Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato (3 lettori)

curiosina

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Soffiamo in su domani?
allego fbtp a 30 minuti.... buona serata a tutti.

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paul kersey

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Tesoro: Italia pronta a nuovo bond in dollari. Quota di BTp in mani estere torna ai livelli di inizio 2018
Il capo della direzione per la gestione del debito pubblico: «La quota in mano investitori esteri al 33%, tornata a livelli 2018» . Allo studio uno strumento complementare al BTp per coinvolgere il retail
Gualtieri a Telefisco: «Iva e detrazioni nel cantiere della riforma Irpef»
2' di lettura

La «Republic of Italy» è pronta a tornare sul mercato dei global bond in dollari con una o più emissioni nel corso del 2020. Lo ha detto Davide Iacovoni, capo della direzione del Tesoro per la gestione del debito pubblico, in un incontro con la stampa per l’illustrazione delle linee guida di gestione del debito pubblico nel 2020. «C’è l’obiettivo di tornare su questo mercato e ricreare una curva dei rendimenti italiani in dollari» ha detto Iacovoni aggiungendo che «ci sono margini per completare la curva» e che il Tesoro sta «valutando se effettuare una emissione multitranche o una singola emissione» su scadenze già ancora non coperte.

La vita media del debito pubblico
Iacovoni ha spiegato che nel 2019 la vita media del debito pubblico italiano si è attestata a 6,87 anni e che l’obiettivo per il 2020 è di “consolidare” questo valore «con piccoli incrementi». Nell’anno in corso, ha detto Iacovoni, le emissioni lorde italiane si attesteranno intorno ai 400 miliardi di euro «in continuità con il 2019», mentre il funding a medio e lungo termine si dovrebbe aggirare intorno ai 245-250 miliardi di euro, tenendo conto le scadenze per circa 200 miliardi e il fabbisogno di stimato di 40/45 miliardi. I BoT in scadenza sono circa 120 miliardi e, aggiungendo i BoT semestrali emessi nel 2020 e in scadenza nello stesso anno, si dovrebbe arrivare a scadenze BoT intorno ai 140-150 miliardi.

Cresce quota in mano investitori esteri
Il dirigente del Tesoro ha poi detto che «ci sono stati dati importanti sul rientro degli investitori esteri tanto che oggi abbiamo uno stock di investitori esteri che detengono titoli di Stato italiani più elevato che all’inizio del 2018», quando era iniziata l'ultima fase di allargamento dello spread. Attualmente, ha aggiunto Iacovoni, la quota di titoli di Stato detenuti da investitori esteri è pari al 32-33 per cento.

Quota retail bassa
La quota di titoli di Stato italiani in mano al retail, sempre secondo quanto detto da Iacovoni, è invece su livelli storicamente bassi, al 5,4% secondo l’aggiornamento di fine ottobre. Per coinvolgere il retail e avere una base di investitori diversificata e più stabile rispetto alla volatilità connessa con il possesso di titoli di Stato da parte delle banche, il Tesoro, ha detto Iacovoni, ha allo studio uno «strumento complementare al BTp Italia ma che non lo sostituisca»
:rolleyes::bye:
 

Webster

Forumer attivo
Tesoro: Italia pronta a nuovo bond in dollari. Quota di BTp in mani estere torna ai livelli di inizio 2018
Il capo della direzione per la gestione del debito pubblico: «La quota in mano investitori esteri al 33%, tornata a livelli 2018» . Allo studio uno strumento complementare al BTp per coinvolgere il retail
Gualtieri a Telefisco: «Iva e detrazioni nel cantiere della riforma Irpef»
2' di lettura

La «Republic of Italy» è pronta a tornare sul mercato dei global bond in dollari con una o più emissioni nel corso del 2020. Lo ha detto Davide Iacovoni, capo della direzione del Tesoro per la gestione del debito pubblico, in un incontro con la stampa per l’illustrazione delle linee guida di gestione del debito pubblico nel 2020. «C’è l’obiettivo di tornare su questo mercato e ricreare una curva dei rendimenti italiani in dollari» ha detto Iacovoni aggiungendo che «ci sono margini per completare la curva» e che il Tesoro sta «valutando se effettuare una emissione multitranche o una singola emissione» su scadenze già ancora non coperte.

