TRASPARENZA MPS 2:LA MPS NASCONDE I CONTRATTI AL GIUDICE (2 lettori)

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Class Action, tutto quello che avreste voluto chiedere (FAQ)

di ClassAction

Nel primo numero sull'educational sulle Class Action abbiamo spiegato quali sono i capi saldi su

cui si fonda il procedimento tipico dell'ordinamento statunitense. Ora, ecco le risposte alle domande

che più frequentemente ci sono state poste dai nostri lettori sin dall’avvio della nostra iniziativa di

divulgazione del sistema Class Action...

Nel primo numero sull'educational sulle Class Action (leggi l'articolo) abbiamo spiegato quali sono

i capi saldi su cui si fonda il procedimento tipico dell'ordinamento statunitense. Ora, ecco le risposte

alle domande che più frequentemente ci sono state poste dai nostri lettori sin dall’avvio della nostra

iniziativa di divulgazione del sistema Class Action...

Cos’è una Class Action ?

La Class Action è un’azione legale condotta da uno o più soggetti (Lead Plaintiff o Class

Representatives) in nome proprio ma nell’interesse e per conto di una massa di soggetti

( collettivamente denominati Class Members) che si trovano nella stessa situazione giuridica del

Lead Plaintiff.

Come funziona, in pratica una Class Action ?

Quando un soggetto X si ritenga danneggiato, e con lui un numero elevato di altri soggetti che si

trovino nella sua stessa posizione, egli inizia un’azione legale e, rappresentando al Giudice la

esistenza di una larga pluralità di soggetti anch’essi nella sua stessa situazione, chiede che la causa

possa essere condotta come Class action.

Nel fare ciò, egli dichiara di essere disposto a rappresentare l’intera Class, o massa, e che il proprio

interesse personale non verrà anteposto a quello della massa.

Dal deposito della domanda decorrono quindi 60 giorni entro i quali qualsiasi altro soggetto può

(con legali di propria fiducia o con gli stessi legali che hanno per primi depositato la domanda)

"aderire" all’azione e candidarsi a propria volta ad agire come Lead Plaintiff.

Una volta spirato il termine dei 60 giorni il Tribunale decide se ammettere l’azione come azione

collettiva, e nomina tra i "candidati" quello (o quelli) che a proprio avviso meglio potranno

rappresentare l’interesse diffuso.

Solitamente la preferenza viene accordata al soggetto che ha subito il maggior danno, e

preferibilmente ad investitori istituzionali; non sono tuttavia né rari né sporadici i casi in cui

vengono nominati soggetti privati e con perdite tutto sommato modeste.

Quali sono i costi del partecipare ad una Class Action ?

Nessuno, perlomeno fino alla definizione della causa ed al recupero effettivo delle somme.

Secondo il sistema americano infatti, i legali che si occupano del caso sostengono tutte le spese.

Solo a buon esito della causa essi hanno titolo per recuperare i costi sostenuti e le proprie parcelle,

le quali verranno calcolate in percentuale sulla somme effettivamente acquisita a favore della Class,

percentuale che verrà in ultima analisi decisa dal Tribunale.

Ipotizzando quindi un’azione andata a buon fine, il costo da sostenersi è pari alla percentuale del

proprio danno che viene trattenuta dai legali per parcelle e spese; il conto, ovviamente, è ripartito in

egual misura a carico di tutta la Class, e ciascun Class Member recupererà pertanto la somma X di

propria spettanza, epurata della percentuale accordata dal Tribunale.

In caso di esito negativo della causa, invece, tutti i costi saranno integralmente a carico dello Studio

legale americano; nessuna somma viene chiesta al Lead Plaintiff.

Trattasi in sostanza del cosiddetto Contingency Fee Agreement, o patto di quota lite, che in USA

rappresenta quasi la regola, mentre è vietato nel sistema italiano.

Quali sono i requisiti perché una causa possa essere condotta come Class Action ?

In estrema sintesi, bisogna che esista una massa notevole di soggetti che siano nella stessa posizione

giuridica (e quindi che possano fare causa basandosi sugli stessi presupposti di diritto), e che si

dimostri al Giudice che è assai più conveniente che il caso venga gestito in forma collettiva

piuttosto che con una massa di azioni individuali.

Chi è il Lead Plaintiff ?

Il Lead Plaintiff è il soggetto che – nominato dal Giudice – conduce il caso per conto dell’intera

massa ( Class ). Per l’individuazione del Lead Plaintiff tra tutti i soggetti che si siano eventualmente

proposti per tale ruolo, vige la presunzione che il Lead Plaintiff ideale sia il soggetto che ha

rappresentato la maggior perdita economica (in quanto soggetto che, a causa di ciò, ha il maggior

interesse ad una proficua conduzione del caso). A fianco a tale presunzione, vale altresì quella che

vede gli investitori istituzionali preferibili a quelli privati.

Si tratta tuttavia di presunzioni, ed in quanto tali aperte a contestazioni ed eccezioni; sovente infatti

la scelta ricade su soggetti diversi da quelli individuati in prima battuta sulla base dei suesposti

criteri, e vengono invece prescelti soggetti con perdite "minori" ma che non rappresentino, per

esempio, possibili situazioni di conflitto ( si pensi al ruolo di certi investitori istituzionali in

possibili class actions che coinvolgano soggetti del mondo finanziario con i quali i possibili Lead

Plaintiff mantengono comunque rapporti professionali; la possibilità di un conflitto di interessi può

escludere l’investitore istituzionale, pur magari a fronte di perdite assai più ingenti di quelle di altri

candidati che però non presentino rischi di conflitti di interesse).

Chi è il Class Representative ?

Talvolta capita che, pur a fronte di una massa di soggetti potenzialmente interessati alla causa, vi

siano valide ragioni per distinguere delle sotto-classi (si pensi alle possibili differenze tra portatori ti

titoli azionari e detentori di obbligazioni della medesima società, o tra acquirenti del medesimo

titolo ma su mercati diversi) Il Class Representative è quindi il soggetto che in tali ipotesi viene

indicato per rappresentare ciascuna di tali sotto-classi.
 

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