C'e' comunque da rimanere impressionati nell'osservare l'incastro effettuato da parte della grande maggioranza dei Folisti sui titoli greci.
Osservando l'outing che emerge dal referendum in corso sul FOL, sembra ci sia stata una gara non dichiarata per fare incetta di GGB, con molti italiani che hanno acquisto oltre 500.000 Euro di controvalore (leggo uno persino 1.100.000 Euro all'insegna del o la va o la spacca) e comunque moltissimi italiani che hanno acquistato importi ben maggiori di 100.000 Euro.
Questo singolare comportamento credo dipenda in parte da un noto bias scoperto in finanza comportamentale da R.H. Thaler, il "regret bias" , per cui la gente compra di solito cio' che trova in casa e presenta minor rimpianto nella scelta rispetto all'acquisto fuori casa che presenta una maggior complessita' di elaborazione cognitiva.
Se ad esempio uno compra i GGB sul MOT subira' con la colossale perdita in corso un rimpianto ("regret") decisamente minore di chi avesse comperato i GGB in Germania o a Londra, perche' secondo un noto ragionamento controfattuale scoperto dagli studiosi pesa molto di piu' il rimpianto per aver compiuto un'azione complicata e complessa rispetto al rimpianto per aver fatto un'azione semplice e alla portata di mano (il familiare MOT)
Questo bias agisce anche nel caso di acquisto di molte obbligazioni corporate in emissione (ENI, ENEL, etc), che uno acquista ben volentieri a prezzo maggiorato in sottoscrizione anziche compiere l'elaborazione cognitiva molto complessa di verificare sul EuroTlx che esistono obbligazioni comparables con maggiori yield.
Autostrade, Eni, Enel, Terna, etc. conoscono talmente bene questo bias cognitivo che si rifiutano persino di comunicare il rendimento in anticipo nei loro prospetti informativi, ben sapendo che i loro abituali "clienti" di obbligazioni non si fanno soverchie domande se il rendimento che percepiranno sara' congruo o meno.