La vita media del debito pubblico
Iacovoni ha spiegato che nel 2019 la vita media del debito pubblico italiano si è attestata a 6,87 anni e che l’obiettivo per il 2020 è di “consolidare” questo valore «con piccoli incrementi». Nell’anno in corso, ha detto Iacovoni, le emissioni lorde italiane si attesteranno intorno ai 400 miliardi di euro «in continuità con il 2019», mentre il funding a medio e lungo termine si dovrebbe aggirare intorno ai 245-250 miliardi di euro, tenendo conto le scadenze per circa 200 miliardi e il fabbisogno di stimato di 40/45 miliardi. I BoT in scadenza sono circa 120 miliardi e, aggiungendo i BoT semestrali emessi nel 2020 e in scadenza nello stesso anno, si dovrebbe arrivare a scadenze BoT intorno ai 140-150 miliardi.

Cresce quota in mano investitori esteri
Il dirigente del Tesoro ha poi detto che «ci sono stati dati importanti sul rientro degli investitori esteri tanto che oggi abbiamo uno stock di investitori esteri che detengono titoli di Stato italiani più elevato che all’inizio del 2018», quando era iniziata l'ultima fase di allargamento dello spread. Attualmente, ha aggiunto Iacovoni, la quota di titoli di Stato detenuti da investitori esteri è pari al 32-33 per cento.

Quota retail bassa
La quota di titoli di Stato italiani in mano al retail, sempre secondo quanto detto da Iacovoni, è invece su livelli storicamente bassi, al 5,4% secondo l’aggiornamento di fine ottobre. Per coinvolgere il retail e avere una base di investitori diversificata e più stabile rispetto alla volatilità connessa con il possesso di titoli di Stato da parte delle banche, il Tesoro, ha detto Iacovoni, ha allo studio uno «strumento complementare al BTp Italia ma che non lo sostituisca»
:rolleyes::bye:
opportunità???? Seguiremo al solito i consigli del Maestro PB
 

bioritmo

Forumer attivo
off topic : chi mi sa spiegare la correlazione tra azionario e obbligazionario? quando uno scende l'altro sale è una cosa complicata da spiegare in un post?
grazie a chi m indirizza per capire
 

camaleonte

Forumer storico
Fisco, Gualtieri: a fine 2019 entrate superiori alle previsioni

Glv
,
Askanews•4 febbraio 2020


Roma, 4 feb. (askanews) - Negli ultimi mesi del 2019 "abbiamo avuto un andamento delle entrate fiscali maggiore rispetto alle attese, grazie ad alcune misure come quelle sulla fatturazione elettronica". Lo ha affermato il ministro dell'economia Roberto Gualtieri, secondo cui "stiamo recuperando più risorse di quanto previsto".

Al momento, ha aggiunto Gualtieri in un incontro elettorale, "non c'è un piano preciso sulla riforma fiscale. C'è una impostazione che vogliamo condividere con grande prudenza".
 

Nemo trader

Forumer storico
Dopo un avvio di settimana all'insegna delle tensioni, quest'oggi è tornato in parte il sereno sul mercato obbligazionario italiano.

Lo spread BTP-Bund ha ripreso la via del ribasso oggi ed è sceso del 2,59% a 135,5 punti base, e di pari passo si sono riattivati gli acquisti sui BTP, con conseguente calo dei tassi che hanno visto il rendimento del decennale arretrare dell'1,15% allo 0,949%.

Lo spread e i BTP oggi si sono mossi in controtendenza rispetto al resto d'Europa, dove invece i rendimenti sono tornati a salire.

