Tutti i numeri della scuola4 anni di gestione Berlusconi!!

di SALVO INTRAVAIA


Il governo Berlusconi lascia una scuola statale più povera e precaria. Quella privata, viceversa, è più ricca. Dal 2001 ad oggi, nella scuola pubblica, gli alunni sono aumentati ma i docenti sono diminuiti. Le casse degli istituti hanno meno soldi da spendere sia per le attività didattiche sia per il funzionamento pratico. E ancora: le aule sono più affollate e il numero di insegnanti precari è da record. A farne le spese sono in primo luogo i più deboli: i portatori di handicap. Al contrario, le scuole private ricevono più soldi.

Secondo il pedagogista Benedetto Vertecchi "in questi anni è cambiata la linea di sviluppo del sistema scolastico italiano: fino al 2000 era di tipo solidale: la preoccupazione principale era di non determinare eccessive differenze fra le classi sociali. Per questo - continua il docente universitario - si abbondava nel numero degli insegnanti alla scuola dell'infanzia e all'elementare. Lo scopo era di aiutare gli alunni con maggiori difficoltà". Con l'avvento del governo Berlusconi cambia la rotta: "Nel 2001 si fa avanti un modello di tipo competitivo di stampo inglese o americano. La riduzione della spesa comporta una specie di selezione naturale per i più deboli e condizioni di favore per i più capaci". Ma, secondo uno dei maggiori esperti italiani del settore "il sistema è complessivamente regredito". "Il passaggio dal modello solidale a quello competitivo è avvenuto in modo imperfetto. Il peggioramento delle condizioni per i più deboli non è stato compensato da un equivalente miglioramento per i più fortunati e i dati Ocse oggi lo dimostrano ampiamente", continua Vertecchi.

Più duro il commento del sindacato: "Lasciano la scuola in mutande - commenta Enrico Panini, segretario generale della Flc Cgil -. Una scuola dove oggi regna tanta incertezza che si traduce in malessere degli insegnanti e superlavoro delle segreterie". Per Massimo Di Menna, segretario generale della Uil scuola "sono dati che si commentano da soli". "In questi anni - aggiunge - la scuola pubblica è stata considerata come una spesa: si è registrata una progressiva riduzione degli organici e dei finanziamenti. Le scuole sono in difficoltà e solo il corpo docente è riuscito a tamponare a fatica la situazione". Insomma, occorre rilanciare la centralità della scuola: "Per farlo occorre investire. Siamo tra gli ultimi Paesi a destinare risorse nel settore dell'istruzione e della formazione: in rapporto a quello che si produce si investe poco".

Gli alunni e le classi. In quattro anni (dal 2001/2002, primo anno in cui il governo Berlusconi ha potuto intervenire "concretamente" sulla scuola, al 2005/2006) il numero di alunni si è incrementato di oltre 106 mila unità. La popolazione scolastica, la risorsa più preziosa per un Paese, è cresciuta del 1,4 per cento, toccando la quota record di 7 milioni e 714 mila alunni. I segmenti che hanno visto incrementare maggiormente bambini e ragazzi tra i banchi sono quelli della scuola materna (ora dell'Infanzia) e della secondaria di secondo grado (il superiore), che ha registrato una crescita superiore al 4 per cento. All'aumento del numero di alunni, tuttavia, non ha corrisposto un equivalente incremento del numero delle classi. In quattro anni, per ospitare 106 mila alunni in più sono state attivate appena 364 classi: è come se ognuna di esse ospitasse circa 300 alunni. L'affollamento delle aule è così aumentato, passando dai 20,3 a 20,6. "A Scampia, popolare quartiere di Napoli - spiega Panini - c'è una classe di scuola elementare con 38 alunni". Ma le sezioni più affollate in assoluto sono quelle della scuola dell'infanzia, con una media di 23,4 bambini per classe, seguite da quelle della scuola superiore. "In questo modo - osserva Di Menna - è un po' difficile parlare di insegnamento individualizzato".

I docenti di ruolo e i precari. Per quanto riguarda il personale della scuola, la politica dell'esecutivo è stata improntata ai tagli. Complice la Finanziaria del 2003, il cosiddetto organico di diritto - quello che garantisce la stabilità del sistema-scuola - è stato compresso al massimo: meno 13.260 posti per immissioni in ruolo, trasferimenti e supplenze. E se il ragionamento sull'organico di diritto può sembrare artificioso, basta conteggiare i docenti in carne e ossa. Quelli a tempo indeterminato sono oggi appena 709 mila e 800: 26 mila in meno di quattro anni fa. In compenso i precari - quelli che, loro malgrado, contribuiscono a rendere il sistema più instabile - sono aumentati del 26 per cento. In cattedra un docente su sette (122 mila in tutto, contro i 97 mila del 2001) è precario. Ma in totale - fra supplenti e di ruolo - i docenti sono diminuiti di quasi mille unità. La precarizzazione ha colpito soprattutto il sostegno agli alunni portatori di handicap. Oggi, quasi un docente di sostegno su due è precario.

