Unicredit (UCG) Unicredit The Best

Buongiorno a tutti,
ho trovato diversi articoli oggi sul "ilfattoquotidiano.it" davvero interessante, per capire questa alta volatilità e speculazione specialmente nel nostro mercato.

Ne ho fatto un sunto:


Gli attacchi che stanno investendo mercati azionari e obbligazionari italiani hanno un mandante: la finanza ombra che ha letteralmente stravolto il sistema economico mondiale e che rischia di produrre danni incalcolabili. Le cronache registrano il ruolo della speculazione nell’andamento altalenante sia dell’indice di Piazza Affari sia dei prezzi dei titoli obbligazionari dai quali dipende lo spread, cioè la differenza dell’interesse pagato sui titoli di Stato decennali italiani rispetto a quelli della Germania. La volatilità trae origine dalle piattaforme di contrattazione lanciate dalle grandi banche e operanti nel segmento Over the counter, cioé non regolamentato. In gergo sono chiamate "dark pools" (pozze scure): si tratta di borse alternative dove si possono negoziare azioni senza che nessuno riesca a vedere i prezzi intermedi della contrattazione. E qui la speculazione, soprattutto quella ribassista, impazza con effetti incontrollabili
Il successo delle piazze alternative (ovvero Multilateral trading facilities – Mtf, dark pools e universo Over-the-counter) si spiega anche con la capacità di queste ultime di garantire il supporto tecnologico agli operatori dell’high frequency trading (Hft), un sistema speculativo in forte ascesa. Investite dalla concorrenza, e in assenza di una vera regolamentazione, le borse tradizionali hanno deciso semplicemente di adeguare l’offerta.
E’ il principio dell’Hft, il sistema di scambio ad alta velocità che negli ultimi anni sta letteralmente dilagando nelle piazze finanziarie tradizionali e non. Un meccanismo in cui ad operare non è l’uomo, il trader, bensì la macchina. Computer sofisticatissimi in grado di gestire algoritmi particolarmente complessi riducendo al minimo i tempi di attesa (la cosiddetta latency) e favorendo così le operazioni meramente speculative. Basta questo, insomma, per dare vita ad attacchi spettacolari in borsa trasformando il titolo in un semplice numero quando lo speculatore scende in campo e le variabili “vecchia scuola”, come le prospettive di crescita aziendale o le ipotesi di dividendi, vengono semplicemente messe da parte.

L’Hft è il vero fenomeno degli ultimi anni. Se ne è accorta anche la Consob che, in una relazione pubblicata in questi giorni sull’impatto delle piazze finanziarie “alternative”, ha evidenziato la clamorosa espansione degli scambi ad alta velocità.
La crescita inarrestabile delle dark pools non è un segnale confortante per la stabilità dei mercati azionari e tanto meno per il piccolo mercato borsistico italiano. I titoli azionari delle banche italiane sono sotto attacco da parte delle dark pools già dalla fine di giugno. Venerdì 8 e lunedì 11 luglio, i due giorni orribili dell’attacco speculativo al nostro paese, Unicredit e Intesa Sanpaolo erano ai primi posti nei libri d’ordini di Turquoise e Sigma-X (la dark pool di Goldman Sachs). Se non si introdurranno presto nuove regole, la speculazione sul nostro paese (e sulle altre borse europee) continuerà ad avvenire al buio, nelle “pozze scure” della finanza controllate dalle banche. Dove i fondi hedge e i grandi investitori internazionali continueranno ad agire indisturbati, pronti ad approfittare della prossima scintilla (una dichiarazione di Tremonti, un indice meno favorevole del previsto, un urlo di Bossi) per far scoppiare di nuovo la corsa alla vendita di titoli e la successiva rincorsa del governo, con il solito corredo di promesse, manovre e tagli per “rassicurare i mercati”.
 
riporto anche questo nei tre articoli che sono messi in prima pagina:

All’inizio del 2008 la quota degli scambi conclusi sulle multilateral europee per i primi 600 titoli del Vecchio continente, spiega ancora la Consob, stava praticamente a zero. Nel febbraio 2011 si è ormai arrivati al 18 per cento. Ancora più evidente il fenomeno dei mercati americani. Negli Usa la quota di mercato delle piazze tradizionali si è ridotta dal 64 per cento al 45 tra il gennaio 2008 l’inizio del 2011. Le operazioni della New York Stock exchange (Nyse) compensavano nel 2009 appena un quarto del mercato contro il 79 per cento registrato nel 2005. Il 40 per cento delle operazioni condotte negli Usa, inoltre, appartiene ormai alla sfera del cosiddetto Over the counter (mercato extra borsistico). Quattro scambi su dieci, in altri termini, non sono oggi tracciabili dalle autorità di vigilanza della Sec, l’omologa Usa della Consob
 
Per me 18450 di indice, in termini di valore assoluto, è il valore rotto il quale chiudo tutto. Ancora non sono pronto per andare a far compagnia al Fantasma del buon SuperNino :-)
 
Ultima modifica:
Mah, Il http://it.wikipedia.org/wiki/NASDAQ Nasdaq è un esempio di mercato Over the Counter, la cui negoziazione si svolge al di fuori dei circuiti borsistici ufficiali. Eppure non mi sembra ci sia qualcsa di male... Sulle dark pools tempo fa ho pubblicato qualcosa, ma parlerei senza cognizione di causa.

Diciamo che per me essendo un investitore per lo più di posizione che da intraday, può essere più facile gestire la situazione, invece quelli che fanno intra e si vedono oscillazioni pesanti in pochi minuti se non secondi diventa più difficile gestirli..
 
Diciamo che per me essendo un investitore per lo più di posizione che da intraday, può essere più facile gestire la situazione, invece quelli che fanno intra e si vedono oscillazioni pesanti in pochi minuti se non secondi diventa più difficile gestirli..

Impossibile:(, cmq approfitto per inserire nella risposta i miei demoni intra in chiusura, spero davvero non ci sia un segnale di continuazione del trend di ribasso in atto, che per me verrebbe decretato chiudendo sotto i minimi di ieri, circa 230, godiamoci l'apertura del sipario.
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