Le vendite sui Bond al di fuori dei confini italiani sono state alimentate dal ritorno di una certa propensione al rischio, favorita dal venire meno di alcuni timori sull'impatto del coronavirus.

Il mercato scommette e confida nell'intervento delle Banche Centrali che potrebbero contenere in qualche modo le conseguenze del virus sull'economia cinese in primis e di conseguenza su quella globale.

Gli analisti di Marzotto Investment House segnalano in un report che si è aperta una prima fase di consolidamento sia per il Tbond che per il Bund.

Il trend di compressione dei rendimenti dei titoli core potrebbe però tornare a riemergere nel caso in cui dovessero intensificarsi al di fuori della Cina i casi di decessi per coronavirus, con i temuti riflessi negativi sulla dinamica della crescita globale.


Per quanto riguarda i periferici, gli esperti segnalano che per ora sembra essersi esaurita la compressione dei rendimenti dei BTP, con lo spread che ha arrestato la sua discesa a ridosso della soglia dei 130 punti base, sui minimi dallo scorso ottobre.

Marzotto Investment House fa notare che alcuni hanno iniziato a ritenere troppo contenuto il premio per il rischio dei BTP rispetto alla maggiore stabilità politica del Portogallo, con un ridotto bisogno di offerta e possibili nuovi upgrade del rating, e in confronto alla Spagna che gode di crescita ben superior rispetto a quelli dell'Italia.

Secondo il team di Marzotto Investment House in questa fase sarebbe quindi giustificata qualche presa di profitto sui BTP.

Questo anche in ragione del fatto che non si esclude che il Tesoro possa riaffacciarsi sul primario con una nuova emissione sindacata, questa volta a 15 anni, dopo il successo del trentennale a gennaio.


Fonte: News Trend Online
 

stefanofabb

GAIN/Welcome
off topic : chi mi sa spiegare la correlazione tra azionario e obbligazionario? quando uno scende l'altro sale è una cosa complicata da spiegare in un post?
grazie a chi m indirizza per capire
A me sembra che siano in correlazione ora bioritmo..(si chiama mercato orso e scendono tutt'al più a livello di seduta giornaliera come avviene oggi lasciando il posto a rialzi azionari o ribassi obbligazionari e viceversa) ciò che succede e potrebbe fare massimi maggiori sia obbligazionario che azionario..insomma il vecchio record dell'indice MIB Tel anni '90 è destinato a crollare.In correlazione fu anche in parte il 2012 che nonostante il FIB fosse su minimi assoluti(Luglio 11850 punti circa) i BTp partiroro subito prima che fossero seguiti dall'indice azionario con dimissioni del governo Berlusconi poi lasciando il posto al "bocconiano" Monti.IL resto lo conosciamo ..metto un sunto di mio pugno interessante da leggere,buona sera.
Cerco di dare dati attuali di quanto avviene e quindi non fare previsioni che possano dare luogo a interpretazioni fuorvianti .questo è un sunto di come si muovano i mercati nella loro grandezza e imprevedibilità. la analisi macroeconomica la applico e la seguo da molto tempo sul mio modo di operare sia col trading giornaliero e anche da possibile cassetto se rimango il titolo in portafoglio in tempi medi(3/6/9 mesi).
ora elenco alcuni dati e ce ne sono molti altri( cambio eur/usd ,petrolio,inflazione,tassi IRS,credibilità paese(credit default swaps che posto regolarmente) che possano influire sull'andamento obbligazionario,correlato con l'azionario per rendere più semplice il discorso...............
In corrispondenza dei rispettivi massimi ciclici, l'andamento del mercato del debito tende ad anticipare quello azionario.
Le caratteristiche di tale anticipo e l'entità della discesa dei prezzi delle obbligazioni variano da ciclo a ciclo.
I tassi a breve termine sono solitamente i primi che iniziano a crescere, seguiti poi dai tassi a lungo termine.
I tassi del mercato monetario infatti risultano essere i più sensibili alle condizioni dell'economia;
le decisioni aziendali relative al rinnovo delle scorte, ad esempio, per cui è necessario un cospicuo ammontare di capitali a breve termine, sono prese in modo molto più snello rispetto a quelle relative all'indebitamento a lungo termine, necessario a finanziare impianti e macchinari.
Quindi, seguire costantemente i tassi a breve ad esempio può dare una valida indicazione delle pressioni finanziarie e delle tendenze dei tassi nel settore privato.

