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Scandalo: così le banche speculano con i soldi della Bce

Vedo con piacere che qualche fonte di informazione inizia a dire la verità su quello che stà accadendo da inizio gennaio:

L'ennesimo scandalo: così le banche speculano con i soldi della Bce che aveva ufficialmente detto che dovevano essere utilizzati per i prestiti alle imprese e alle famiglie.


Vittorio Malagutti - 29 gennaio 2012 - WSI
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Di questi tempi, con migliaia di aziende con l’acqua alla gola, è meglio non parlare di come gli istituti di credito italiani hanno intenzione di utilizzare la colossale iniezione di liquidità, qualcosa come 116 miliardi di euro, che hanno ricevuto dalla Banca centrale europea (Bce) a un tasso irrisorio, l’1 per cento. Meglio lasciar perdere, quindi. Oppure affidarsi a difese d’ufficio come quella di Giovanni Sabatini, direttore generale dell’Abi (la Confindustria delle banche), che in una recente intervista al Sole 24 Ore ha definito "sostitutiva e non aggiuntiva " la liquidità fornita dalla Bce. Come dire: in autunno la crisi del debito ci ha impedito di raccogliere quanto volevamo sui mercati e i prestiti dell’istituto di Francoforte ci danno una mano a tirare avanti.

Tutto vero, il punto in discussione però è un altro. E cioè: come verranno impiegati questi soldi? I banchieri ne parlano malvolentieri, ma non è un mistero che buona parte della liquidità servirà a sottoscrivere Bot e Btp. Il governo, sempre a caccia di sottoscrittori del debito pubblico, non può che apprezzare questa scelta. E, per di più, l’operazione fa bene anche al conto economico degli istituti, visto che la liquidità ottenuta all’ 1 per cento viene impiegata in titoli con rendimento ben superiore.

Non finisce qui. Di recente le banche hanno trovato anche un altro modo molto redditizio per utilizzare la montagna di soldi piovuta in cassa grazie alla Bce. Questa volta i prestiti di Francoforte servono a comprare, o meglio a ricomprare, le obbligazioni a suo tempo collocate dagli stessi istituti di credito. Funziona così. In circolazione ci sono bond per miliardi delle maggiori banche che hanno quotazioni molto lontane dalla parità. Poniamo, per esempio, 90. Se l’istituto li acquista, si assicura per 90 ciò che fra qualche anno avrebbe dovuto rimborsare a 100. Il guadagno è quindi pari al 10 per cento. In più, molto spesso, i titoli già sul mercato hanno caratteristiche tali che in un futuro prossimo non potranno più essere utilizzati per il calcolo dei ratios patrimoniali di vigilanza. Di conseguenza, se queste obbligazioni vengono ricomprate e cancellate, poi possono essere sostituite con altri bond che invece, a differenza delle altre, servono a migliorare i requisiti di patrimonio.

Tutto facile, facilissimo, soprattutto se le banche sono in grado di mettere in campo un arsenale con miliardi di euro da spendere. Per primo è partito Unicredit, che proprio ieri ha chiuso con successo il suo maxi aumento di capitale da 7, 5 miliardi. L’istituto guidato da Federico Ghizzoni ha annunciato che comprerà 3 miliardi di proprie obbligazioni. Nelle prossime settimane, se arriverà il via libera da Bankitalia, la stessa strada potrebbe essere seguita anche da altre banche come Ubi, Banco Popolare, Monte dei Paschi. In palio ci sono profitti per centinaia di milioni. Unicredit, per esempio, potrebbe riuscire a guadagnare poco meno di 500 milioni. E in tempi di bilanci non proprio brillanti quei soldi fanno molto comodo. E il denaro per ridare fiato alle aziende? A quello i banchieri ci penseranno più avanti. Magari dopo il prossimo finanziamento targato Bce. A meno che anche quella non sia "liquidità sostitutiva e non aggiuntiva", per dirla con l’Abi.
 
ma ste prese di benficio domani ci saranno
o va a finire come i diritti..
tutti aspettarli a zero ed il titolo sotto i 2 euro ed invece chiusero sui max

vuoi vede' che si parte a missiile per i 4 euro

questi fanno il contrario dei piccoli trader..che aspettano
 
AGENDA - Appuntamenti di lunedì 30 gennaio
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Reuters - 30/01/2012 07:30:24
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ITALIA
ROMA
* Tesoro, asta Btp e Ccteu.

* Istat, fiducia imprese gennaio (10,00).

MILANO
* Bnl-Unipol, udienza preliminare per Silvio Berlusconi in caso telefonata Consorte-Fassino.

* Avio, press lunch con Caio (12,45).

*Presentazione dell'ARC (Advanced Radiotherapy Center) con Formigoni, Podestà e Pisapia (11,30)
BOLOGNA
* Inaugurazione anno accademico, Napolitano riceve laurea ad honorem; presente Cancellieri
EUROPA BRUXELLES - Summit informale Ue (15,00). - Atteso incontro Monti-Merkel-Sarkozy.

BERLINO
* Stima prezzi al consumo gennaio.

LISBONA
* Fiducia imprese e consumatori gennaio (11,00).

MADRID
* Stima Pil 4° trimestre (9,00).

PARIGI
* Tesoro, asta titoli di Stato (14,50).

USA WASHINGTON
* Tesoro, asta titoli di Stato a 13 e a 26 settimane.

* Consumi reali, redditi personali, core Pce, indice manifatturiero Midwest dicembre (14,30).
 
ma ste prese di benficio domani ci saranno
o va a finire come i diritti..
tutti aspettarli a zero ed il titolo sotto i 2 euro ed invece chiusero sui max

vuoi vede' che si parte a missiile per i 4 euro

questi fanno il contrario dei piccoli trader..che aspettano


Se hai letto sopra, capisci che da inizio gennaio il mercato azionario in Italia (ma non solo) è stato in pratica drogato dalla liquidità proveniente dalla BCE a favore delle banche. Questo consistente prestito della BCE (che in realtà sono soldi dei cittadini europei) aveva delle destinazioni ben precise, ma come si sà e si è visto anche questa volta hanno fatto tutto quello che volevano e non c'è stata nessuna sanzione, nessun controllo. Quindi è facile, salvo nuovi eventi, capire quale trend per il momento i mercati seguiranno... Ma fino a quando?
Tutto questo infatti inizialmente provoca euforia per poi, una volta esaurita nuovamente la liquidità, inevitabilmente ritornare sui propri passi e in questi casi anche come spesso accade violentemente. Sappiamo benissimo chi ne farà le spese di tutto ciò.
Sempre se nel frattempo poi non intervengano altri elementi o eventi critici che potrebbero perfino azzerare gli effetti della losca furbata delle banche.

Ricordiamoci che sono stati consegnati alle banche italiane 116 miliardi di euro con tasso 1% perchè garantiti dallo Stato italiano. Ovvero se le banche falliscono, e non ci sarebbe nulla ma proprio nulla da stupirsi (mica domani ovviamente) saranno nuovamente i cittadini italiani a dover tirare fuori i soldi per rimborsare i soldi prestati dalla BCE. Stupendo no?

Se parliamo della Grecia, del Portogallo, dell'Irlanda, del Belgio nulla di più facile che i soldi prestati alle loro rispettive banche non serviranno a nulla alla fine e che quindi altro non sono che montagne di soldi inutilmente bruciati.
I garantisti sono gli Stati praticamente quasi falliti, sai che garanzie!
Lo Stato che garantisce poi per conto delle banche private, meraviglioso!

A me sembra tutto folle, stanno solo prorogando i termini, ma più si aspetta e più si aggrava la situazione.
 

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