TRADING DI BREVISSIMO BREVE MEDIO E LUNGO TERMINE solo nero su bianco certificato no balle

Mercati: i dati macro italiani ed esteri di domani
MILANO (MF-DJ)--Questi i dati macro-economici attesi per domani sulla base delle indicazioni della Direzione Centrale Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo:
GIOVEDI' 13 GENNAIO *ITALIA 10h00 - produzione industriale novembre (precedente: -0,6% m/m; previsione: +0,3% m/m) - bilancia commerciale novembre (precedente: +3,9 mld euro) *USA 14h30 - richieste settimanali sussidi disoccupazione (precedente: +7.000 unitá a 207.000) - prezzi alla produzione dicembre (precedente: +0,8% m/m; previsione: +0,4% m/m; consenso: +0,4% m/m) - prezzi alla produzione core dicembre (precedente: +0,7% m/m; previsione: +0,5% m/m; consenso: +0,5% m/m) 16h30 - scorte settimanali di gas naturale (precedente: -31 mld piedi cubi a 3.195 mld)
*Alle 11h30 è atteso il discorso di De Guindos (Bce)
*Alle 12h30 è atteso il discorso di Hakkarainen (Bce)
*Alle 15h30 è atteso il discorso di Elderson (Bce)
*Alle 16h00 è prevista l'audizione al Senato Usa di Brainard (Fed) per
la nomica alla vicepresidenza della Federal Reserve
*Alle 18h00 è atteso il discorso di Barkin (Fed)
*Alle 19h00 è atteso il discorso di Evans (Fed)
alb
(END) Dow Jones Newswires
January 12, 2022 13:30 ET (18:30 GMT)
 
Energia: Unc; bene Giorgetti su tassare extra-profitti, ma non basta
ROMA (MF-DJ)--"Bene, ottima notizia, ma non basta. E' evidente, infatti, che la tempistica per mettere in pratica una misura del genere non è compatibile con la stangata che le famiglie hanno iniziato a pagare da settembre e che a partire da gennaio è diventata stratosferica, pari a 1.008 euro su base annua".
Lo afferma Marco Vignola, responsabile del settore energia dell'Unione Nazionale Consumatori, commentando le parole del ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, che ha dichiarato che è opinione condivisa all'interno del Governo che chi sta registrando extra-profitti per il caro energia debba contribuire alla fiscalità generale per permettere di intervenire nei confronti delle categorie più svantaggiate. "Urgono nuovi stanziamenti, da reperire anche con uno scostamento di bilancio, se necessario" conclude Vignola.
liv
(END) Dow Jones Newswires
January 12, 2022 12:26 ET (17:26 GMT)
 