I finanziamenti per le scuole pubbliche. La musica non cambia se si analizzano i finanziamenti arrivati nelle casse delle scuole. La Flc Cgil ha elaborato una serie di tabelle che descrivono in modo inequivocabile la situazione. In soli quattro anni, i fondi per le cosiddette spese di funzionamento delle scuole - i soldi che servono per comprare dai registri di classe alla carta igienica, passando per computer e stampanti - si sono quasi dimezzati (meno 44 per cento). E con la Finanziaria per il 2006 il governo ha racimolato altri 67 milioni di euro. Stesso discorso per i finanziamenti destinati ai Pof (i Piani dell'offerta formativa) delle scuole statali: i documenti che pianificano le attività educative delle scuole. Nel 2001, i Pof delle scuole ricevevano 258 milioni di euro oggi 197: un taglio netto del 24 per cento. "Il governo - sostiene Panini - ha messo in campo una politica di trasferimento di fondi che sono serviti a finanziare le scuole private e la finanza creativa di Tremonti. Anche la Corte dei Conti, in relazione alle esigenze delle scuole autonome, ha recentemente denunciato questa prassi".

Le scuole private. Se la scuola statale piange quella privata può sorridere. Sempre secondo la Cgil, i finanziamenti a vantaggio delle scuole non statali sono cresciuti e di parecchio. I Pof delle scuole non statali, che nel 2001 non ricevevano neppure un euro di contributo dallo Stato, ora ne ricevono 4,5 milioni. Incrementi anche per le risorse a vantaggio delle scuole elementari e materne private: si è passati da 476 a 532 milioni di euro. Un più 12 per cento che le scuole statali possono soltanto sognare


"aggiungo io, hanno capito che l'educazione puoò diventare un business come nei paesi anglosassoni e quindi........salvo che la le cose sono differenti in tutto eppoi noi copiamo sempre alla casareccia, cmq x un paese come l' italia che ha bisogno urgentemente di eccellenza in questo settore mi pare proprio una politica da mazzate nelle Balls, quante sono poi le scuole private nel nostro paese :-? , io ho fatto il liceo classico pubblico al d' azeglio di torino ed è stata un' esperienza formartiva eccellente...che mi ha permesso di studiare ciò che volevo dopo, evidentemente invece di cercare un livellamento verso l' alto qui si sta ankora a fare la conta questo a me quello a te.............paese in declino se continua così !!!!!!!!! forse la mia è ideologia socialista o forse è solo logica.....di una xsona comune che rimane esterefatta da una situazione che solamente x linea generali è trapelata in questi 5 anni... ........la scuola deve diventare una scuola elitaria rispetto agli altri sistemi e non d' elite come fu negli anni 60 quando il nostro sistema scolastico pubblico primeggiava in europa !!!!!"



complimenti alla ministra
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Re: Tutti i numeri della scuola4 anni di gestione Berlusconi

Camillino Benso di La mò ha scritto:
complimenti alla ministra
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Che adesso aspira alla carica di sindaco in quel di Milano :specchio:

Dati impressionanti quelli dei tagli ai bilanci della scuola pubblica :(
 
Re: Tutti i numeri della scuola4 anni di gestione Berlusconi

fo64 ha scritto:
Camillino Benso di La mò ha scritto:
complimenti alla ministra
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Che adesso aspira alla carica di sindaco in quel di Milano :specchio:

Dati impressionanti quelli dei tagli ai bilanci della scuola pubblica :(
scusa nèèèèèèèèèèèè

ma a che serve istruire il popolo se poi non gli offri un lavoro adeguato all'istruzione ricevuta
e quello se ne va all'estero?

io Italia pago e poi
chi ne trae giovamento è l'America?


allora
facciamo così
diamo li sordi alle scuole private in modo da finanziare la classe amica votante ... :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:
 
Re: Tutti i numeri della scuola4 anni di gestione Berlusconi

tontolina ha scritto:
fo64 ha scritto:
Camillino Benso di La mò ha scritto:
complimenti alla ministra
1141039654worthy.gif

Che adesso aspira alla carica di sindaco in quel di Milano :specchio:

Dati impressionanti quelli dei tagli ai bilanci della scuola pubblica :(
scusa nèèèèèèèèèèèè

ma a che serve istruire il popolo se poi non gli offri un lavoro adeguato all'istruzione ricevuta
e quello se ne va all'estero?

