre. La domanda ha superato di 2,15 volte l'offerta contro 2,23 volte dell'asta di dicembre. Per la tranche a 18 mesi sono stati emessi bond per 1,0377 miliardi con un tasso medio del 3,367% contro il 3,721% dell'asta di dicembre. Anche in questo caso la domanda ha superato l'offerta di 4,11 volte (4,54 precedente).
Niente illusioni. Nonostante il calo degli interessi in quest'asta, la Spagna paga 3,5 volte di più rispetto ad un anno fa. Un esempio? Il 14 gennaio 2010 il Tesoro collocò 4,5 miliardi di euro in Letras a 12 mesi con un rendimento dello 0,83%. Dallo scorso giovedì la Spagna ha raccolto sul mercato 14,5 miliardi di euro, ma è ben poca cosa su un totale di 47,2 miliardi di emissioni previste per il 2011. E secondo il tam tam di Borsa sarà molto fitto il calendario da qui a giugno: l'obiettivo è quello di evitare di ritrovarsi nella seconda parte dell'anno con grandi stock di bond ancora da piazzare, a condizioni non troppo favorevoli.
Molti osservatori sono dell'idea che potremmo assistere ad un vero e proprio ingorgo nei prossimi tre-quattro mesi, soprattutto se i mercati azionari continueranno a stabilizzarsi dopo l'ultima ondata di tensioni vista a dicembre. Ma al di là della parentesi che ha regalato l'asta, è impossibile essere tranquilli all'ombra di Palacio Real. La situazione del sistema finanziario iberico resta esplosiva. Basta guardare un unica voce per fotografare la fase che stiamo vivendo. La morosità registrata da banche, casse di risparmio, cooperative e istituti finanziari è cresciuta in Spagna per il secondo mese consecutivo dopo lo stop di settembre ed ha raggiunto il 5,68% dei crediti a novembre. Si tratta del tasso più alto dal 1996, secondo quanto riferito dalla Banca di Spagna che ha pubblicato oggi i dati provvisori del mese.