TRADING DI BREVISSIMO BREVE MEDIO E LUNGO TERMINE solo nero su bianco certificato no balle

Usa: strada sempre più in salita per pacchetto spesa sociale Biden
MILANO (MF-DJ)--Il senatore democratico della West Virginia, Joe Manchin, il cui sostegno al pacchetto di spesa 'Build Back Better' del presidente Usa, Joe Biden, è cruciale per la sua approvazione al Senato, non è più interessato a sostenere neanche la controfferta da 1.800 miliardi di dollari che aveva presentato alla Casa Bianca, secondo quanto riportato dal Washington Post.
Manchin ha detto la scorsa settimana che lui e Biden non avevano parlato del pacchetto Build Back Better, ma il senatore aveva anche detto in privato di non essere interessato ad approvarlo e che i democratici dovrebbero ripensare il loro approccio, secondo quanto hanno reso noto alcune fonti al quotidiano.
La presidente della Camera, Nancy Pelosi, ha detto ieri alla Cbs che "c'è un accordo da raggiungere" con Manchin. La legislazione da circa 2.000 miliardi di dollari include fondi per l'assistenza all'infanzia, la scuola materna universale gratuita, crediti fiscali mensili per i bambini, assistenza sanitaria domiciliare e Medicaid ampliati, nonché misure per combattere la crisi climatica. Invece di Build Back Better, tuttavia, i democratici sono attualmente concentrati su progetti di legge per proteggere i diritti di voto e le leggi elettorali. Pelosi ha affermato che la legislazione sui diritti di voto è "vitale come qualsiasi altra legislazione che potremmo mai approvare".
I negoziati tra Manchin e Biden si sono interrotti a dicembre dopo che la Casa Bianca ha affermato che il senatore ostacolava l'approvazione della legislazione. Quando Manchin ha sbalordito la Casa Bianca il 19 dicembre dicendo a Fox News che il pacchetto era un "no" per lui e che non avrebbe potuto votare per approvarlo, la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, ha definito le sue osservazioni "un capovolgimento improvviso e inspiegabile della sua posizione".
La Casa Bianca ha continuato a esprimere ottimismo sul fatto che Manchin alla fine sosterrà il pacchetto, considerato una parte importante dell'agenda economica di Biden. Anche altri funzionari pubblici hanno continuato a cercare di ottenere il suo sostegno al disegno di legge.
La controfferta di Manchin proponeva di finanziare in modo permanente l'asilo nido universale, di ampliare l'Affordable Care Act e destinava centinaia di miliardi per le misure climatiche, oltre a una tassa sui miliardari. La sua proposta non includeva, invece, l'estensione del credito d'imposta per i bambini, il finanziamento per alloggi a prezzi accessibili o il denaro per iniziative di equità razziale. Manchin si oppone anche al congedo familiare e medico retribuito.
La Camera dei rappresentanti Usa ha approvato la legge a novembre, ma ha lottato in un Senato equamente diviso in parte a causa dell'opposizione di Manchin e di altri legislatori, incluso la senatrice Kyrsten Sinema.
 
Eni: si aggiudica 5 licenze esplorative in Egitto
ROMA (MF-DJ)--Eni si è aggiudicata dal Ministero del Petrolio egiziano cinque nuove licenze esplorative, quattro delle quali in qualità di Operatore, nell'offshore e onshore egiziano, a seguito della positiva partecipazione al bando "Egypt International Bid Round for Petroleum Exploration and Exploitation" 2021, annunciato dalla Egyptian General Petroleum Corporation e dalla Egyptian Natural Gas Holding Company attraverso l'Egypt Exploration and Production Gateway.
Le licenze, informa una nota, si trovano nel Mediterraneo Orientale (Blocco "EGY-MED-E5" in partnership con BP 50%-50% e Blocco "EGY-MED-E6" IEOC 100%), nel Golfo di Suez (Blocco "EGY-GOS-13" IEOC 100%) e nel Deserto Occidentale (Blocchi "Egy-WD- 7" in partnership con APEX 50%-50% e "EGY-WD-9" IEOC 100%) con una superficie totale di circa 8.410 kmq. Le licenze sono collocate all'interno di bacini prolifici con un contesto geologico petrolifero collaudato in grado di generare idrocarburi liquidi e gassosi, e possono contare anche su impianti di produzione e lavorazione vicini, oltre a un mercato esigente che consentirà una rapida valorizzazione delle potenziali scoperte esplorative.
Questi risultati sono in linea con la strategia di Eni di continuare a esplorare e produrre gas per sostenere il mercato interno egiziano e contribuire all'esportazione di GNL, grazie al recente riavvio dell'impianto di GNL di Damietta.
Eni è presente in Egitto dal 1954 ed è attualmente il principale produttore del Paese con una produzione equity di idrocarburi pari a circa 350.000 barili di petrolio equivalente al giorno.
gug
(END) Dow Jones Newswires
January 10, 2022 06:33 ET (11:33 GMT)
 
Considerando il 2021, l’economia italiana ha fatto sicuramente bene. Tuttavia, dando un’occhiata ai dati dell’Ocse relativi al periodo che va dal quarto trimestre del 2019 al terzo trimestre del 2021, l’Italia è tra i paesi che hanno fatto peggio. E’ quanto emerge dall’articolo dell’Economist

poveri noi ora che draghi esce..
 
