Una Donna al giorno. Un omaggio all'intelligenza e alla forza femminile (1 Viewer)

balance

Lo sviluppo non è né univoco né uniforme
E in un treddo che celebra donne in gamba, posti il Link che riporta una notizia che riguarda una cosa stupida!? :-?
Cara Claire, lo sai che ci sono anche donne intelligenti che fanno scelte stupide! ;)

Donne intelligenti, scelte stupide

una a caso la Ministra Guidi:

… Pare che dalle indagini degli inquirenti sia emerso dalle intercettazioni che la ministra tra le lacrime abbia detto al suo compagno "mi stai usando". Ecco: quello era il momento di dare le dimissioni da ministro, da compagna, e da moglie. Lo aveva capito ma le è mancato il coraggio, purtroppo per lei…

Perché le donne intelligenti sono stupide in amore (e di come la stupidità amorosa non sia un tabù)

È un po’ come se la frase della scrittrice Angeles Mastretta, tratta da Donne con gli occhi grandi, e che recita “Si innamorò come si innamorano sempre tutte le donne intelligenti: come un’idiota” calzi a pennello a parecchie di noi, che al sacro altare del grande amore sacrifichiamo, per lungo o breve tempo, capacità di giudizio e razionalità. Di questo, e quindi ancora di noi, parla con dolcezza e irrinunciabile ironia Paola Tavella, che nel suo Il Sesso magico. Perché le donne intelligenti sono stupide in amore, mette in scena un inquieto e mai domo corollario di amiche e colleghe, che piroettano senza sosta tra successi lavorativi e catastrofi amorose.

Il valore delle scelte non intelligenti
 
Ultima modifica:

Claire

ἰοίην
Cara Claire, lo sai che ci sono anche donne intelligenti che fanno scelte stupide! ;)

Donne intelligenti, scelte stupide

una a caso la Ministra Guidi:

… Pare che dalle indagini degli inquirenti sia emerso dalle intercettazioni che la ministra tra le lacrime abbia detto al suo compagno "mi stai usando". Ecco: quello era il momento di dare le dimissioni da ministro, da compagna, e da moglie. Lo aveva capito ma le è mancato il coraggio, purtroppo per lei…

Perché le donne intelligenti sono stupide in amore (e di come la stupidità amorosa non sia un tabù)

È un po’ come se la frase della scrittrice Angeles Mastretta, tratta da Donne con gli occhi grandi, e che recita “Si innamorò come si innamorano sempre tutte le donne intelligenti: come un’idiota” calzi a pennello a parecchie di noi, che al sacro altare del grande amore sacrifichiamo, per lungo o breve tempo, capacità di giudizio e razionalità. Di questo, e quindi ancora di noi, parla con dolcezza e irrinunciabile ironia Paola Tavella, che nel suo Il Sesso magico. Perché le donne intelligenti sono stupide in amore, mette in scena un inquieto e mai domo corollario di amiche e colleghe, che piroettano senza sosta tra successi lavorativi e catastrofi amorose.

Il valore delle scelte non intelligenti
Ma nessuno lo ha mai messo in discussione ma tutto ciò rovina un treddo con tutt'altro contenuto
 

Val

Torniamo alla LIRA
Certo, ci sono donne in gamba e ci sono donne stupide.
Io sono contrario al fatto che - perchè donna - queste
debbano salire la scala del potere.

Qui abbiamo un Liceo Scientifico che era una perla di Lecco.
La prima scuola.
Da quando è salita al potere una donna, preside che pensa solo al potere,
a farsi bella con questo e con quello, il liceo è scivolato in basso.

In Comune abbiamo - tra le altre - due assessori donna
di una ignoranza estrema. Una pensa solo alle piste ciclabili
in una città che ha un dislivello di almeno 250 metri
fra la parte bassa e quella alta, peccato che la superficie di
quella alta sia molto di più, ma molto, di quella bassa.

E l'altra, meglio lasciar perdere. Cura città, lavori pubblici
ed altro. Anche questa, come la sua amica, mi toglie 100 - dico cento -
parcheggi sul lungolago, per fare cosa :
allargare e rialzare la passeggiata a lago, perchè ci sono le radici delle piante che sporgono
ed il rialzo dei passaggi pedonali - 10 passaggi pedonali - dove lì transitano
le autobotti del carburante che vanno in Valtellina. Perchè per loro è vietato
transitare in galleria.
 

Claire

ἰοίην
A
Certo, ci sono donne in gamba e ci sono donne stupide.
Io sono contrario al fatto che - perchè donna - queste
debbano salire la scala del potere.

Qui abbiamo un Liceo Scientifico che era una perla di Lecco.
La prima scuola.
Da quando è salita al potere una donna, preside che pensa solo al potere,
a farsi bella con questo e con quello, il liceo è scivolato in basso.

In Comune abbiamo - tra le altre - due assessori donna
di una ignoranza estrema. Una pensa solo alle piste ciclabili
in una città che ha un dislivello di almeno 250 metri
fra la parte bassa e quella alta, peccato che la superficie di
quella alta sia molto di più, ma molto, di quella bassa.

E l'altra, meglio lasciar perdere. Cura città, lavori pubblici
ed altro. Anche questa, come la sua amica, mi toglie 100 - dico cento -
parcheggi sul lungolago, per fare cosa :
allargare e rialzare la passeggiata a lago, perchè ci sono le radici delle piante che sporgono
ed il rialzo dei passaggi pedonali - 10 passaggi pedonali - dove lì transitano
le autobotti del carburante che vanno in Valtellina. Perchè per loro è vietato
transitare in galleria.
apriti un treddo su queste perle
 

popov

Coito, ergo cum.
Prima femmina dopo quattro maschi, suo padre la chiama Trebisonda sognandola meravigliosa come l’omonima città turca che si affaccia sul Mar Nero, antica quanto Roma e ancora oggi porto di riferimento per qualsiasi nave tra Europa e Medio Oriente (da cui la locuzione “perdere la trebisonda”).