io Italia pago e poi
chi ne trae giovamento è l'America?


allora
facciamo così
diamo li sordi alle scuole private in modo da finanziare la classe amica votante ... :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:


scusa nèèèèèèèèèèè

se questa è la soluzione allora chiudiamo le scuole che è meglio.....


evviva il business education all' italiana......

la differenza non è il migliore e il peggiore che già è assai stupida come differenziazione.....quanti nel liceo andavano bene e all' università manco ce l' hanno fatta a finire .....la xsona specie nella sua fase evolutiva affronta delle modifiche caratteriali che vanno ad incidere anke sul rendimento scolastico...questo in Usa come in altre parti lo sanno qui NO immagino

eppoi tanto alla fine è una differenza tra chi ha i soldi e se le può permettere" la Privata" e chi no......chissà se attecchisce sto modo di pensare quanti cervelli ingamba bruceremo + di quelli d' ora

viva l' italia....come son profondo xò....fatemi un applauso :-o
 
scusa ma dove l'hai letta sta fregnaccia?

A farne le spese sono in primo luogo i più deboli: i portatori di handicap. Al contrario, le scuole private ricevono più soldi. :eek:

sei così dentro al settore da saperlo?
 
era ora

I Pof delle scuole non statali, che nel 2001 non ricevevano neppure un euro di contributo dallo Stato, ora ne ricevono 4,5 milioni. Incrementi anche per le risorse a vantaggio delle scuole elementari e materne private: si è passati da 476 a 532 milioni di euro. Un più 12 per cento che le scuole statali possono soltanto sognare

ma avete idea di cosa risparmia lo stato ?e cosa costerebbe se la massa degli studenti delle private passasse alla pubblica.................? :eek:
il sistema economico scolastico sarebbe al collasso......altro che quei 4 soldi che gli danno :(
 
Re: scusa ma dove l'hai letta sta fregnaccia?

felixeco ha scritto:
A farne le spese sono in primo luogo i più deboli: i portatori di handicap. Al contrario, le scuole private ricevono più soldi. :eek:

sei così dentro al settore da saperlo?

Felix .. stai scherzando spero.
Dove vivi scusa? Sulla montagna del sapone?
Ma tu le guardi le cose intorno a te o no?
Alle scuole pubbliche hanno tagliato i fondi e ci sono meno insegnanti di sostegno.
Svegliaaaaaaaa!!!

Io non apprezzo per motivi personali e per la mia fede molte frange del centrosinistra. Anzi, mi fanno schifo.
Ma questo governo ha raggiunto livelli di schifo che faccio fatica a non vomitare guardandomi intorno.
La mancanza di etica, i conflitti di interessi, l'arricchimento personale, fanno marcire questo paese nell'animo, perchè dove manca l'etica manca tutto.
Il tutto poi accompagnato da un peggioramento economico visibile, mentre in altri paesi sono andati meglio di noi. Vediti i thread di La mò.
Ho amici su amici che non ce la fanno più ad arrivare a fine mese, e fanno debiti su debiti. Le società che fanno prestiti fanno affari d'oro, con i tassi al 7%.
E i mutui non si fanno più a 15-20 anni ma a 30 e persino 40.
Stiamo evolvendo sul modello americano, dove tutto si fa con i prestiti. Una intera economia basata sul debito.
Se non vedi tutto questo, e se davvero non ti rendi conto di quanto marciume ci sta sommergendo, sei un cieco.
E non metterci in mezzo la fede. Di quella vera a destra ne hanno tanta quanto ne hanno a sinistra.

Pensavo di non andare a votare, per la prima volta nella vita, ma ci andrò, e voterò contro questo governo.
 
La scuola e' decadente non solo perche' e' sceso il livello di interesse degli studenti, avvezzi - con i limiti dell'approssimazione generale - a non studiare piu' con metodo e sacrificio e a pretendere comuqnue il risultato, ma anche perche' la struttura e' a mio modo di vedere al servizio non tanto del discente quanto del corpo docente e collegati. Percentuali esorbitanti di laureati in materie umanistiche letterarie che in sovrannumero trovano un elevato sbocco nelle fila della scuola.
Si aumenta quindi il numero degli insegnanti per una volonta' di politica del lavoro: trovare impiego a migliaia di laureati nelle discipline citate che diversamente rimarrebbero privi di occupazione, piuttosto che per una reale vocazione al miglioramento della qualita' della didattica e di conseguenza del livello di preparazione degli studenti.
Studiare comporta sacrifici e responsabilita', elementi che spesso latitano nella forma mentis attuale sempre propensa a sostiturili con il sostegno esterno cd. solidale.
Saluti
 
