Unicredit (UCG) Unicredit The Best (6 lettori)

sciacallo

Forumer storico
ma voi non avete la sensazione che la ue si stia servendo ad arte della grecia & c. per placare l'euro??

ma senza i problemi di debito di questi paesi a quanto starebbe oggi l'euro contro il dollaro?? 2 euro?? 2,20 ??
 

damiano321

Forumer storico
sarebbe da figli di putt.na

Ma davvero una mossa sublime per calmierare la nostra moneta, e neanche avere il problema dell'inflazione hihihihihi...
 

abile

Forumer attivo
ma voi non avete la sensazione che la ue si stia servendo ad arte della grecia & c. per placare l'euro??

ma senza i problemi di debito di questi paesi a quanto starebbe oggi l'euro contro il dollaro?? 2 euro?? 2,20 ??

Penso che una parte dell'Europa vuole l'euro forte, un'altra parte vuole l'euro debole. Chi vincerà? :rolleyes:
 

sciacallo

Forumer storico
Penso che una parte dell'Europa vuole l'euro forte, un'altra parte vuole l'euro debole. Chi vincerà? :rolleyes:

un conto è avere l'euro forte... e già lo è...

altro è avere un euro talmente forte che per vendere i tuoi prodotti all'estero devi passare prima dalla grotta di Betlemme...


certo i tedeschi con la moneta forte ci sono abituati... hanno sempre avuto prodotti di alta qualità e hanno sempre stravenduto...


ma gli altri?? con prodotti non allo stesso livello dei tedeschi??


non è facile...
 

abile

Forumer attivo
un conto è avere l'euro forte... e già lo è...

altro è avere un euro talmente forte che per vendere i tuoi prodotti all'estero devi passare prima dalla grotta di Betlemme...


certo i tedeschi con la moneta forte ci sono abituati... hanno sempre avuto prodotti di alta qualità e hanno sempre stravenduto...


ma gli altri?? con prodotti non allo stesso livello dei tedeschi??


non è facile...

Concordo, l'euro a 1,5 conviene solo alla Germania...

Comunque sia l'euro DEVE scendere o non ci sarà ripresa economica in Europa
 
Ultima modifica:

Allachetichella

Forumer storico
Trimestrale Unicredit

IL GRUPPO UNICREDIT NEL PRIMO TRIMESTRE 2011: €810 MILIONI DI UTILE NETTO, CON RICAVI IN CRESCITA E ACCANTONAMENTI SU CREDITI IN FLESSIONE
CONFERMATA LA SOLIDA STRUTTURA DELLO STATO PATRIMONIALE E DEL CAPITALE REGOLAMENTARE (CORE TIER 1: +49 PB RISPETTO AL TRIMESTRE PRECEDENTE A 9,06%)
• Utile netto di pertinenza del Gruppo a €810 milioni,+152,5% rispetto al 4trim10 e +55,7% a/a
• Margine di intermediazione a €6.928 milioni, in crescita sia rispetto al trimestre precedente (+7%), che rispetto al primo trimestre 2010 (+2,7%); forte recupero dei proventi da negoziazione rispetto al difficile 4trim10
• Costi operativi a €3.858 milioni, con rapporto Costi/Ricavi in miglioramento sia rispetto al 4trim10 che a/a, a 55,7%
• Accantonamenti su crediti in flessione a €1.504 milioni, con costo del rischio pari a 108 pb,
18 pb in miglioramento rispetto al 4trim10
• Risultato netto di gestione a €1.566 milioni +56,2% rispetto al 4trim10 e +40,8% a/a
• Solida struttura dello stato patrimoniale: il leverage ratio migliora ulteriormente attestandosi a 20,7x
• Core Tier 1 ratio1 in aumento di 49 pb rispetto al 4trim10 a un solido 9,06%, beneficiando di maggiori utili e di minori attivi ponderati per il rischio
Comunicato stampa Unicredit – Il Consiglio di Amministrazione di UniCredit ha approvato i risultati consolidati del primo trimestredell’esercizio 2011, che si è concluso con un utile netto di pertinenza del Gruppo di €810 milioni, in+ crescita sia rispetto al quarto trimestre 2010 (+152,5%) che a/a (+55,7%), il livello maggiore dal secondo trimestre 2008 grazie principalmente al buon andamento dei ricavi e a una forte flessione degli accantonamenti su crediti.
Risultati primo trimestre 2011 Unicredit