A soli 12 anni si rivela un prodigio dell’atletica bolognese, sudandosi centimetro dopo centimetro negli allenamenti dopo scuola mentre le amiche fanno altro e superando a muso duro l’opposizione della madre, devota cattolica che ritiene lo sport femminile non solo indecoroso ma anche una distrazione dal trovar marito.

La ragazza non molla e a 14 anni diventa campionessa italiana. Arriva la convocazione in Nazionale che due anni dopo la candida ai Giochi Olimpici di Los Angeles del 1932. Un sogno. Ma il Vaticano, ostile allo sport femminile, si mette di traverso e le impedisce di partecipare giudicando “sconveniente che una sedicenne, unica donna in una spedizione totalmente maschile, possa affrontare un viaggio così lungo.”

Trebisonda aspetta 4 anni, ma quegli 80 metri a ostacoli alle Olimpiadi di Berlino del 1936 non se li fa sfuggire. La ragazza ha 20 anni. Sarà la prima e più giovane italiana a vincere un oro ai Giochi Olimpici, beffando anche Hitler che dopo aver incassato lo smacco di Jesse Owens aveva puntato tutto sulla beniamina di casa, l’ariana Anny Steuer. Sul traguardo dell’Olympiastadion saranno in quattro ad arrivare quasi simultaneamente in un fotofinish da brividi. Al quarto posto Claudia Testoni, compagna di scuola, di squadra, eterna rivale nell’agonismo e grande amica di una vita.

Quell’oro le darà immensa popolarità nell'Italia fascista e Trebisonda la userà per aprire lo sport alla partecipazione delle donne, fino ad allora un tabù non solo del regime.

A 27 anni il conto dell’agonismo si presenta sotto forma di una spondilosi vertebrale, un lento e progressivo spostamento di una vertebra sopra l’altra. La visita Guglielmo de Lucchi, il migliore ortopedico di Bologna. Un anno dopo si sposano. Avranno un figlio e vivranno tra Perugia e l’Aquila, dove lui morirà prematuramente e lei si spegnerà invece novantenne nel 2006.

Nata il 20 Maggio di 108 anni fa, sarà l’errore di un giornalista che storpierà il suo nome Trebisonda in Trebitondina ad appiccicarle di fatto il soprannome che la renderà famosa: Ondina. Ondina Valla.

Ha detto Fabrizio Caramagna: "Pari opportunità non è una donna che fa l'uomo, ma una donna libera di essere donna."

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Nella foto: Ondina Valla mentre vola sugli ostacoli alle Olimpiadi di Berlino. Ironia di una sorte beffarda: nel 1978 subirà il furto della medaglia d’oro vinta e l’allora Presidente della Federazione Italiana di Atletica Leggera, Primo Nebiolo, le donerà una riproduzione.
 

Wrangel

Armata bianca, Barone nero
Clare Daly (Member of the European Parliament. Independent. Socialist)
Vedi l'allegato 737316

bah sono tutte donne accomunate dalla critica alle politiche UE, poi di particolare c'è che la Weidel è dichiaratam. omosessuale ( che per me non è una nota di merito , ma per qualcun altro può esserlo ) mentre Clare Daly si batte strenuamente al Parlamento europeo a favore della Palestina.
purtroppo Clare Daly non è stata rieletta al Parlamento Europeo :(

👇

 

Claire

ἰοίην
Fa un certo effetto pensare che sono passati appena 13 anni da quando si è diplomata con il massimo dei voti e la lode al liceo scientifico Dante Alighieri della sua città, Matera. Otto dalla laurea. E oggi eccola qua, Cristiana De Filippis, che ritira il più prestigioso premio per la matematica europeo, l’Ems prize, considerato l’anticamera della medaglia Fields, l’equivalente del Nobel per questa scienza dura «non prevista» dal Nobel.

«I matematici hanno la data di scadenza corta», commenta lei - 31 anni ancora per qualche giorno -, con una punta di ironia. Ma poi non si nega la giusta dose di emozione e di soddisfazione. «È un riconoscimento inaspettato e molto importante per una linea di ricerca sviluppata in Italia, in particolare a Parma, che risolve un problema su cui molti matematici si sono arrovellati». Quale? «La validità della stima di Schauder per equazioni non uniformemente ellittiche», e più non dimandate!

Insieme a lei oggi sono saliti sul palco del Teatro della Maestranza di Siviglia altri 9 talenti della matematica: tutti under 36, come vuole il regolamento del premio della European Mathematical Society (per la Fields la tagliola sono i 40 anni). C’è anche un’altra italiana, che però lavora in un’università straniera: la 35enne Maria Colombo del Politecnico di Losanna.

Cristiana invece dopo il dottorato a Oxford ha scelto di tornare in Italia, in un’università di «seconda fila» per di più. «Mi avevano offerto una junior fellowship a Bonn, ma ho preferito Parma perché lì c’è un gruppo di lavoro sul calcolo delle equazioni differenziali guidato da Giuseppe Mingione che gode di fama mondiale. E poi la matematica non è come le altre scienze dure: non servono laboratori d’avanguardia perché il laboratorio ce lo hai in testa».

Fonte: Corriere della sera
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Wrangel

Armata bianca, Barone nero

L’Europarlamentare Polacca Ewa Zajączkowska-Hernik asfalta Ursula von der Leyen: “Dovrebbe andare in prigione, non alla Commissione Europea”​

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BELLA & BRAVA👍
 

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