Per quelli che "monti è diverso" ......
E meno male che l'Italia del merito inizia a farsi strada, che la cappa oppressiva dei partiti si sta finalmente sfaldando grazie al governo Monti, che in viale Mazzini sono stati messe alla porta veline, starlette e giornalisti lottizzati.
Al primo valzer di nomine, il direttore generale, Gubitosi, chi ti piazza al Tg1?
Mario Orfeo, ex pomiciniano, attuale garante di Casini e dei terzopolisti montiani come direttore del “Messaggero", il quotidiano del genero di Pierferdi, il mattonaro Caltagirone.
Sarà super Mario Orfeo a garantire i tecnici al governo nell'informazione della rete ammiraglia, da qui al quasi certo Monti bis del dopo elezioni.
Uno “Yes Pier" non proprio di primo pelo, il pomicinone napoletano, già a capo del Tg2, quello che Gubitosi cerca di spacciare come scelta “di freschezza e di rinnovamento", salvo beccarsi oggi, in un articoletto del Corriere, due righe illuminanti, quando si parla di Orfeo come "di una soluzione che avrebbe messo d'accordo Pdl Udc e buona parte dello stesso Pd, quadratura difficile in vista del delicatissimo snodo elettorale".
Per la serie, fuori i partiti dalla Rai! Dentro i lottizzati, però.
E del futuro direttore di Rai2? Che dire? In un paio d'anni dalla sfigata conduzione di "Mi manda Raitre" è passato ai successi mattutini di "Agorà", talk show scendiletto dei politici in cui si polemizza solo con i più potenti, come i poveri grillini....
Andrea Vianello, che non è Raimondo (purtroppo) è però uno dei capisaldi della lobby politico culturale di "Vedrò", una sorta di massoneria laica dei presunti trentacinquenni (alcuni già col catetere, che però si nascondono gli anni come le vecchie bacucche...) talmente traversale da aver recentemente catturato nella sua rete anche diversi ministri tecnici del governo.
A proposito, sapete chi è il capo di Vedrò e lo sponsor di Vianello? Enrico Letta.
Un montiano della prima ora (ricordate il biglietto. "professore, come posso esserle utile?") che da mesi si batte come un mastino, anzi come un Leone (a proposito, parleremo anche di un altro frescone, Giancarlo, che va a Rai Uno, eh) per il Monti bis, da saldare con una bella alleanza terzopolista.
Magari attaccandosi tutti alla zizza di Mamma Rai.