un pensiero a Madrid (2 lettori)

effezeta

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Capisco che uno come me, padre di tre figli in tenera età, possa avere una visione limitata ma mi chiedo quale ideale per nobile che sia può giustificare queste cose. :-?
 

Argema

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Madrid: un pensiero e una sentita preghiera.

Sento una stanchezza profonda. Un pensiero e una sentita preghiera.

MADRID - Oltre sessanta morti e un numero imprecisato di feriti. E' il bilancio ancora tutto del tutto provvisorio, fornito dal ministero degli Interni, di tre potenti esplosioni che hanno investito stamane quasi contemporaneamente tre stazioni ferroviarie a Madrid, colpendo tre convogli affollati di pendolari, due regionali e un treno superveloce.

La conta delle vittime è ancora incerta e numeri e fonti si accavallano: la sensazione è che il bilancio finale sarà pesantissimo. Se gli Interni parlano di oltre sessanta vittime, la tv di Stato ne conta oltre 80. Per i vigili del fuoco sono almeno 30 le vittime nella sola stazione di El Pozo del Tio Raimundo, lungo la linea che collega Madrid a Guadalajara, dove transitano i treni dei pendolari. Le altre stazioni colpite sono Atocha e Santa Eugenia, anche queste frequentate, specie al mattino, da treni di gente che va a lavorare nella capitale spagnola. Secondo fonti ufficiali alla televisione privata Telecinco, i morti sarebbero almeno 45, per la stampa locale più di 60. Un tragico balletto di cifre in questi primi concitati momenti.

Secondo testimoni e autorità i 'modi' degli attentati sarebbero attribuibili al gruppo terrorista separatista basco. Ma al momento non è arrivata alcuna rivendicazione.

Le esplosioni si sono susseguite a breve distanza di tempo fra le 7.30 e poco dopo le 8 (ora italiana) in tre snodi centrali del traffico ferroviario della capitale spagnola. Secondo le prime ricostruzioni l'attentato più violento (20 morti) ha distrutto quattro vagoni di un treno pendolare della linea C1 mentre entrava nella stazione di Atocha, nella parte sudorientale della città. La stazione è stata totalmente isolata dalle forze dell'ordine, che hanno installato un improvvisato ospedale da campo nelle vicinanze per accudire i numerosi feriti.
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Non meno violenta sembra l'esplosione che ha scosso la stazione di El Pozo del Tio Raimundo, a poca distanza dal parlamento regionale di Madrid, sempre nella parte sudest di Madrid come nella terza stazione colpita, quella di Sant'Eugenia.

Nella capitale spagnola è caos e panico. I soccorritori utilizzano i taxi per trasportare i feriti perché non ci sono ambulanze a sufficienza, mentre decine di persone si sono affollate intorno a un ospedale da campo improvvisato in via del Commercio, a poca distanza da Atocha. Le autorità hanno sospeso i treni in tutta la rete di periferia e nella prima linea della metropolitana madrilena.

In risposta a un appello urgente del governo spagnolo alla cittadinanza, centinaia di madrileni si sono messi in fila negli ospedali e davanti alle unità mobili per donare il loro sangue per le vittime delle stragi. Il governo catalano ha fatto sapere di aver inviato 500 sacche di sangue.

Il portavoce del governo, Eduardo Zaplana, intervistato in diretta dalla televisione ha definito gli attentati "un'omicidio di massa, un massacro, un chiaro attentato contro la democrazia", e ha puntato il dito contro i separatisti baschi del'Eta che ha definito un "banda criminale di assassini".

L'attentato arriva quando mancano quattro giorni alle elezioni politiche nazionali in Spagna. Il Partito popolare spagnolo del premier Josè Maria Aznar, come tutti gli altri, hanno sospeso le loro campagne elettorali.

Alla fine di febbraio la polizia credeva di aver sventato un attentato che l'Eta voleva compiere nella capitale in vista delle elezioni: due membri del gruppo indipendentista erano stati arrestati mentre, a bordo di un furgone con mezza tonnellata di esplosivo, si dirigevano verso Madrid. Il capo del governo regionale basco, Juan Jose Ibarretxe, ha convocato una conferenza stampa, mentre il premier spagnolo ha cancellato una conferenza che avrebbe dovuto tenere al Club dell'Industria, della tecnologia e delle miniere e si tiene in contatto con il ministro dell'Interno, Angel Acebes, per essere aggiornato sulla situazione.
 

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