Il margine d’intermediazione raggiunge nel primo trimestre 2011 €6.928 milioni, in crescita del 7% rispetto al trimestre precedente, evidenziando un solido andamento di tutte le principali poste. Anche rispetto allo stesso trimestre del 2010 si evidenzia una crescita pari al 2,7%.
Gli interessi netti si attestano a €3.884 milioni nel primo trimestre 2011, in flessione da €3.982 milioni del quarto trimestre 2010 e sostanzialmente stabili rispetto a €3.890 milioni del primo trimestre 2010. La riduzione rispetto al trimestre precedente, del 2,5%, si riconduce interamente ai due giorni valuta in meno e a componenti non ricorrenti rilevanti del quarto trimestre 2010. Al netto di questi fenomeni il margine di interesse rimane sostanzialmente stabile, con la tenuta del costo della raccolta ed il buon andamento degli spread commerciali che compensano minori interessi legati all’attività di negoziazione.
Le commissioni nette risultano pari a €2.168 milioni nel primo trimestre 2011 in crescita sia rispetto al quarto trimestre 2010 (+0,6%) che a/a (+1,5%). Sia le commissioni da servizi legati a finanziamenti che le commissioni legate a prodotti di investimento hanno registrato un buon andamento trim/trim, rispettivamente +3,7% trim/trim e +1,8% trim/trim, mentre le commissioni legate a servizi transazionali evidenziano una flessione, legata a stagionalità, del 2,9% trim/trim.
Il risultato netto della negoziazione, copertura e fair value risulta pari a €700 milioni nel primo trimestre 2011, mostrando una significativa crescita rispetto a €53 milioni del quarto trimestre del 2010 e a €560 milioni dello stesso trimestre dell’esercizio precedente. L’eccellente andamento del trimestre si riconduce principalmente alla forte crescita dei ricavi di Fixed Income and Currencies nel business Markets, particolarmente deboli, a livello di settore, nel quarto trimestre 2010. Gli altri proventi netti, si attestano a €59 milioni, da €139 milioni del quarto trimestre 2010 e €99 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente.
I costi operativi ammontano nel primo trimestre 2011 a €3.858 milioni, che si confrontano con €3.720 milioni del quarto trimestre 2010 e €3.842 milioni del primo trimestre 2010. La crescita è stata del +3,7% rispetto al precedente trimestre, ma si riduce al +1,0% al netto di componenti non ricorrenti, particolarmente rilevanti nel quarto trimestre 2010.
Le spese per il personale si sono attestate, nel primo trimestre 2011, a €2.333 milioni, rispetto a €2.196 milioni del trimestre precedente e a €2.322 milioni dello stesso periodo dell’esercizio precedente. La dinamica trimestrale, +6,2% evidenzia una crescita essenzialmente legata alle componenti non ricorrenti e variabili, al netto delle quali la crescita risulta moderata.
Le altre spese amministrative, al netto dei recuperi di spesa, raggiungono €1.241 milioni nel primo trimestre 2011 (rispetto a €1.243 milioni registrati nel quarto trimestre 2010 e a €1.240 milioni del primo trimestre 2010). L’andamento trimestrale stabile (-0,1%) evidenzia invece una marcata flessione (-5,2%) al netto delle componenti non ricorrenti.
Le rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali si attestano nel primo trimestre 2011 a €284 milioni, che si confrontano con €282 milioni del quarto trimestre 2010 e €281 milioni del primo trimestre 2010.
Il rapporto Costi/Ricavi risulta nel primo trimestre 2011 pari al 55,7%, in flessione sia rispetto al trimestre precedente (-1,8 pp) che a/a (-1,3 pp).
Le rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni ammontano nel primo trimestre 2011 a €1.504 milioni, -14,1% rispetto al quarto trimestre 2010 e -16,0% a/a, con il miglioramento riconducibile soprattutto a Italia e a CEE. Il costo del rischio si è attestato a 108 pb, in flessione di 18 pb trim/trim e 19 pb a/a.
I crediti deteriorati lordi a fine marzo 2011 sono pari a €69 miliardi, mostrando un moderato incremento, dell’1,1% rispetto al 31 dicembre 2010. Le sofferenze lorde, crescono del 2,1% rispetto al precedente trimestre e le categorie a minore severità rimangono sostanzialmente stabili (- 0,1%).