Non esistono regole rapide e certe che pongano in relazione l'entità del successivo declino con il periodo di tempo che separa i massimi dei prezzi delle obbligazioni e delle azioni.
Così nel 1959 i mercati monetari ed obbligazionari fecero segnare un massimo rispettivamente diciotto e diciassette mesi prima del massimo del Dow Jones;
questo in confronto rispettivamente, agli undici mesi e ad un mese di anticipo sul massimo del mercato toro del 1973.
Malgrado poi il declino dei mercati obbligazionari e monetario fosse più marcato e di durata superiore nel 1959, l'indice Dow, come media mensile, perse soltanto il 13% rispetto al 42% del mercato orso 1973-74.
Ciò che è significativo è che ogni massimo ciclico del mercato azionario in questo secolo è stato preceduto da, o si à presentato in concomitanza di, un massimo in entrambi i mercati del debito a breve e a lungo.
Un'ulteriore caratteristica dei massimi ciclici è che il prezzo delle obbligazioni di qualità migliore (cioè quelle emesse dal Tesoro o quelle emesse da società con rating AAA) diminuisce in anticipo rispetto a quello delle obbligazioni di qualità inferiore.
Ciò si è verificato nella quasi totalità dei punti d'inversione dal 1919.

Questo fenomeno è il risultato di due fattori;
innanzitutto negli ultimi stadi delle fasi di espansione economica aumenta la domanda di finanziamento da parte del settore privato.
Le banche commerciali, che sono i maggiori detentori istituzionali di titoli di Stato, sono anche i prestatori di ultima istanza per i privati che prendono a prestito;
via via che la domanda di finanziamento aumenta le banche aumentano le loro vendite di titoli di Stato e di altri investimenti di prestiti bancari.
Si innesca così un effetto secondario sia lungo la curva dei rendimenti sia nei confronti di emissioni di qualità inferiore.
Tali pressioni spingono verso l'alto i rendimenti su obbligazioni di alta qualità, e al tempo stesso sono indicative delle condizioni positive degli affari, le quali inducono gli investitori a diventare meno cauti.
Di conseguenza, gli investitori sono ben disposti a ignorare i rendimenti prudenziali sulle obbligazioni di alta qualità a favore dei più remunerativi strumenti di debito di qualità inferiore;
così, per un certo tempo, queste obbligazioni aumentano di prezzo, mentre le obbligazioni di qualità superiore diminuiscono.
In corrispondenza dei minimi ciclici valgono relazioni simili, nel senso che le obbligazioni di buona qualità sono in anticipo rispetto agli strumenti di debito di qualità inferiore ed alle azioni.
Storicamente le caratteristiche di anticipo dei mercati sono meno evidenti per i minimi che per i massimi ciclici, e talvolta i prezzi di obbligazioni ed azioni completano un minimo simultaneamente.
Il trend dei tassi d'interesse è pertanto un buon punto di riferimento per individuare i minimi del mercato azionario.
Il punto chiave da tenere presente non è rappresentato tanto dal livello a cui si trovano i tassi, ma dalla forza con cui essi crescono, o diminuiscono.
Un metodo per determinare quando un cambiamento nel tasso d'interesse possa essere sufficiente ad influenzare il mercato azionario, consiste nel sovrapporre graficamente l'andamento di due indicatori Rate Of Change (si tratta di un semplice tasso di variazione), uno relativo al tasso e l'altro alle azioni.
L'indicatore ROC è un semplice indicatore di momentum, molto noto in analisi tecnica, utile per trarre delle indicazioni sulle latenti condizioni di forza o di debolezza presenti in una tendenza.