Fed: Mester vede rialzo a marzo e veloce riduzione bilancio
MILANO (MF-DJ)--Per Loretta Mester, presidente della Federal Reserve di Cleveland, la Fed è sulla buona strada per alzare i tassi di interesse a marzo.
Con l'inflazione alta, ci sono buoni motivi per agire. "Dobbiamo agire per assicurarci" che l'inflazione scenda e che il percorso dell'indice dei prezzi al consumo rimanga coerente con l'obiettivo del 2% della Fed, puntualizza Mester, secondo la quale la Fed aumenterà i tassi tre volte nel 2022.
Per quanto riguarda poi la riduzione del bilancio, Mester vorrebbe che fosse "il più veloce possibile", purché non si traduca in una minaccia per i mercati finanziari.
alb
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Tim: cambio in corsa di Vivendi, piano per rete unica (CorSera)
ROMA (MF-DJ)--E' iniziato il tour de force per arrivare alla nomina del nuovo amministratore delegato di Tim e al varo del piano strategico.
Lo scrive Il Corriere della Sera aggiungendo che ieri il presidente Salvatore Rossi ha convocato il consiglio per un aggiornamento. La riunione era stata chiesta la scorsa settimana da Arnaud De Puyfontaine, Frank Cadoret e atri tre consiglieri che fanno riferimento a Vivendi, primo azionista di Tim, per procedere alla cooptazione del direttore generale Pietro Labriola e alla nomina ad amministratore delegato. Rossi ha preferito posticipare al 21, anticipando ieri il confronto, in attesa che Spencer Stuart comunichi la rosa di nomi da cui sarà scelto il nuovo capoazienda. Il percorso sarà completato giovedì prossimo con la nomina del nuovo amministratore delegato. Sul nome di Labriola ci sarebbe un'ampia convergenza. Il manager ha la fiducia dei rappresentanti di Vivendi, che si sono messi in movimento per riprendere centralità in consiglio.
Per De Puyfontaine, il ceo di Vivendi che dal 2015 sta presidiando per conto di Vincent Bollorè l'investimento in Tim, quella con Kkr è una partita decisiva. In un libro appena pubblicato in Francia, Bollorè ha annunciato che a breve lascerà ai figli tutte le cariche ricoperte nel gruppo di famiglia. «La decisione di anticipare il passaggio di consegne - ha scritto il patron di Vivendi - è stata facilitata da una serie di difficoltà che mi riguardavano: giudiziarie, mediche e negli affari, che potevano essere il segnale dell'avvicinarsi della fine della mia epoca e del momento di fare un passo indietro».
E' la prima volta che Bollorè fa cenno a problemi di salute, mentre aveva già annunciato che avrebbe lasciato le cariche in occasione del bicentenario della fondazione del suo gruppo, che ricorre quest'anno. Il passaggio di consegne potrebbe cambiare qualcosa anche in Vivendi, dove diverse voci parlano di un possibile trasferimento delle deleghe operative in mano a De Puyfontaine a Yannick Bolloré, ceo di Havas e attuale presidente della media company.
Un portavoce di Vivendi ha fatto sapere che non sono previste novità al vertice. De Puyfontaine ha la fiducia di Bolloré e potrebbe tuttavia avere una responsabilità crescente in Lagardère, il gruppo editoriale in cui il finanziere lo ha messo in consiglio mentre lanciava la scalata in Borsa. De Puyfontaine ha costruito tutta la sua carriera nell'editoria.
Labriola intanto sta accelerando al massimo per tracciare le linee guida del nuovo piano che sarà costruito con l'obiettivo di farsi trovare pronti a rispondere a un'eventuale Opa di Kkr, con una strategia che punta soprattutto a estrarre valore dai singoli asset e a far crescere così anche il prezzo delle azioni in Borsa. Dovrà tenere insieme gli interessi di tutti gli azionisti. Labriola presenterà una prima bozza martedì prossimo e poi il 2 marzo è prevista l'approvazione. Il manager conosce l'azienda come pochi altri lavorandoci da oltre 20 anni sempre in posizioni di vertice, ma definire una strategia triennale per rilanciare un gruppo che da almeno un decennio perde incessantemente ricavi non è un esercizio facile. Tanto più se dentro c'è lo scorporo della rete, attorno a cui si gioca il futuro di Tim.
Kkr ha avuto modo di illustrare i propri piani in alcuni incontri avuti a Roma prima di Natale e la disponibilità a separare la rete da Tim e a cederla ha riscontrato interesse. Insieme però a dubbi sui tempi e i rischi di esecuzione. Il piano del fondo Usa deve passare attraverso un'Opa, che potrebbe estrarre più valore e dare maggiori garanzie al governo sulla rete con un impegno a vendere, ma c'è ancora molto da definire. Il Tesoro ha arruolato Lazard per analizzare la situazione. La Cassa depositi e prestiti, a cui fa capo il 10% di Tim e il 60% di Open Fiber, si avvale del Credit Suisse e Vivendi di Rothschild. Tim ha chiesto a Mediobanca e Vitale & C., di assistere Labriola sul piano.
L'idea resta quella di dividere Tim attraverso una scissione proporzionale, dando vita a due società separate quotate in Borsa, una con la rete e una per i servizi, con un azionariato speculare. Sarebbe un passaggio propedeutico alla creazione della rete unica con Open Fiber a cui punterebbe il governo, auspicata anche di recente dalla Cdp. Servono tuttavia non meno di 12-18 mesi per arrivarci. Per accelerare, Tim starebbe valutando una soluzione con Open Fiber per un coinvestimento nelle aree grigie che non rientrano nel Pnrr. Un primo abbozzo di rete unica, i cui piani di sviluppo verrebbero tenuti slegati dal confronto tra gli azionisti di Tim e Open Fiber sugli equilibri per la nuova società della rete unica. Su cui si sta già ragionando. Con la scissione Cdp potrebbe uscire da Tim "servizi" per concentrarsi sull'infrastruttura, in cui conferendo Open Fiber avrebbe il controllo. Vivendi potrebbe invece cedere le azioni della rete - le ipotesi sui possibili compratori vanno da Macquarie a Cdp fino a Kkr - per concentrarsi sui "servizi" oppure decidere di uscire definitivamente. Il gruppo parigino avrebbe portato il valore di carico delle azioni Tim a 0,86 centesimi e Kkr ha detto di essere disposta a offrire 0,505 euro. Labriola dovrà far salire l'asticella. Secondo diversi osservatori Parigi potrebbe anche valutare una trattativa con Kkr sulla propria quota.
pev
(END) Dow Jones Newswires
January 13, 2022 03:13 ET (08:13 GMT)
 
