tontolina
Forumer storico
I traditori della patria atto 1°, Mario Monti
Ecco a voi Mario Monti, ritratto di Costantino Rover – © economia spiegata facile
Come promesso inizia la rubrica, i traditori dell’Italia, ovvero la galleria di ritratti dei peggiori personaggi italiani ed internazionali che hanno condotto l’Italia e l’economia nel tunnel in cui si trovano oggi.
Economisti, politici, comunicatori, giornalisti, tutti coloro che hanno sposato dottrine economiche sbagliate sapendo di sbagliare, che hanno manipolato l’opinione pubblica e disinformato per decenni.
Con il vostro contributo stiamo raccogliendo materiali anche per i prossimi personaggi:
Giorgio Napolitano, Emma Bonino, Carlo Cottarelli, Beppe Grillo, Marco Travaglio, Mario Draghi, Lilli Gruber, Massimo D’Alema, Romano Prodi, ecc. ecc. ecc. ma anche i fondatori del pensiero liberista: Frierdick Von Hayek, Milton Friedman, ecc.
Abbiamo deciso di sposare l’arma dell’ironia.
C’è poco da ridere, ma è sempre pur meglio che piangere.
Mario Monti, bocconiano doc, nasce figlio di un banchiere che, invece di avviarlo ad attività più adatte alle sue reali capacità, testimoniate in seguito dai fatti, lo spinge a seguire le orme del padre.
I casi della vita, il peggiore che potesse capitare a noi.
Dedito alla stabilità di bilancio, un po’ meno ai doveri di uno statista verso il suo popolo, è riuscito a farsi raccomandare dai mercati persino per ricoprire la carica di presidente del Consiglio.
Da qui è un florilegio di performances d’accatto degne di qualsiasi mediocre degno di questo nome.
È così che riesce a fare danni ovunque egli metta le mani.
Vi raccontiamo la storia del personaggio ideale per la galleria dei traditori dell’Italia.
MARIO MONTI
Economista nel curriculum, un po’ meno nei risultati conseguiti, nella sua carriera ha ricoperto, nell’ordine, le seguenti cariche:
Commissario_europeo_per_la_concorrenza
Senatore_a_vita
Ministro_dell’economia_e_delle_finanze_della_Repubblica_Italiana
Presidente_del_Consiglio_dei_ministri_della_Repubblica_Italiana
Oltre a queste ha ricoperto numerosi incarichi pubblici e privati, inclusi ruoli nell’Aspen Institute e diversi all’interno di Goldman Sachs
Dopo la sua defenestrazione da Palazzo Chigi diventa capo di un soggetto politico che si millanta partito. Si squaglierà nell’arco di pochi mesi, certificando il definitivo livello di apprezzamento che può vantare presso gli elettori.
Chi è e cosa fa Mario Monti
Il nome di Mario nasce dal più classico degli amletici dubbi che assale i suoi genitori i quali, eternamente indecisi, ogni anno fanno il gioco della bottiglia per scegliere la metà per le vacanze: mari o monti?
Nell’autunno del 2011 viene fatto senatore a vita da Re Giorgio Napolitano, pur di ficcarlo a Palazzo Chigi al posto di Silvio Berlusconi a guidare, nel ruolo di Mario-netta di Governo tecnico a guida tedesca.
Il suo primo provvedimento di rilievo è l’infausto decreto dal profetico nome, Salva Italia con il quale si affretta ad anticipare i tempi per l’inconvertibilità della Lira nell’Euro.
Il seguito è scritto nel libro di ricette europee donatogli dalla Troika come omaggio per il prestigioso incarico ricevuto.
Quando lo mostra agli amici, ne cancella il titolo e scarabocchia a mano sulla copertina un nuovo titolo, per farlo sembrare farina del suo sacco.
Lo intitola Agenda Monti.