Si tratta di calcolare il tasso al quale varia il prezzo in un determinato intervallo di tempo:
se, ad esempio, si desidera costruire un indicatore che misuri il ROC su cinque settimane, il prezzo corrente va diviso per il prezzo di cinque settimane prima.
Il successivo valore dell'indice sarà calcolato dividendo il prezzo della settimana prossima con quello di quattro settimane fa.
Quindi, i segnali di acquisto (di vendita) vengono generati quando il ROC relativo ai tassi oltrepassa verso il basso (verso l'alto) quello relativo all'indice dei prezzi azionari.
Infatti il mercato azionario può crescere anche in presenza di un aumento dei tassi d'interesse; questo metodo ci segnala però quando la crescita dei tassi è maggiore di quella delle azioni e viceversa.
Un metodo alternativo alla relazione tra i tassi di variazione dei tassi a breve e del mercato azionario appena illustrato, consiste nella considerazione che un rialzo delle quotazioni azionarie è in genere più robusto se avviene in presenza di un ribasso dei tassi e viceversa.
Il nuovo indicatore detto Money Flow Index, può quindi essere derivato dal rapporto tra una media indice del mercato azionario, come ad esempio lo S&P 500, e il tasso di rendimento di uno strumento del mercato monetario, come ad esempio la commercial paper a quattro mesi.
Se i tassi a breve confermano la loro storica tendenza ad anticipare le svolte cicliche del mercato azionario, ne consegue che anche l'indicatore così calcolato tenderà in corrispondenza dei minimi del mercato a formare i propri in anticipo;
in corrispondenza dei massimi delle azioni, viceversa, tenderà a far segnare i propri massimi anticipatamente oppure ad aumentare meno rapidamente rispetto ai prezzi del mercato azionario.
Verifiche effettuate sul comportamento storico del Money Flow Index, evidenziano che ad ogni segnale d'acquisto è seguito un mercato toro, ad eccezione del 1989.
 

Switchphysical

Forumer attivo
off topic : chi mi sa spiegare la correlazione tra azionario e obbligazionario? quando uno scende l'altro sale è una cosa complicata da spiegare in un post?
grazie a chi m indirizza per capire
Da ignorante: se ho solo 1 euro, e lo investo in azioni, le azioni salgono di prezzo (perché il mio acquisto fa aumentare la domanda).
Se tolgo l'euro dalle azioni e lo investo in obbligazioni, le prime calano di prezzo (perché la domanda si riduce) e le seconde aumentano (la domanda aumenta).

Il ragionamento dovrebbe valere anche per importi di denaro maggiori (ma comunque finiti: anche 1000 miliardi di miliardi di euro sono una quantità finita): se investi in A, il prezzo di A sale. Se investi in B, il prezzo di B sale.
Se investi in A togliendo a B, il prezzo di A sale e il prezzo di B scende.

Questo da ignorante e in estrema sintesi. Se ho sbagliato, crocifiggetemi in sala mensa.
 
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stefanofabb

GAIN/Welcome
Segnali di trading sul FIB (OT) ..una buona notte a voi ,vado a nanna :reading:
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marketinsight.it - ANALISI TECNICA - FIB, GAP UP RIMASTO APERTO SUL LIVELLO 23.445
Il mercato azionario italiano sembra essere impostato al
ribasso nel breve termine, nonostante la performance positiva
registrata nella seduta di oggi. Il Future sull'indice FTSE/MIB,
infatti, dopo un'apertura con un Gap Up di continuazione, ha
intrapreso fin da subito un andamento fortemente rialzista che lo
ha portato a realizzare un massimo sul livello[...]


Leggi la notizia sul sito marketinsight.it
 

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