Delega fiscale: la Lega ha l'obiettivo di cancellare la Tobin Tax (MF)
MILANO (MF-DJ)--Nel pacchetto di emendamenti alla delega fiscale potrebbe entrare anche lo stop alla Tobin Tax all'italiana. Il termine per presentare le proposte di modifica scadrà domani. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, oltre agli interventi contro le misure in tema di catasto, di concerto con Forza Italia e Fratelli d'Italia, il Carroccio è pronto a depositare una proposta per la cancellazione dell'imposta sulle transazioni finanziarie introdotta dal governo Monti e in vigore dal 2013.
Nel corso degli anni il gettito è stato sempre inferiore alle attese. Se nei propositi l'obiettivo di incasso si sarebbe dovuto aggirare attorno a 1 miliardo di euro, poi ridotto a 800 milioni, nella realtà gli introiti valgono la metà. Nel 2019, ultimo dato in consuntivo, sono entrati 354 milioni. L'anno prima la cifra era di 429 milioni e nel 2017 era pari a 432 milioni, mentre il pre-consuntivo dei primi undici mesi del 2021 segna quota 370 milioni.Addirittura, il bilancio della misura potrebbe essere negativo, almeno secondo le elaborazioni svolte da Ambromobiliare, che ha ipotizzato di ricostruire il mancato gettito fiscale delle sole imposte dirette derivante dalla perdita di business dell'industria dei servizi finanziari in Italia. Considerati i mancati ricavi da commissioni di intermediazione, qualora i volumi siano pari alla media pre Tobin tax, i mancati ricavi dall'indotto, il mancato gettito Irpef per le assunzioni che non sono state fatte e, ancora, la mancata Ires sugli utili ante-imposte generati nella penisola, a conti fatti, considerati tutti questi criteri, nel 2019 ci sarebbe stata una perdita di incassi da imposte dirette pari a 693 milioni.
fch
(END) Dow Jones Newswires
January 13, 2022 03:00 ET (08:00 GMT)
 
