Una modella o attrice al giorno ... un omaggio alla bellezza femminile

Olivia Wilde, Thirteen forever :)

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Michelle Pfeiffer

Una delle icone da me preferite.




Si diploma nel 1976 al liceo "Fountain Valley High School"; successivamente si iscrive al "Golden West College" in California, che però, nonostante la sua originaria intenzione di entrare nel giornalismo (cronista giudiziaria), abbandonerà dopo circa un anno. Tra un lavoro e l'altro (commessa in vari negozi, cassiera in un supermercato), decide di partecipare ad uno dei tanti concorsi di bellezza che si tengono negli Stati Uniti: Miss Orange County. Da quella “piccola vittoria” discendono poi tutta una serie di apparizioni in telefilm e film TV. Studia contestualmente recitazione alla "Beverly Hills Playhouse".

Il suo primo debutto sullo schermo inizia con il film tv The Solitary Man a seguire, nel 1980, Charlie Chan e la maledizione della regina drago. Nello stesso anno Ricominciare ad amarsi ancora e Grease 2, seguito poi col primo con il grande regista, Brian De Palma, in Scarface, a fianco di Al Pacino. Michelle si distingue subito come attrice dal fascino magnetico, che poi troverà naturale collocazione e conferma nella bellissima fiaba fantasy Ladyhawke, diretta da Richard Donner.
Le interpretazioni [modifica]

Michelle Pfeiffer con il marito David E. Kelley ai Premi Emmy 1994

La Pfeiffer intanto comincia a prendere parte a film tv e a film di calibro come Le streghe di Eastwick (accanto a Jack Nicholson, Cher e Susan Sarandon), Una vedova allegra... ma non troppo e Le relazioni pericolose (con il quale vince il BAFTA e riceve la sua prima nomination all'Oscar) di Stephen Frears. Da sottolineare senz'altro la sua interpretazione ne I favolosi Baker (con cui ha vinto il Golden Globe e riceve la sua seconda nomination all'Oscar) dove, nel ruolo della cantante Susie Diamond che affianca un duo di pianisti jazz (i fratelli, anche nella vita reale, Jeff Bridges e Beau Bridges), prepara un intero repertorio senza alcun doppiaggio vocale, e cantando altresì dal vivo, dimostrando in tal modo un inaspettato - fino a quel momento - talento musicale (vedi discografia).

Agli inizi degli anni '90 prende parte ai film La casa Russia accanto a Sean Connery, Paura d'amare di Garry Marshall al fianco nuovamente di Al Pacino, Batman - Il ritorno di Tim Burton con Michael Keaton, Danny DeVito e Christopher Walken, Due sconosciuti, un destino (per il quale vince al festival di Berlino e riceve la sua terza nomination all'Oscar) e nel 1993 doppia Mindy Simmons ne I Simpson. Poi continua a prendere parte ai film L'età dell'innocenza di Martin Scorsese con Daniel Day-Lewis e Winona Ryder, Wolf - La belva è fuori nuovamente accanto a Jack Nicholson, Pensieri pericolosi, A Gillian, per il suo compleanno, co-produce e interpreta affiancata dal sex symbol George Clooney in Un giorno, per caso, affianca Robert Redford in Qualcosa di personale e co-produce e interpreta Segreti accanto a Colin Firth e Jessica Lange. Agli inizi del 2000 viene diretta da Robert Zemeckis nel horror Le verità nascoste in cui ad affiancarla ci sarà Harrison Ford, affianca Sean Penn nel dramma Mi chiamo Sam e White Oleander, partecipa ai blockbuster estivi del 2007 Hairspray - Grasso è bello! e Stardust e guadagnerà una stella sul l'Hollywood Walk of Fame il 6 Agosto 2007. Dopo essersi presa una breve pausa nel 2009 viene nuovamente diretta da Stephen Frears per interpretare una cortigiana che seduce un ragazzo molto più giovane di lei, nella trasporsizione del romanzo di Colette Chéri e affianca Ashton Kutcher e Kathy Bates nel dramma Personal Effects. Presenta Alice in Wonderland ai Golden Globe 2011. Nel 2011 viene nuovamente diretta da Garry Marshall in Capodanno a New York, sequel di Appuntamento con l'amore affiancata da un cast stellare, con volti noti come Halle Berry, Ashton Kutcher, Jessica Biel, Sarah Jessica Parker, Abigail Breslin, Zac Efron, Sofia Vergara, Hilary Swank, Hector Elizondo, Robert De Niro, Lea Michele, James Belushi, Cary Elwes e Carla Gugino. Nel 2012 presenta War Horse ai Golden Globe 2012 chiama Tim Burton per interpretare Elizabeth Collins Stoddard nella trasposizione cinematografica della serie televisiva Dark Shadows accanto a Johnny Depp, Helena Bonham Carter, Eva Green e Chloe Moretz e interpreta la vedova Lilian nel dramedy Una famiglia all'improvviso accanto a Chris Pine, Elizabeth Banks e Olivia Wilde.