Il rapporto di copertura del totale crediti deteriorati lordi è di 44,7% a marzo 2011 (in crescita da 43,9% a dicembre 2010) come risultato di una copertura del 58,8% delle sofferenze (57,5% a fine dicembre 2010) e di una copertura del 25,9% degli altri crediti problematici (26,3% a fine dicembre 2010).
Il risultato netto di gestione del primo trimestre dell’esercizio 2011 raggiunge €1.566 milioni, registrando, grazie soprattutto alla positiva dinamica di margine di intermediazione e rettifiche nette su crediti, una decisa crescita sia rispetto al quarto trimestre 2010 (+56,2%) che al primo trimestre 2010 (+40,8%).
Gli accantonamenti per rischi e oneri risultano pari a €161 milioni in linea rispetto a €156 milioni del primo trimestre 2010.
Gli oneri di integrazione si attestano a €3 milioni nel primo trimestre 2011; si confrontano con €254 milioni di oneri del trimestre precedente (legati al piano One4C) e €6 milioni del primo trimestre del 2010.
I profitti netti da investimenti tornano positivi nel primo trimestre 2011 attestandosi a €84 milioni.
Le imposte sul reddito del periodo sono pari a €555 milioni nel primo trimestre 2011; si confrontano con €509 milioni di contributo positivo all’utile del trimestre precedente (legati all’iscrizione di imposte differite attive di ammontare rilevante) e con €393 milioni dello stesso periodo dell’esercizio precedente. Il tax rate del primo trimestre del 2011 è pari al 37,3%, rispetto a 38,5% registrato nello stesso periodo dell’anno precedente.
L’utile di pertinenza di terzi del primo trimestre 2011 è di €107 milioni, in aumento rispetto sia al trimestre precedente (€80 milioni) che a €63 milioni del primo trimestre 2010.
L’effetto della Purchase Price Allocation si attesta a -€15 milioni, rispetto a -€30 milioni del quarto trimestre 2010 e a -€44 milioni del primo trimestre 2010.
Utile netto primo trimestre 2011 Unicredit - L’utile netto di pertinenza del Gruppo si attesta nel primo trimestre 2011 a €810 milioni, in forte crescita sia rispetto al trimestre precedente (€321 milioni di utile nel quarto trimestre 2010, +152,5%) sia a/a (€520 milioni di utile nel primo trimestre 2010, +55,7%).
Nel corso del primo trimestre del 2011 i crediti a clientela del Gruppo hanno raggiunto €559 miliardi, +0,6% rispetto al trimestre precedente, con crescita nel Corporate Centre (relativa all’attività con Cassa di Compensazione e Garanzia) ma anche ripresa dell’attività commerciale in Italia. I debiti verso clientela sono rimasti invariati rispetto al quarto trimestre 2010 (-0,1%) a €402 miliardi, con la crescita in Europa Occidentale compensata da riduzione in CEE, guidata dalla scadenza di
alcune consistenti posizioni a breve termine.
Anche i titoli in circolazione sono rimasti sostanzialmente invariati rispetto a dicembre 2010 (-€0,5 miliardi) attestandosi a €180 miliardi. La raccolta interbancaria netta si è attestata a marzo 2011 a €46 miliardi, in aumento da €42 miliardi a dicembre 2010. Le attività finanziarie di negoziazione sono risultate pari a €106 miliardi a marzo 2011, inferiori ai €123 miliardi di dicembre 2010,
principalmente come risultato della forte flessione della componente derivati.
Il totale attività ammonta a marzo 2011 a €911 miliardi (€929 miliardi a dicembre 2010) con una variazione pari a -2% ma sostanzialmente stabile al netto della valutazione dei derivati al valore di mercato. Il leverage ratio2 del Gruppo presenta anche nel corso del primo trimestre 2011 una riduzione, a 20,7 (-0,8 da 21,5 al 31 dicembre 2010), che lo colloca a un livello più che adeguato a sostenere la ripresa della crescita nei mercati di riferimento del Gruppo. (inclusa la quota di pertinenza di terzi) al netto di avviamento e altre attività immateriali (al denominatore).
Core Tier 1 Unicredit

Il Core Tier 1 ratio raggiunge a marzo 2011 9,06%, in crescita di 49 pb rispetto a 8,58% a dicembre 2010, con contributo positivo dell’utile di periodo al netto degli accantonamenti per dividendi e della diminuzione degli attivi ponderati per il rischio. Gli attivi ponderati per il rischio tornano a registrare una riduzione (-2,4% trim/trim a €443,7 miliardi), principalmente per la discesa degli attivi ponderati per rischio di credito. Anche gli attivi ponderati per rischio operativo e per rischio di mercato registrano comunque una flessione trim/trim.
 

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