Borsa di Milano in peggioramento nel finale
di Redazione Websim
Cade anche Madrid mentre in Europa il ribasso è meno pesante. Spread Bund Btp a 330 punti base. A Piazza Affari scendono le banche. A2A perde il 2% e tocca nuovi minimi storici.
La Borsa di Milano si avvita nel ribasso e nel finale l’indice Ftse Mib segna un calo dell’1,6%. Scendono meno le altre Borse europee: Londra -0,2%, Parigi -0,9%, Francoforte -0,4%.
Italia e Spagna vanno a braccetto ed il principale indice di Borsa di Madrid perde l’1,8%.
La sfiducia verso l’Italia arriva a colpire anche i titoli di Stato: il rendimento del Btp a 10 anni sale di 4 punti base a 5,12% e lo spread con il Bund si allarga a 330 punti base (+3 punti base). Il rendimento del Btp a 2 anni sale di 7 punti base a 2,82%, era sceso a fino a 1,65% a inizio di marzo.
L’euro si deprezza a 1,330 sul dollaro da 1,332 della chiusura.
Dietro al ribasso della Borsa di Milano ci sono anche le indiscrezioni di oggi del FinancialTimes, secondo cui esisterebbe sull'Italia un "rapporto riservato", circolato durante l'Ecofin di Copenhagen del weekend scorso, da cui si evincerebbe che secondo Bruxelles il governo di Roma dovrà fare una manovra aggiuntiva per raggiungere il target prestabilito del pareggio del bilancio pubblico nel 2013. Questa ipotesi è stata nettamente smentita oggi dalla stessa Ue. "Non confermo nella maniera più assoluta", ha detto stamane ai giornalisti Amadeu Altafaj, portavoce del commissario agli Affari economici e monetari Olli Rehn, rispondendo a una domanda dei cronisti italiani. "Ci sono incertezze che riguardano tutte le economie della zona ero ma non farei speculazioni su quello che può succedere", ha aggiunto Altafaj. "L'Italia ha intrapreso misure decisive per il consolidamento dei conti, ha posto il debito pubblico sulla china discendente, avviato riforme strutturali decisive e si sta impegnando a contrastare gli ostacoli alla crescita".
Secondo il FinancialTimes di oggi, che fa riferimento a un rapporto a cura della missione Ue incaricata di sorvegliare l'andamento dei conti pubblici italiani, i target di riduzione del deficit (ovvero il raggiungimento del pareggio di bilancio nel 2013) potrebbero essere compromessi dalla recessione in atto e dagli elevati tassi di interesse, che imporrebbero al governo Monti nuove misure di austerità per poter rispettare gli impegni presi.