Anziché far sì che gli italiani possano convertire le vecchie Lire nascoste in qualche cassetta di sicurezza o ereditate da parenti vicini e lontani fino al 2012, Mario Monti anticipa i tempi e chiude i cordoni della borsa. La Cassazione sancisce che la norma è incostituzionale. La sentenza potrebbe costare allo Stato 1,3 miliardi di euro, l’equivalente delle lire non convertite incassate in anticipo Tre mesi prima.
Già da qui scopriamo che il suo unico scopo è di fare cassa in tutti i modi.
Le mosse del curatore fallimentare
scambiato per salvatore della patria
Ecco tutte le successive mosse come la riforma Fornero che prevede:
Grafico della spesa sociale nazionale dal 2001 al 2013
Qui abbiamo il grafico della produzione industriale in Italia e nell’eurozona
Mario Monti e l’austerity, grafico del rapporto debito/PIL dal 1938 al 2015
L’andamento del PIL in Italia
Qui ecco elencati tutti i danni della austerity introdotta da Mario Monti.
Nemmeno con le sue ricette (in realtà ricette europee) lo Stato è riuscito a contenere i costi previdenziali. Anzi ha causato danni sociali al Paese.
In più, nel frattempo, il debito pubblico continua a salire. Formidabile il suo risultato di farlo salire di ben 129 miliardi in appena 11 mesi da “salvatore della patria” . Un balzo simile era riuscito solo ad Amato e a Berlusconi.
Con il decreto Salva Italia, Mario Monti ha salvato le banche ma distrutto lavoro, salute pubblica e domanda interna
Per fortuna che, mentre taglia sul lavoro, salute pubblica e servizi ai cittadini, trova i soldi per saldare in anticipo i conti con le banche.
A ridosso dei provvedimenti che creeranno l’epocale fenomeno degli esodati, senza darne mai spiegazioni, il 3 gennaio 2012 fa bonificare due miliardi e mezzo a Morgan Stanley in largo anticipo rispetto alle scadenze previste dai contratti.
Per le banche i soldi si trovano sempre e si trovano subito.
Un valore pari al 10% del Salva Italia sfuma così.
Toccherà alla Corte dei Conti intentare il recupero di quel danni. Verrà fermata da un “difetto di giurisdizione” che interromperà l’azione della Corte.
Solo con questo “giochetto” Mario Monti ha causato danni in solido per 4 miliardi, senza contare ovviamente gli incalcolabili danni sociali e all’economia.
Un Capitan Patacca contro lo spread
Durante il suo fulgido mandato si diffondono strane voci sul suo conto, come quella che grazie a lui lo spread dei BTP si era abbassato.
Nulla di più falso. All’insediamento come presidente del consiglio, lo spread cala per merito del primo quantitative easing di Mario Draghi, che assorbe il colpo della crisi su tutti i Titoli del sud Europa.
Di lì a poco, nonostante normal Monti, o forse proprio grazie a lui, lo spread (segnale dell’opinione che i mercati hanno della credibilità di un Paese) ricomincia a risalire sugli stessi livelli del crepuscolo berlusconiano.
Leggiamo dal libro di economia spiegata facile
Mario Monti il comunicatore
Ma le sue migliori dichiarazioni, con ispirato senso comunicativo, sono altre.
La prima e forse più significativa è: “Qual è il più grande successo dell’Euro? Ma la Grecia!“
Quindi per riassumere quanto detto da Monti:
tutti i Paesi e tutte le economie si devono adeguare alla Germania. Cosa vuoi che sia l’aumento della mortalità infantile dovuto alla povertà dei cittadini?
Seconda “Stiamo distruggendo la domanda interna“.
Ecco a voi Mario Monti, ritratto di Costantino Rover – © economia spiegata facile
Come promesso inizia la rubrica, i traditori dell’Italia, ovvero la galleria di ritratti dei peggiori personaggi italiani ed internazionali che hanno condotto l’Italia e l’economia nel tunnel in cui si trovano oggi.