Enel: Starace; nessun profitto extra, servono più rinnovabili (Rep)
ROMA (MF-DJ)--"Noi non abbiamo fatto extraprofitti. Noi produciamo il 18% dell'energia prodotta in Italia e la vendiamo direttamente ai nostri clienti, al mercato libero a prezzi fissati due o tre anni prima, come facciamo d'altronde in Spagna e in tutto il resto dei mercati in cui siamo presenti. Quindi anche ora, avendo già venduto la nostra energia, non abbiamo avuto extraprofitti e i nostri clienti, che hanno avuto i prezzi fissati tempo fa, sono al riparo da questa volatilità del gas. Non siamo tra quelli che hanno beneficiato della lotteria del gas».
Lo afferma in un'intervista a Repubblica l'amministratore delegato di Enel, Francesco Starace, parlando dei rincari delle bollette di luce e gas che sono una grande preoccupazione degli italiani.
«Il caro gas finirà, poi tornerà, poi ricomincerà. Il gas è il fratello minore del petrolio ed ha i suoi stessi geni, è volatile da sempre. Ora dobbiamo limitare gli aumenti, e mi pare che in questo momento il governo lo stia facendo bene, e poi agire strutturalmente su due fronti: ridurre la nostra dipendenza da questa commodity preziosa ma troppo instabile, orientandoci sempre di più verso le rinnovabili, e ammortizzare la volatilità intrinseca del gas facendo contratti su tempi più lunghi. In molte parti del mondo si fa, mentre in Europa dal 2003 si è scelto di privilegiare un mercato a breve termine, pensando che favorisse i consumatori. Ma oggi non è più il caso di comprare energia giorno per giorno. I primi nostri grandi clienti lo hanno capito e stanno cambiando la loro strategia di acquisto proprio in questa direzione», spiega.
L'Ue si appresta a considerare il nucleare fonte sostenibile ma Starace spiega da tempo che il nucleare non è praticabile. "Chi ha le centrali nucleari, come la Francia, le gestisca bene e le faccia andare finché ce le ha. Per chi invece non le ha, non ha senso costruirne di nuove con la tecnologia esistente. Per il nucleare di nuova generazione, su cui è bene lavorare studiando le tecnologie più promettenti, si parla di tempi tra il 2035 e il 2040», conclude.
pev
(END) Dow Jones Newswires
January 13, 2022 03:42 ET (08:42 GMT)
 
Enel: Starace, per Gridspertise partner in 2020 e Ipo in 2023 (Rep)
ROMA (MF-DJ)--"Solo fornendo i contatori digitali a noi stessi, con 70 milioni di clienti nel mondo, siamo diventati il secondo operatore globale nel settore. Gridspertise, così si chiama la nuova società, partirà nel 2022 come società separata per valorizzare e mettere servizi a disposizione di tutti i clienti nel mondo. Avrà un partner industriale già quest'anno e per il 2023 prevediamo la quotazione, così come verrà quotata anche la nuova realtà nata dalla scissione di Enel X che si occupa di ricarica delle auto elettriche».
Lo annuncia l'amministratore delegato di Enel, Francesco Starace, in un'intervista a Repubblica.
pev
 
Bce: bollettino, accomodamento monetario è ancora necessario
MILANO (MF-DJ)--Nella riunione di politica monetaria di dicembre la Bce ha ritenuto che i progressi compiuti nella ripresa economica e verso l'obiettivo di inflazione a medio termine della Bce consentano una riduzione graduale del ritmo degli acquisti di attività nei prossimi trimestri. Tuttavia, l'accomodamento monetario è ancora necessario affinché l'inflazione si stabilizzi sull'obiettivo del 2% nel medio termine.
Lo afferma la Bce nel bollettino economico mensile, puntualizzando che, alla luce dell'attuale incertezza, il Consiglio direttivo deve mantenere flessibilità e restare aperto a tutte le opzioni nella conduzione della politica monetaria.
alb
(END) Dow Jones Newswires
January 13, 2022 04:14 ET (09:14 GMT)
 
e niente nel limbo...volumi zero bassissimi ovunque mercati in attesa di un uo o di uno schianto nel brevissimo?.
io già detto abbondantemente di prediligere la seconda e quindi flat su tutto.
50 e 50 ma ho giocato in questo senso..sperando di poter prendere e accumulare titoli solidi..a prezzi stracciati .buon proseguimento
 

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