Amleto ha scritto:
La scuola e' decadente non solo perche' e' sceso il livello di interesse degli studenti, avvezzi - con i limiti dell'approssimazione generale - a non studiare piu' con metodo e sacrificio e a pretendere comuqnue il risultato, ma anche perche' la struttura e' a mio modo di vedere al servizio non tanto del discente quanto del corpo docente e collegati. Percentuali esorbitanti di laureati in materie umanistiche letterarie che in sovrannumero trovano un elevato sbocco nelle fila della scuola.
Si aumenta quindi il numero degli insegnanti per una volonta' di politica del lavoro: trovare impiego a migliaia di laureati nelle discipline citate che diversamente rimarrebbero privi di occupazione, piuttosto che per una reale vocazione al miglioramento della qualita' della didattica e di conseguenza del livello di preparazione degli studenti.
Studiare comporta sacrifici e responsabilita', elementi che spesso latitano nella forma mentis attuale sempre propensa a sostiturili con il sostegno esterno cd. solidale.
Saluti

Circa gli studenti è abbastanza vero, per gli insegnanti solo in parte. I laureati in materie scientifiche sono tantissimi. Fisica, matematica, chimica sfornato laureati su laureati. Quindi sugli insegnanti è vero solo in parte.

Sugli studenti: hai ragione .. si studia con minor determinazione, ho parlato con i miei insegnanti e mi dicevano che è così.
Ma perchè?
Se un ragazzo vede solo corruzione, se vede che studiare non serve per diventare qualcuno.. anzi.. serve soprattutto smignottare e rubare o fare il gioco sporco con agganci ed altro...
ma a questi ragazzi chi glielo fa fare di studiare?
Il problema torna all'etica di un paese.
E l'etica di questo paese, prima con quel cancro che fu il sistema di sostentamento dei partiti venuto fuori con Mani pulite, poi con Berlusconi ed il suo partito azienda corredato di mafiosi ed inquisiti, inquisito lui stesso, .. è l'etica a mancare.
In questo momento il centrosinistra non è meglio .. è solo meno peggio.
Voterò per loro perchè sono meno peggio.
Peggio delle leggi ad personam non credo ci sia null'altro a livello di esempio morale.

Lo ripeto: l'etica di un paese è la sua anima. Se l'anima marcisce è finita.
Ora devo scappare, poi vi racconto l'esempio del mio paese natale, la Romania e di come la corruzione abbia degradato tutto e tutti.
 
La penso come argema

Questo governo ha impoverito tutti, il solo fatto di vedere gente come Calderoni è stato per 5 anni motivo di vergogna e impoverimento culturale. Vedere un capo di governo preoccuparsi a 70 anni di un problema di calvizie e di rughe, può sembrare un esempio stupido ma è dimostrativo sempre di quell’impoverimento.

Delle leggi che hanno fatto ne salvo pochissime, la legge sirchia, la legge che inasprisce le pene per il maltrattamento sugli animali, il milione di lire ai pensionati, la patente a punti…

Dall’altra parte la bilancia però affonda .. leggi che hanno ostacolato processi di mafia in corso, come la legge sulle rogatorie, la legge Cirami, la Schifani, , la depenalizzazione del falso in bilancio, la Moratti, la nuova legge elettorale che ha ignorato la volontà dei cittadini che avevano fatto la loro scelta con un referendum e che creerà, come si augura berslusconi nel caso di mancata vittoria, instabilità al nuovo governo.

Il fatto che abbiano smontato la nostra costituzione a colpi di maggioranza. Sul sociale hanno tagliato tutto quello che potevano, per non parlare dei tagli alla magistratura, nemico numero 1 di berlusconi. tanto che, in alcuni uffici giudiziari, non ci sono soldi nemmeno per le fotocopie e lui continua con la litania delle toghe rosse ...

E poi c’è sempre quella stramaledetta guerra in Irak …


Purtroppo ho lavorato a stretto contatto con politici di schieramenti diversi tanto da capire che il potere è una malattia che tutti possono prendere e sono giunta alla conclusione che le ideologie sono per il popolo non per i politici. Per cui non amo i politici in generale ma a votare ci vado per un fatto di coscienza.

Avrei voluto la Lilli Gruber perché è intelligente, capace e soprattutto donna, ha battuto nel suo collegio berlusconi per 1 milione di voti e secondo me avrebbe avuto ottime probabilità, ma Prodi l’ha spedita a Bruxelles per non rischiare di perdere la sua poltrona.Sarà dura anche a sinistra trovare qualcuno degno di fiducia ma peggio di questi non credo sia possibile.
 

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