Economisti, politici, comunicatori, giornalisti, tutti coloro che hanno sposato dottrine economiche sbagliate sapendo di sbagliare, che hanno manipolato l’opinione pubblica e disinformato per decenni.
Con il vostro contributo stiamo raccogliendo materiali anche per i prossimi personaggi:
Giorgio Napolitano, Emma Bonino, Carlo Cottarelli, Beppe Grillo, Marco Travaglio, Mario Draghi, Lilli Gruber, Massimo D’Alema, Romano Prodi, ecc. ecc. ecc. ma anche i fondatori del pensiero liberista: Frierdick Von Hayek, Milton Friedman, ecc.
Abbiamo deciso di sposare l’arma dell’ironia.
C’è poco da ridere, ma è sempre pur meglio che piangere.
Mario Monti, bocconiano doc, nasce figlio di un banchiere che, invece di avviarlo ad attività più adatte alle sue reali capacità, testimoniate in seguito dai fatti, lo spinge a seguire le orme del padre.
I casi della vita, il peggiore che potesse capitare a noi.
Dedito alla stabilità di bilancio, un po’ meno ai doveri di uno statista verso il suo popolo, è riuscito a farsi raccomandare dai mercati persino per ricoprire la carica di presidente del Consiglio.
Da qui è un florilegio di performances d’accatto degne di qualsiasi mediocre degno di questo nome.
È così che riesce a fare danni ovunque egli metta le mani.
Vi raccontiamo la storia del personaggio ideale per la galleria dei traditori dell’Italia.
MARIO MONTI
Economista nel curriculum, un po’ meno nei risultati conseguiti, nella sua carriera ha ricoperto, nell’ordine, le seguenti cariche:
Commissario_europeo_per_la_concorrenza
Senatore_a_vita
Ministro_dell’economia_e_delle_finanze_della_Repubblica_Italiana
Presidente_del_Consiglio_dei_ministri_della_Repubblica_Italiana
Oltre a queste ha ricoperto numerosi incarichi pubblici e privati, inclusi ruoli nell’Aspen Institute e diversi all’interno di Goldman Sachs
Dopo la sua defenestrazione da Palazzo Chigi diventa capo di un soggetto politico che si millanta partito. Si squaglierà nell’arco di pochi mesi, certificando il definitivo livello di apprezzamento che può vantare presso gli elettori.
Chi è e cosa fa Mario Monti
Il nome di Mario nasce dal più classico degli amletici dubbi che assale i suoi genitori i quali, eternamente indecisi, ogni anno fanno il gioco della bottiglia per scegliere la metà per le vacanze: mari o monti?
Nell’autunno del 2011 viene fatto senatore a vita da Re Giorgio Napolitano, pur di ficcarlo a Palazzo Chigi al posto di Silvio Berlusconi a guidare, nel ruolo di Mario-netta di Governo tecnico a guida tedesca.
Il suo primo provvedimento di rilievo è l’infausto decreto dal profetico nome, Salva Italia con il quale si affretta ad anticipare i tempi per l’inconvertibilità della Lira nell’Euro.
Il seguito è scritto nel libro di ricette europee donatogli dalla Troika come omaggio per il prestigioso incarico ricevuto.
Quando lo mostra agli amici, ne cancella il titolo e scarabocchia a mano sulla copertina un nuovo titolo, per farlo sembrare farina del suo sacco.
Lo intitola Agenda Monti.
Anziché far sì che gli italiani possano convertire le vecchie Lire nascoste in qualche cassetta di sicurezza o ereditate da parenti vicini e lontani fino al 2012, Mario Monti anticipa i tempi e chiude i cordoni della borsa. La Cassazione sancisce che la norma è incostituzionale. La sentenza potrebbe costare allo Stato 1,3 miliardi di euro, l’equivalente delle lire non convertite incassate in anticipo Tre mesi prima.