il mio intuito stamani mi diceva che essere FLAT in qu3sto periodo pagherà...ci sarann9 belle occasioni..ma ha tempo debito. buona giornata
 
come previsto..l intuito ha funzionato anche questa volta..ma ora rimarrò flat per lungo periodo che non mi piace stacco da tutto..ciao
 
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un cippino in After per devozione...ciao
 
buongiorno

Tim: anche Cdp favorevole a Labriola come ceo (MF)
MILANO (MF-DJ)--Essere o non essere amministratore delegato di Tim, questo è il problema che vede al centro il dg Pietro Labriola e che il cda di Telecom Italia sta affrontando nelle ultime settimane. Di fatto la società continua a operare in assenza della figura del ceo (con le deleghe attualmente affidate al presidente Salvatore Rossi) mentre il board dopo l'uscita di Luigi Gubitosi è sceso da 15 a 14 membri.
Una circostanza già particolare in condizioni normali, ma che sta creando malumori tra gli azionisti visto che il gruppo ha numerose questioni aperte sul tavolo che necessitano di decisioni chiare, in primis sulla manifestazione d'interesse del fondo Kkr intenzionato a lanciare un'opa a 0,505 euro per azione. La procedura di selezione dei candidati affidata a Spencer Stuart è ancora in corso, ma dovrebbe concludersi a breve e così sul tavolo del board potrebbero arrivare i nuovi nomi, tra i quali figurerà anche quello di Labriola. A quando la nomina? Un consiglio è già convocato per il 26 gennaio, ma l'ipotesi è che prima di quella data, forse già settimana prossima, il cda di Tim possa riunirsi per valutare le candidature anche se non è chiaro se già nel corso di questa riunione intermedia sarà sciolta la riserva.
Di sicuro quello che emerge è di nuovo una situazione poco chiara, con Vivendi chiaramente schierata per la nomina in tempi brevi e altri consiglieri che non si capisce se siano contro il mandato all'attuale dg o se vogliano solo rispettare le procedure e aspettare l'esito della selezione di Spencer Stuart. Il senatore Vincenzo Presutto, componente M5S della commissione bicamerale di Vigilanza su Cdp ieri ha spiegato che è «sempre più importante che Cassa vigili attentamente sulle operazioni che stanno riguardando Tim, di cui la stessa Cdp è azionista forte con il 10%, dietro ai francesi di Vivendi, ancora oggi primi azionisti». La sensazione però è che Cassa non abbia perplessità sulla nomina di Labriola e che anzi vedrebbe con favore una sua nomina, e che quindi gli eventuali tentennamenti (se ci sono) siano altrove.
fch
(END) Dow Jones Newswires
January 11, 2022 02:10 ET (07:10 GMT)
 
Cdp: accende i motori del Pnrr (MF)
MILANO (MF-DJ)--Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) si prepara a dare attuazione al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). La spa guidata da Dario Scannapieco ha lanciato due bandi del valore complessivo di oltre 6 milioni di euro per individuare consulenti per il supporto che Cdp dovrà prestare a sua volta a favore della pubblica amministrazione «per la programmazione, la definizione e l'attuazione di interventi infrastrutturali per i quali Cassa Depositi e Prestiti svolge attività di consulenza e assistenza tecnica e amministrativa agli enti pubblici locali e centrali».
L'attuazione del maxi Piano Ue da 191 miliardi, come noto, è uno dei pilastri portanti del nuovo business plan di Cdp presentato da Scannapieco lo scorso 25 novembre. Parlando del piano l'amministratore delegato di Cdp aveva detto chiaramente che «si interseca in maniera molto frequente con il Pnrr» agendo su tre leve: la prima è la gestione diretta di risorse, pari a 3,3 miliardi di euro, che la spa controllata dal ministero dell'Economia investirà in fondi di venture capital e altre iniziative per l'internazionalizzazione delle aziende; la seconda è combinare le risorse del Pnrr con quelle proprie, per creare prodotti finanziari a favore soprattutto delle imprese; mentre la terza è appunto l'offerta di servizi di advisory e di consulenza alla pubblica amministrazione, principalmente a quella centrale, per aiutarla a «mettere a terra» le risorse del piano.
Un'attività, quella dalla consulenza alla pubblica amministrazione (cui Cdp offre da sempre finanziamenti), che era iniziata già durante la gestione dell'ex amministratore delegato Fabrizio Palermo e che ora dovrà essere potenziata. Al proposito Scannapieco nella sua squadra ha chiamato un top manager, Lorenzo Fidato (ingegnere, ex capo della finanza strutturata di Ubi Banca, poi passato in Intesa Sanpaolo), come capo del Pnrr di Cdp. Non solo, l'amministratore delegato ha anche creato una task force trasversale alle diverse aree di Cassa Depositi e Prestiti in modo da garantirsi un miglior coordinamento delle iniziative e ha lanciato un piano di assunzioni di 25 esperti in infrastrutture e Pa (in buona parte già realizzato) che potrebbe essere ulteriormente potenziato.
fch
(END) Dow Jones Newswires
January 11, 2022 02:12 ET (07:12 GMT)
 

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