Una costante nelle donne interpretate da Michelle Pfeiffer, in buona parte dei suoi film, è la forza interiore e, al tempo stesso, la fragilità che derivano da scelte di vita sofferte, sia subite che volitive, ma comunque coraggiose e determinate. Il tema dei figli, cresciuti da sola, persi o mai avuti, è infatti spesso presente: basti ricordare la Sukie di Le streghe di Eastwick (mamma single di una numerosa prole), Angela di Una vedova allegra... ma non troppo (fugge con il figlio dal marito, ucciso dalla mafia), Katya di La casa Russia (alleva i bambini con le proprie forze), Frankie di Paura d'amare (non può avere figli per le percosse ricevute in passato), Lurene di Due sconosciuti, un destino (ha perso un bimbo in gravidanza), Louanne di Pensieri pericolosi (ha perso un figlio), Melanie di Un giorno, per caso (donna in carriera, cresce suo figlio da sola), Beth di In fondo al cuore (smarrisce un bimbo, ritrovato dopo molti anni), Katie di Storia di noi due (gestisce una situazione familiare in crisi, con 3 figli), Rita di Mi chiamo Sam (in rotta con il proprio compagno, che poi l'abbandona, tenta di riallacciare un rapporto con suo figlio, trascurato per il successo professionale), Ingrid di White Oleander (viene incarcerata per omicidio, lasciando così la figlia da sola nel periodo di crescita adolescenziale, ma riuscendo ad influenzarla anche da dietro le sbarre), Rosie nella scanzonata commedia 2 Young 4 Me - Un fidanzato per mamma (deve gestire i primi turbamenti adolescenziali della figlia, in assenza di un padre realmente maturo), Linda di Personal Effects (vedova, si prende cura di suo figlio Clay, sordo dalla nascita), Elizabeth di Dark Shadows (si prende cura della sua disfunsionale figlia Carolyn e anche di suo nipote David, trascurato dal fratello oltre che a mantenere l'economia della famiglia) e infine Lilian di Una famiglia all'improvviso (vive una vita infelice, dato che il marito ha un'altra famiglia e trascura il figlio). Nei lungometraggi, Stardust e Hairspray - Grasso è bello, Michelle ha voluto quasi divertirsi in ruoli di "cattiva" che, tra l'altro, sono sembrati calzarle a pennello. D'altra parte aveva già dimostrato inclinazioni diaboliche e sensualissime interpretando Catwoman nel film del 1992 Batman - Il ritorno, di Tim Burton. Si è inoltre dimostrata perfettamente a suo agio anche nelle ambientazioni d'epoca, grazie a film quali Le relazioni pericolose, diretto da Stephen Frears, L'età dell'innocenza, di Martin Scorsese e Chéri.

Michelle Pfeiffer - Wikipedia


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Sidionie Gabrielle Colette, scrittrice

Nessuno scrittore ha saputo riversare nella scrittura la propria passione per la moda come Colette. Madame Sidonie-Gabrielle Colette, oltre che scrittrice, era giornalista e critica di moda. Nel 1902 fece tendenza tagliandosi i capelli: aveva trecce lunghe 158 centimetri. Fu tra le prime a travestirsi da uomo, quando era proibito per legge. Nei suoi scritti si attarda spesso in compiaciute descrizioni: lo testimoniano i romanzi del ciclo di Claudine (1900-1903), scritti sotto pseudonimo. La protagonista è una ragazzina di nome Claudine: ribelle, intelligente e molto frivola. Nata e cresciuta nella campagna francese, la ragazza è un'acuta osservatrice di ciò che la circonda. Da scolara, annota l'abbigliamento di compagne di classe e insegnanti. Come l'amica Anais, che indossa "il grembiule del giovedì e della domenica, quello rosso ricamato di bianco". Ma Claudine non tralascia i propri gusti in fatto di moda: ama i nastri di velluto nero attorno al collo e "i grandi colletti bianchi, increspati, che mi metto sulle camicette scure;

Colette, pseudonimo di Sidonie-Gabrielle Colette (Saint-Sauveur-en-Puisaye, 28 gennaio 1873 – Parigi, 3 agosto 1954), è stata una scrittrice francese, considerata fra i maggiori della prima metà del XX secolo. Insignita delle più importanti onorificenze accademiche, nonché Grand’Ufficiale della Legion d'onore, fu la prima donna nella storia della Repubblica Francese a ricevere funerali di stato. Colette è stata una delle grandi protagoniste della sua epoca, un mito nazionale: oltre che scrittrice prolifica fu attrice di music-hall, spesso nuda durante le sue esibizioni, autrice e critico teatrale, giornalista e caporedattore, sceneggiatrice e critico cinematografico, estetista e commerciante di cosmetici. Ebbe tre mariti e un amante più giovane di lei di trent’anni, più volte fu al centro di scandali per le sue disinibite relazioni sentimentali con alcune personalità mondane, di ambo i sessi, della società francese.

Pur non provando simpatia per le femministe della sua epoca[1], la sua vita e la sua opera letteraria furono la testimonianza di una donna libera, anticonformista ed emancipata, che sfidò le convenzioni e le restrizioni morali dell’epoca, e che contribuì a rompere certi tabù femminili già a partire dalla sua prima creazione letteraria, il personaggio di Claudine "dall’ammiccante selvatichezza, dalla spregiudicata sensualità"[2] e, come la definirà Willy, "una tahitiana prima dell’avvento dei missionari […], più amorale che immorale"[3]. La fortunata serie delle Claudine, piena di un certo pigmento erotico, ai primi del XX secolo rivestiva un carattere osé notevole.

Colette - Wikipedia

Colette - Vogue.it
 

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