Già da qui scopriamo che il suo unico scopo è di fare cassa in tutti i modi.
Le mosse del curatore fallimentare
scambiato per salvatore della patria
Ecco tutte le successive mosse come la riforma Fornero che prevede:
- Il passaggio dal sistema retributivo al sistema contributivo;
- l’aumento dell’età pensionistica: minimo 20 anni di contribuzione e 66 anni di età per donne del pubblico impiego e uomini (Pa e privati), 62 anni per donne del settore privato (poi 66 anni e 3 mesi nel 2018), 63 anni e 6 mesi per donne lavoratrici autonome (che diventeranno gradualmente 66 anni e 3 mesi nel 2018);
- abolisce la pensione di anzianità il che crea il problema degli esodati;
- l’adeguamento dell’aspettativa di vita non più triennale ma biennale, a partire dal 2019;
- allungamento dell’età pensionabile delle lavoratrici, per renderla nel tempo uguale a quella dei lavoratori
Grafico della spesa sociale nazionale dal 2001 al 2013
Qui abbiamo il grafico della produzione industriale in Italia e nell’eurozona
Mario Monti e l’austerity, grafico del rapporto debito/PIL dal 1938 al 2015
L’andamento del PIL in Italia
Qui ecco elencati tutti i danni della austerity introdotta da Mario Monti.
Nemmeno con le sue ricette (in realtà ricette europee) lo Stato è riuscito a contenere i costi previdenziali. Anzi ha causato danni sociali al Paese.
In più, nel frattempo, il debito pubblico continua a salire. Formidabile il suo risultato di farlo salire di ben 129 miliardi in appena 11 mesi da “salvatore della patria” . Un balzo simile era riuscito solo ad Amato e a Berlusconi.
Con il decreto Salva Italia, Mario Monti ha salvato le banche ma distrutto lavoro, salute pubblica e domanda interna
Per fortuna che, mentre taglia sul lavoro, salute pubblica e servizi ai cittadini, trova i soldi per saldare in anticipo i conti con le banche.
A ridosso dei provvedimenti che creeranno l’epocale fenomeno degli esodati, senza darne mai spiegazioni, il 3 gennaio 2012 fa bonificare due miliardi e mezzo a Morgan Stanley in largo anticipo rispetto alle scadenze previste dai contratti.
Per le banche i soldi si trovano sempre e si trovano subito.
Un valore pari al 10% del Salva Italia sfuma così.
Toccherà alla Corte dei Conti intentare il recupero di quel danni. Verrà fermata da un “difetto di giurisdizione” che interromperà l’azione della Corte.
Solo con questo “giochetto” Mario Monti ha causato danni in solido per 4 miliardi, senza contare ovviamente gli incalcolabili danni sociali e all’economia.
Un Capitan Patacca contro lo spread
Durante il suo fulgido mandato si diffondono strane voci sul suo conto, come quella che grazie a lui lo spread dei BTP si era abbassato.
Nulla di più falso. All’insediamento come presidente del consiglio, lo spread cala per merito del primo quantitative easing di Mario Draghi, che assorbe il colpo della crisi su tutti i Titoli del sud Europa.
Di lì a poco, nonostante normal Monti, o forse proprio grazie a lui, lo spread (segnale dell’opinione che i mercati hanno della credibilità di un Paese) ricomincia a risalire sugli stessi livelli del crepuscolo berlusconiano.
Leggiamo dal libro di economia spiegata facile
Mario Monti il comunicatore
Ma le sue migliori dichiarazioni, con ispirato senso comunicativo, sono altre.
La prima e forse più significativa è: “Qual è il più grande successo dell’Euro? Ma la Grecia!“
Quindi per riassumere quanto detto da Monti:
tutti i Paesi e tutte le economie si devono adeguare alla Germania. Cosa vuoi che sia l’aumento della mortalità infantile dovuto alla povertà dei cittadini?
Seconda “Stiamo distruggendo la domanda interna“.